il Portogallo sta vedendo fallire, dopo la cura che hanno pagato
cittadini di quel paese impoveriti dalle ricette salva paese, le tre
maggiori banche del paese...... inutile dire che anche lì il PIL
decresce (questo si che è decrescere), la disoccupazione aumenta,
l'inflazione anche e infine il debito pubblico protoghese non è affatto
diminuito: perchè? Perchè la "ricetta" è pervicacemente fallimentare e
mira solo a far ingrassare la finanza e non certo a risollevare
l'economia. Eppure nessuno alza la voce.... ecco un post che fra qualche
mese, quando crescerà ancora il "nostro debito pubblico", troveremo
ottimista...
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 14 luglio 2014
Nuovo record per il debito pubblico italiano che a maggio
è aumentato di 20 miliardi di euro rispetto al mese precedente e ha
raggiunto quota 2.166,3 miliardi. E così la crescita dall’inizio
dell’anno è arrivata a 97 miliardi di euro, che in termini percentuali
significa un rialzo del 4,7 per cento. E’ quanto emerge dal Supplemento
al Bollettino statistico Finanza pubblica, fabbisogno e debito della Banca d’Italia pubblicato lunedì 14 luglio.
Quanto alle voci di costo, l’incremento è dovuto per 14,9 miliardi al versamento di liquidità nelle casse del Tesoro
che a fine maggio era pari a 92,3 miliardi, 30 in più dell’anno prima,
nonché, per 5,5 miliardi, al soddisfacimento del fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche. Ma sarebbe potuta andare ancora peggio: l’emissione
di titoli di Stato sopra la pari, l’apprezzamento dell’euro e gli
effetti della rivalutazione dei BTP indicizzati all’inflazione (BTPi)
hanno contenuto l’incremento del debito per 0,4 miliardi.
Ma il peso maggiore delle spese nel loro complesso è dovuto all’andamento dei conti delle amministrazioni centrali
che vale 20,9 miliardi. Cala, invece, il debito delle Regioni e delle
Province Autonome che è passato da 37,9 a 36,6 miliardi, mentre è
rimasto stabile quello delle province (a 8,4 miliardi) ed è aumentato da
47,6 a 48 miliardi il debito dei Comuni. Invariato anche il debito degli Enti di Previdenza.
E così, nota l’Adusbef in un comunicato, il governo Renzi,
partito a fine febbraio con un debito di 2.107,1 miliardi di euro,
termina il quarto mese di governo con il debito salito a 2.166,300
miliardi, con un aumento di 59,143 miliardi, al ritmo di 14,785 miliardi
al mese. Per i cittadini, sottolinea ancora l’associazione dei
consumatori, il tutto si traduce in un maggior carico di 871 euro di
“tassa occulta”, oltre ad altri gravami come Tari, Tasi, addizionali Irpef, accise, bolli passaporti, che portano il peso sulle spalle di ogni italiano a 36.225 euro a fine maggio. Una situazione che è andata a ripercuotersi su una popolazione che, secondo gli ultimi dati Istat, già nel 2013 evidenziava il 10% di povertà assoluta con la fascia delle famiglie che risulta essere la più colpita.
L’Adusbef inoltre scompone il debito generato dai governi Monti e Letta. L’incremento
del debito per 128,904 miliardi di euro generato dal governo Monti,
secondo l’associazione, ha prodotto per i cittadini italiani un aumento
del carico pro capite pari a +2.163 euro, portando il debito totale a
carico di ciascun cittadino italiano a 34.250 euro. Il
governo Letta, partito a fine aprile 2013 con un debito di 2.041,293
miliardi di euro, conclude il suo mandato con un debito pubblico salito a
2.107,157, un aumento in 10 mesi di oltre 48 miliardi. L’aumento di
carico pro capite imputabile alla sua politica, sempre secondo
l’Adusbef, è di di 1.105 euro, per un totale di 35.354 euro alla fine di
ottobre.
p.s.
capite perchè dico che fra qualche mese sarà ricordato come "ottimistico"?
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