Entra nel vivo la lotta ai cambiamenti climatici. Si apre il Cop22, ossia la conferenza internazionale,
sotto vessillo ONU, sul clima: da qui gli scienziati dovranno trovare
la quadra rispetto agli accordi di Parigi e indicare la via per fermare
o, almeno, rallentare la corsa del clima verso il disastro.
Ci credete davvero?
Credete davvero che questi cervelli riusciranno a trovare la quadra e instraderanno l'umanità verso un roseo futuro?
Personalmente
sono scettico in merito non foss'altro perchè, a leggere il documento
parigino, della reale volontà dei governi ce n'è ben poco, anzi
praticamente non esiste: è solo un continuo arrampicarsi sul vetro per
giustificarsi pubblicamente mentre nelle buie stanze ognuno si fa i
propri conti, e di quelli che lo sostengono, e mira solo a fregare il
vicino.. non c'è traccia nel documento parigino di un indicazione per il
futuro: belle parole e grandissimi intenti ma alla fine non può che
risaltare chiaro come il sole a mezzogiorno del 15 agosto che è solo un
foglio di carta pieno di paroloni vuoti e senza senso. Niente di niente
del resto: del clima; del global warming; dell'oscuramento globale;
dell'interazione fra aumento dell'attività sismica in presenza di
fracking e contemporaneo aumento delle temperature medie. E' insito nel
sistema che gestisce oggi le nostre vite il disinteressarsi delle
conseguenze delle linee di politica economica e finanziaria sul clima;
come è nel DNA dei governi, espressione di questo sistema, il fare
fronte comune a parole sul clima salvo poi approvare finanziarie che
vannoe sattamente nel senso opposto. Non si sfugge né ci si può illudere
che cambi qualcosa perchè per cambiare bisogna mutare completamente
rotta e le resistenze sono fortissime non foss'altro perchè le varie
lobby, spesso intrecciate fra loro da interessi più o meno occulti,
hanno troppo da perdere se ciò mai avvenisse... pensate a come sarebbero
felici se la lobby del petriolio si veesse un giorno imporre un limite
alle estrazioni e alla lavorazione del prodotto grezzo da un governo in
nome della lotta ai cambiamenti climatici... o alla lobby che gestisce
la produzione manifatturiera se un giorno fosse introdotta la robin tax;
o se aumentassero i vincoli all'attività produttiva se fosse previsto
che i danni fatti all'ambiente si ricaricassero su chi li ha
provocati!!!! Oppure immaginate quanto sarebbero alte le lamentazioni dell'industria del carbone, attivissima ancora oggi, se fosse introdotta la mitica carbon tax. Inimmaginabile vero? E ci sarebbero pure dei fessi di
comuni mortali che le difendono in nome del mantenimento dei posti di
lavoro ecc..... nossignori possono fare tutti i convengi che vogliono ma
il clima è un altra cosa e il suo cambiamento repentino altro non è la
conseguenza delle azioni dei governi e di chi li sostiene: non mi si
venga a dire che devo spegnere la luce a certe ore perchè non è
assolutamente vero che ciò contribuisce alla difesa mentre è vero che se
un governo stabilisse una robin tax e imponesse un modello di svuiluppo
economico sostenibile, lasciamo stare quello sostenibile perchè altro
non è che una riedizione in sedicesimi della teoria dell'astronave della
seconda metà del '700-primo '800 che giustificava una cosa ben più
mostruosa..... ossia l'eugenetica o per dirla meglio la giustificazione
per la limitazione della crescita dei popoli a fronte di risorse,
ritenute a torto, limitate: non lo erano, come ha dimostrato la storia
successiva, allora e non lo sono oggi! Un dato? Se i miliardi di
tonnellate di cereali e acqua usati per nutrire mucche fossero usati in
Africa quel continente potrebbe essere sfamato per un anno intero: un
anno! E' questo il punto e finchè non si pernderà atto che si DEVE
cambiar rotta o almeno ci si attrezzi contro le sventure che sempre più
spesso accadranno nei prossimi anni.
Nessun commento:
Posta un commento