lunedì 5 luglio 2010

ghe pensi ......

Già... ghe pensi mi alla fame se è vero che le famiglie stanno riducendo tutto, ivi comprese le spese per gli alimentari. Non sono io a dirlo (anche se potrei testimoniarlo quando andiamo a fare la spesa e ci accorgiamo che i prezzi a distanza di una settimana sono aumentati) ma la spesa ormai è ridotta all'osso e quindi anche per mangiare si riduce la quantità di denaro con la speranza di non essere beneficiati con mozzarelle blu, pasta a pois, riso a strisce, alimenti ogm, e quant'altro si è capaci di inventare per frodarli e arricchirsi alle loro spalle. La crisi, dicevamo, morde duro e, nonostante le misure messe in campo (o forse proprio a causa di esse dato che non toccano minimamente né l'ha determinata con i propri giochini né i beneficiati da essa, i ceo delle varie banche d'affari che si sono staccati assegni milionari ridendosela di noi comuni mortali, né il tumore tutto italiano degli evasori fiscali che anzi sono invogliati a continuare a esserlo visto che lo Stato ha in pratica abdicato alla funzione di scovarli e, soprattutto, punirli come si deve), non sembra che se ne uscirà in fretta e in tempi ridotti: anzi si dovrà continuare a soffrire ancora per molto tempo senza nessuna garanzia di cambiare strada né tantomeno che i posti di lavoro, precari e non, persi o distrutti siano riassorbiti completamente. E' il liberismo ragazzi: l'unico sistema economico, ancora in piedi dato che il comunismo sovietico che aveva provato a fare la stessa cosa è miseramente fallito, che ha tentato di plasmare un intero sistema politico-economico-sociale a propria immagine e somiglianza spiegando tutto con numeri e formulette e dando come risposta l'unica che può dare: c'è sempre troppo poco mercato ed è sempre colpa degli altri e mai dell'idea stessa applicata alla realtà. Comoda giustificazione, vero? Ciò senza togliere nulla al merito delle classi dirigenti le quali, da oltre 20 anni in nome del risparmio sul bilancio dello Stato, ci stanno provando costi quel che costi a impoverirci quando, e se mai, andremo in pensione: l'ultima è che dal 2016 andremo sempre più in là in pensione e con sempre meno nonostante i conti siano in ordine, grazie agli extracomunitari (soprattutto), e i contributi altissimi (però in buona parte vengono portati a risanamento pubblico e non versati tutti in pensione); che significa? Che a parte le solite parole belle avremo pensioni da fame che non serviranno nemmeno a pagare la carta igienica e dovremo anche ringraziarli perchè ce le danno. Possibile che non lo capiamo? Si che è possibile perchè l'italiano è quel popolo che si accontenta della mollichina del momento e mai aspira al piatto che invece è sul tavolo!

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