Elezioni in Turchia: il sultano vince, complici un paio di attentati
ben piazzati, su cui sarebbe il caso che le cosiddette ong indaghino, e
una raffica di arresti di massa delle opposizioni e conseguente chiusura
dei loro media, e i mercati festeggiano.... un paradosso per le
persone normali ma non certo per i cosiddetti analisti e sacerdoti del
mercato: per loro significa continuità e stabilità o, per meglio dire,
gli affari vanno avanti e il pensiero unico può esultare senza timore di
perdere uno dei propri baluardi nella lotta per la conformazione
planetaria alla globalizzazione.
Significa anche che si
continueranno a vendere armi all'ISIS (o IS che dir si voglia) via
proprio questo paese mentre contemporaneamente l'Occidente ufficiale ne
combatte le manifestazioni "esteriori" ... dall'alto dei cieli. Finora
solo la Russia si sta sporcando le mani, gli altri no.
Se si
voleva un ennesima prova di come sia vista l'espressione democratica dei
popoli e di quanto oggi conti queste elezioni ne sono la prima e
massima espressione: alcuni mesi fa il popolo si era espresso
diversamente; ma non c'erano stati attentati e la stampa è stata
imbavagliata mentre contemporaneamente c'erano stati arresti di massa e
una pressante campagna mediatica che ha letteralmente spinto al ritorno
dell'alveo governativo una discreta fetta dell'elettorato. Attenzione:
l' AKP ha rpeso SOLO il 49,46% dei voti validi il che significa che nel
paese reale è minoranza anche se la minoranza più forte ed ha ottenuto
la maggioranza assoluta in conseguenza di un perverso meccanismo che ha
messo al 10% lo sbarramento minimo e dava un robusto premio di
maggioranza al "vincente"... ricorda nulla agli italioti?
E
gli altri partiti? I curdi, che hanno perso oltre un milione di voti
entrano in parlamento con il 10,4% e i repubblicani kemalisti con il 25 %
circa sono la maggiore forza di opposizone... ben poco.
Un ruolo
importante, in base alle denunce, sembrano averlo svolto i militari che,
sembra, in alcuni punti strategici del paese sarebbero entrati nei
seggi (per fare cosa?) o avrebbero creato dei posti di blocco creando
file kilometriche: immagino che questi posti di blocco in funzione
antiterroristica abbiano rallentato, se non scoraggiato, molti elettori
non allineati dall'andare a votare... com'è cambiato il loro ruolo oggi,
vero? Da numi tutelari della Costituzione kemalista turca a suoi
affossatori in funzione presidenzialista e, c'è da temere,
democraticamente autoritaria.... anche il vento dell'est in questi anni
non è propizio e mi chiedo, se tutto va in porto: qual'è la differenza
fra una Turchia presidenzialista come quella che si sta costruendo e la
Russia putiniana?
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