04/08/2016 di triskel182
Tra le aree con un riscaldamento molto accentuato c’è anche l’Italia centro-settentrionale.
2015 superato 2014 come l’anno più caldo mai registrato con l’aiuto di El Nino.Il
National Centers for Environmental Information della National oceanic
and atmospheric administration (Noaa) ha appena pubblicato il suo State of the Climate 2015 Report che
conferma che «2015 ha superato il 2014 come l’anno più caldo mai
registrato a partire almeno dalla seconda metà del XIX secolo».
Secondo
i più di 450 scienziati provenienti da 62 Paesi che hanno contribuito
a realizzare questo “check-up” del pianeta, pubblicato come
supplemento speciale del Bulletin of the American Meteorological Society, «Ilcaldo
record dello scorso anno è il risultato di una combinazione del
riscaldamento globale a lungo termine e di uno dei più forti di El Niño
sperimentati almeno dal 1950»
Il team internazionale di
ricercatori ha scoperto che «La maggior parte degli indicatori del
cambiamento climatico hanno continuato a riflettere trend coerenti con
il riscaldamento globale». Gli scienziati concludono: «La variabilità
naturale del clima fa sì che la temperatura superficiale salga e scenda
di anno in anno e anche decennio per decennio. Tuttavia, questa
variabilità a breve termine è sempre più sopraffatta da ciò che sta
avvenendo su scale temporali più lunghe: nell’arco che va da molti
decenni a un secolo si sono riscaldate sia la superficie che la
troposfera. Ancora più significativamente, 14 dei 15 anni più caldi mai
registrati si sono verificati dal 2000».
Ecco i principali risultati dello State of the Climate 2015 Report:
I
gas serra hanno raggiunto il livello più alto mai registrato. Durante
il 2015, le concentrazioni di gas serra più importanti, tra cui il
biossido di carbonio (CO2), il metano e il protossido di azoto, hanno
raggiunto nuovi valori di record. La concentrazione media globale di
CO2 è stata di 399,4 parti per milione (ppm), un aumento di 2,2 ppm
rispetto al 2014.
La temperatura globale della superficie
terrestre è stata la più alta mai registrata. «Aiutato dal forte El
Niño – spiegano alla Noaa – la temperatura annuale superficiale
globale nel 2015 è stata di 0,42 – 0.46 gradi centigradi al di sopra
della media 1981-2010, superando il precedente record stabilito nel
2014. Se si guardano le temperature medie del 2015 rispetto alle medie
del periodo 1981-2010 , la Russia e il Nord America occidentale sono
stati particolarmente caldi e in generale sul pianeta solo poche aree,
in particolare la Groenlandia e nord-est del Canada, sono stati più
freschi rispetto alla media. Tra le aree che hanno sperimentato un
riscaldamento molto accentuato c’è anche l’Italia
centro-settentrionale.
La temperatura della superficie del mare è
stata la più alta mai registrato. La temperatura media globale della
superficie del mare è stata di 0,33 – 0.39° C sopra la media, battendo
il precedente record del 2014.
Il calore globale contenuto
nell’oceano “superiore” è stato il più alto mai registrato, superando
il record del 2014, il che dimostra l’accumulo continuo di calore negli
strati superiori dell’oceano. Il forte El Niño ha portato ad alte
temperature della superficie del mare in gran parte del Pacifico
tropicale, tuttavia in alcune parti del Nord Atlantico, del sud del
Pacifico e nelle acque del sud del Sud America le temperature
supoerficiali erano sotto la media.
Il livello globale del mare ha
raggiunto un nuovo record nel 2015. Era di circa 70 millimetri
superiore a quello osservato nel 1993, quando sono iniziate le
registrazioni dei dati satellitari globali sull’innalzamento del
livello del mare.
Nel complesso, nel 2015, i cicloni tropicali
sono stati ben al di sopra la media: 101 in totale in tutti i bacini
oceanici nel 2015, la media del periodo 1981-2010 di 82 cicloni. Nel
Pacifico centrale/orientale ci sono stati 26 tifoni, mai cos’ tanti
dal 1992. Il Nord Atlantico, al contrario, ha avuto un minor numero di
tempeste degli ultimi 20 anni.
L’Artico ha continuato a
scaldarsi: l’estensione del ghiaccio marino è rimasta bassa. La
temperatura della superficie terrestre artica nel 2015 è stata di 1,2° C
sopra la media 1981-2010, raggiungendo il 2007 e il 2011 come anno più
caldo mai registrato. L’estensione massima del ghiaccio marino artico
raggiunta nel febbraio 2015 è stata la minore negli ultimi 37 anni, da
quando sono disponibili i dati satellitari, mentre l’estensione del
ghiaccio marino artico a settembre è stata la quarta più bassa mai
registrata.
Da greenreport.it
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.. e cosa vuoi dire? Eppure ce ne sarebbe da dire, vero?
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