lunedì 15 novembre 2010

Accadde a Milano.... o' miracolo

Miracoloooo ieri a Milano: l'uomo dell'apparato perde e l'outsider vince, si dirà: e allora? siamo nelle primarie e quindi i cittadini scelgono, scelgono? Dov'é la novità? Bé nessuna novità se pensiamo nella maniera tradizionale, con la quale si misurano gli attuali notabili e la loro coorte di ballerine, ecc., se invece pensiamo come penserebbe un cittadino, che so, di un paese normale allora balza un dato evidentissimo: ieri a Milano ha vinto un candidato, Pisapia, che non é quello voluto dall'apparato milanese del PD (che notoriamente non é che brilli per "operaismo") battendo il rivale con il voto dei cittadini: si dirà, dov'é il punto? E' semplice ma importantissimo: Pisapia non ha vinto nel voto, come dire, di "periferia" ma nel voto "borghese" ossia quello dei quartieri del "centro" milanese cuore della città "capitale" economica italiana (la stessa città che é anche il cuore della finanza malavitosa dell'intero stivale dato che qui affluiscono i soldi degli affari, altro che invasione qui mi sa che proprio chi lo dice ne sa qualcosa...) e non é un segnale da poco per un partito come il pd che aspira(va) ad essere la "riscossa" del paese che "produce" nonostante l'amato Capo ma che poi si é rivelato il "più berlusconiano" dell'intero arco partitico italiano con tanto di notabili, correnti, affari ecc. tanto da meritarsi, da Grillo, l'appellativo di "pdmenoelle" che é tutto dire! Che Pisapia abbia vinto proprio nel cuore della città é un segnale: che lo capiscono, il segnale, anziché nasconderlo sotto il tappeto sono in tanti ad auspicarlo ma pochi sanno perché; e forse é un bene ricordaglielo: se la borghesia milanese gira le spalle al PD al partito che rimane? Cosa lo distinguerà dal partito della "milano da bere" dei bei tempi che furono? Cosa ne rimarrà? non sono un estimatore, com'é noto, di questo partito perché lo ritengo direttamente responsabile, per pura pavidità e opportunismo dei suoi capi, dell'attuale situazione quindi se volgo lo sguardo al pdmenoelle é per rispetto della storia che, così malamente, rappresenta e, soprattutto, per rispetto ai suoi elettori che ancora (tappandosi il naso e pure occhi e orecchie) lo votano lo meritano perché se dovesse sparire non solo resterebbero "orfani" ma non avrebbero altro punto di riferimento diretto: ecco perché fossi nei suoi dirigenti presterei orecchio attento al messaggio che da Milano (ma anche da altre città e Regioni, Puglia in testa) arriva perché "quel" voto non é un voto scontato ma sa tanto di addio di una parte del paese a un proprio rappresentante che é ex dato che ha rinnegato anche le attuali radici, non solo quelle storiche (delle quali altri, la Lega, se ne sono appropriati da tempo), sulle quali doveva costruire le proprie future glorie.......

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