non so se conoscete questo aneddoto, raccontatomi:
Giolitti
a Mussolini: come mangiano i suoi uomini; Mussolini gli risponde, anche
i suoi mangiavano ma Giolitti di rimando: ma a tavola ci sapevano stare
.....
Ci lamentavamo dell'amato capo
e dei suoi predecessori (Prodi, D'Alema, Amato ecc.) ma questi prof li
battono tutti: contano solo sull'effetto annuncio mentre imperterriti
continuano sul percorso tracciato: servono 6 mld di euro in tagli e
nuove tasse per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla UE; ma per
poterlo fare devono convincerci che la ripresa é prossima e che i
sacrifici sono necessari affinché il paese possa ripartire, tutte balle.
Questo paese non può ripartire senza soldi:
- soldi alle famiglie;
- soldi alle imprese;
- soldi al mercato.
ma
da dove prenderli? Seguendo la ricetta classica, finora seguita
pedissequamente, dalla massa dei cittadini in ordine sociale inverso. E
di "polpa" come diceva Ciampi, ce n'é: welfare, licenziamenti facili,
sociale, immobili, partecipazioni in società, aziene pubbliche, bische
di stato .... ma niente e nessuno prevede l'unico vero taglio: quello
alla politica. Quello del Lazio con i suoi milioni di euro pubblici
usati come propri dai parassiti é solo la punta dell'iceberg, e lo
sappiamo tutti. Ovunque la realtà supera di gran lunga quello che si può
immaginare perché in qualunque punto della penisola si guardi sprechi
di milioni di euro sono sotto gli occhi di tutti, eppure... non vedo
gente per le strade, né indignazione. Vedo invece rassegnazione e
supina, e opportunistica, accettazione della realtà in attesa del
prossimo unto del signore che promette pulizia generale mentre già si fa
i conti in tasca su quanto gli costerà l'elezione prossima ventura: una
prova di quant affermo? Il proliferare di liste civiche locali e la
guerra scoppiata nei partiti per farsi spazio e non perdere l'ultimo
treno non per yuma .... ma per la mangiatoia pubblica ancora piena di
soldi, nostri. Non sto a rifare, ne sono stufo, il solito discorso sulla
necessità di far cambiare aria alle aule sorde e grige, vero non luogo
del XXI secolo, e ai suoi sepolcri imbiancati, a che serve? Piuttosto
forse sarebbe il caso di affrontare il vero punto nodale del problema:
se nemmeno dei tecnici ci si può fidare, di chi allora? Lo capiamo o no
che la vera antipolitica é dentro il Parlamento e non fuori? La gramigna
non si estirpa chiededoglielo ma con i prodotti ad hoc, non se ne va
certo da sola. Così per questo sistema che come un cancro in metastasi
ha pervaso di se l'intero corpo sociale e per estirparla non basterà
"votare" né eleggere personaggi nuovi, ma serve un salto culturale:
ossia qualcuno, ed ho molti dubbi in proposito che esista, si deve
rimboccare le maniche e, altruisticamente, deve mettersi a costruire un
altra società con altre istituzioni ... tutte nuove: un sogno ad occhi
aperti irrealizzabile un pò perché nessuno é nato per farsi massacrare
dai suoi simili che si aspettano, abituati come sono a consumare tutto
... anche la politica, risultati immediati e un pò perché nessuno é
disposto a offrire il petto al potere, e alle sue diramazioni occulte
che stanno già ora trattando per autoperpetuarsi, per distruggerlo,
nessuno ..... gli italiani questo lo sanno e, non essendo francesi che
fanno la rivoluzione, aspettano che la situaiozne cambi da sola: in
peggio o in meglio per ora non li riguarda. Alla men peggio un Mussolini
da qualche parte rispunterà fuori per rassicurarli sul futuro...se
andrà di lusso invece la gramigna morirà da sola per mancanza di ......
soldi (come accade già negli USA).
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