sabato 23 ottobre 2010

.. entro dieci giorni il problema sarà risolto.......

Ma di quale problema parliamo? Un Uomo 2010 anni fa disse "é più facile che un cammello passi per la cruna di un ago....... (e tralascio che nella traduzione fatta a uso e consumo dei gentili, noi, si oltrepassò il significato che era ben diverso e intendeva altro)" infatti mi chiedo come si possa "risolvere" un problema, che da 20 anni nessuno ha voluto (o saputo) risolvere, in soli 10 giorni. Che fa? un altro buco? Ingolfa quelle già aperte? Manda i soldati e militarizza anche quella di Terzigno? Ma che in quelle attualmente militarizzate nessuno sa cosa ci sversano lo sa? Userà il termovalorizzatore di Acerra che funziona poco e male (perché sottovoce si dice che non sia stato costruito bene)? Intanto qualcuno definisce la protesta dei cittadini "infilitrata da anarcoinsurrezionalisti (una cosa che torna comoda sempre in caso di crisi)" così da inquadrare in un quadro terrorista quella che é una giustissima protesta di persone che non vogliono diventare la discarica della regione e nemmeno vedersi ammalare i propri figli di tumori ecc., perché insinuare simili dubbi? Per nascondere l'incapacità di avviare una soluzione che lo risolva sul serio oppure perché quella soluzione costa troppo e quindi meglio andare avanti sulla strada della polvere sotto il tappeto in attesa che qualcuno, prima o poi, faccia qualcosa .... chissà, il mercato? Quel problema non si risolverà mai se prima non si analizza la questione del "chi ci guadagna (e ci ha guadagnato, Magistratura docet)" realmente da una situazione del genere. Ieri il terremoto abruzzese, ufficialmente risolto ma i cittadini abruzzesi non sono d'accordo, l'altro ieri sempre la munnezza napoletana, anche questa ufficialmente risolta ma anche qui i cittadini hanno serissimi dubbi, oggi il problema Terzigno.... si può dire che non c'è mai pace fra gli ulivi per il Capo che ha già i suoi "pressanti" problemi da risolvere e non ha tempo per altro soprattutto ora che anche il Presidente della Repubblica gli ha chiesto di tenere fuori la carica da lodi, lodini e arbitrati e quant'altro (da notare come stamattina l'artiglieria mediatica di famiglia attacca a testa bassa il Capo dello Stato) scoprendo un altarino alquanto inquietante su come realmente il nostro intende gli incarichi istituzionali? E' vero che siamo stati noi a mandare questa classe dirigente a gestire il paese; é anche vero che essa é lo specchio nel quale noi ci riflettiamo; ma quando la creatura si ribella e cerca di distruggere il creatore quella cosa che si chiama istinto di sopravvivenza si attiva o no? In Campania é la maggioranza che ora ci governa ad aver vinto eppure anch'essa sembra immobile come quella che l'ha preceduta: perchè? Come mai? Nonostante i tanti proclami anche per i nuovi "gestori" la munnezza rischia di metterli in crisi; la gente ormai é esasperata e si rivolta, personalmente non credo abbia torto: ma, mi chiedo, é possibile che solo quando la gente s'inkazza si fa qualcosa, naturalmente prima tacciandoli di essere infiltrati da anarcoinsurrezionalisti o magari di essere al soldo della malavita? E' vero che solo quando "le pecore escono dal recinto e distruggono tutto intorno" ci si accorge che forse é il caso di fare qualcosa: invece di dargli un cibo migliore cosa si fa? Si rinforza il recinto, naturalmente .....

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