Eccoli i dati:
- Nei fatti il governo altro non ha fatto che regalare qualche miliardo di euro agli imprenditori nonché un esercito di precari da assumere, con qualunque tipo di contratto, per poi dopo qualche mese licenziarlo per poi riassumerlo ecc. in un girone infernale che non porta da nessuna parte se non ad una redistribuzione di ricchezza ai furbetti del job act e basta. Il Job Act è un vero e proprio fallimento!!!!
- disoccupazione al, non so cosa ci sia da festeggiare, 11,5% (anche il tasso di disoccupazione giovanile si è ridotto). In realtà a essersi ristretta è la platea dell'offerta ossia il differenziale rispetto al dato precedente si è RITIRATO DAL MERCATO: meno offerta numeri più bassi e oplà si riduce ache la disoccupazione ma NON perchè ci sono nuovi assunti ma solo perchè c'è meno gente che offre le proprie braccia.. di ciò naturalmente non troverete traccia da quasi nessuna parte se NON nei freddi dati dell'ISTAT.
- Discorso a parte è il segmento di mercato degli over 50. Ebbene: non sono nuovi assunti ma semplicemente sono gli stessi lavoratori che hanno superato la soglia dei 50 ma che, grazie alla riforma delle pensioni, si son visti allungare la vita lavorativa ben oltre i 60.... se manterranno il posto di lavoro.
- Cresce il PIL. Già il PIL ..... negli obiettivi del governo avrebbero fatto salti di gioia con uno striminzito + 0,9 e invece... se va bene sarà grasso che cola se si arriva allo 0,6% e questo differenziale significherà che sono altri mld di euro da trovare per coprire il buco che artatamente è stato creato: miliardi di tagli naturalmente; indovinate voi dove... altro discorso è il "quantum" pensionistico: chi entra nel mondo del lavoro a partire dal 1980 si ritroverà ad avere pensioni infime ad una età che va per i 75 anni: eccolo il contributivo e si suoi risultati! Soprattutto se applicato all'italiana dove nella busta paga dei lavoratori pesano ben 90 e rotte leggi che stabiliscono altrettanti balzelli che ne appesantiscono il costo e ne riducono il valore reale: ma scopro l'acqua calda perchè questo lo sanno tutti ma se a dirlo è il Presidente dell'inps, peraltro sempre più impegnato in "politica", un peso ce l'avranno no questi dati?
- art. 18 per tutti. Di solito quando si mettono mano alle riforme, quelle vere, l'obiettivo non è quello di eliminare l'esistente ma migliorare le condizioni di chi ancora non beneficia delle cosiddette "garanzie": ma non è andata così.... ricordate sempre quanto disse il CEO della Goldman-Sachs ossia che "costituzioni antifasciste così come uscite dalla seconda guerra mondiale dovevano essere rese compatibili con le esigenze dei mercati": devo tradurlo o è chiaro? Ma qual'è il problema? Semplice la Cassazione ha stabilito che l'art.18 non solo si applica al privato ma dev'essere esteso, in quanto non escluso dalla legge, anche al pubblico impiego; non che la cosa non sia giusta ma è giusto ricordare però che se una categoria ha saputo raggiungere un certo livello, senza danneggiare le'conomia nazionale, di solito si portano gli altri allo stesso livello, quindi verso l'alto, e non si riducono di livello quelle della categoria che ha saputo meglio difendersi... questo dovrebbe essere compito del sindacato: se ci fosse un sindacato.
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