lunedì 15 febbraio 2010

L'Italia? eccola...

Abbiamo, almeno molti se non tutti, visto ieri sera a presadiretta come la scuola pubblica italiana sia stata distrutta dalla classe dirigente. Non è un processo attuale, naturalmente, ma ha radici antiche che risale ai primi anni della Repubblica. Ma il crollo è iniziato con l'aziendalizzazione e la ormai mitica ottimizzazione che prevedeva, sulla carta, la cosiddetta "autonomia", e che in realtà non fece altro che aprire le porte alla fine che oggi abbiamo sotto gli occhi. Ieri sera non abbiamo fatto altro che constatare quanto la cosiddetta sinistra anni 90 abbia distrutto il tessuto connettivo e solidale abbracciando il liberismo e quando, nello scegliere i modelli di riferimento, anziché orientarsi verso l'europa continentale preferì andare verso il mondo anglosassone e quindi verso la diversificazione della società: ciò significò, e significa, una scuola per i ricchi (nel nostro paese sovvenzionata dallo Stato nonostante che la nostra Costituzione lo vieti espressamente) e una per tutti gli altri che però non ha futuro dato che non ha nulla e non dà nulla perchè é svuotata di ogni significato culturale e sociale e ridotta a parcheggio per prof e studenti. Gli stessi di allora oggi naturalmente si scandalizzano e si indignano (li vedi fare facce schifate quando si accenna ai tagli di Tremonti e della Gelmini): dimenticano, in malafede, che essi stessi l'hanno infognata quando diedero inizio al processo del quale oggi ne vediamo solo le estreme conseguenze delle loro "riforme"; non possono e non devono nascondersi dietro il dito perchè sono loro i primi ad avere la coscienza sporca e sono quantomeno corresponsabili dell'attuale sfascio. Non dobbiamo dimenticarlo perché dalla fotografia della divisione in classi chiuse della società italiana non poteva che avere come conseguenza la suddivisione che la scuola esprime.
E venendo ad un'altro aspetto, e per pura par condicio, chiediamoci come si fa a dare milioni di euro ad un'industria senza colpo ferire (sarebbe interessante vedere cosa ne pensa l'Europa, ma questa è un'altra storia)? Allora da quest'anno in poi quando comprate: un cellulare, un'ipod, un lettore mp3, un lettore cd/dvd per pc ecc.... insomma quando comprate qualcosa che ha a che fare con le memorie di massa (....) digitale c'è un'altra tassa da pagare perchè in proporzione alla capacità delle stesse il prezzo, fra l'altro in discesa sul mercato, delle stesse cambia perchè il Governo ha deciso (per combattere la pirateria e "risarcire" produttori e autori di contenuti audio/video) che verrà creata un'addizionale su esse proporzionale, come già detto, alla loro capacità che andrà a SIAE E simili: ciò alla faccia della riduzione elle tasse tanto sbandierata! In pratica ad un segmento industriale si dà un'aiuto economico, non richiesto fra l'altro, notevole al di là degli introiti che provengono dalla vendita degli stessi contenuti fra i consumatori. Questo tipo di imposte falsano il mercato e certo non combattono la pirateria che credo anzi si accentuerà perchè già oggi i costi di cd e dvd originali sono alti e così aumenteranno ancora. Quindi si viene a creare una dostorsione del, mitico e mai creato, mercato che non può non far saltare dalla sedia i tanti liberisti, a pagamento e non, che girnao per il paese a predicare. Ora come si vince contro la pirateria? Non certo con questi provvedimenti! Come si aiuta un segmento industriale con un finanziamento mascherato? Proprio in questo modo "tutto italiano" e furbesco che non aiuta i consumatori certo ma che ancora una volta aiuta chi è già forte e che vede arrivare tanti soldi senza nemmeno un cent di pubblicità aggiuntiva. Come si pretende che persone , che magari guadagnano mille euro al mese (quando va bene) possano avere anche i soldi per comrare con un tal costo aggiuntivo? Eppoi non tutti i pc e/o i cellulari sono usati per tali fini: ad esempio quelli aziendali devono pagare anche loro, e perchè visto che non ne fanno uso?
Fra un pò si vota e sarebbe il caso di non dimenticarlo perchè ora gli stessi ci stanno chiedendo di votarli!

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