lunedì 22 agosto 2011

Ancora e ancora...... ma quando ci svegliamo?

Ma proprio non l'hanno ancora capito gli italiani? E' vero che certi sono sempre pronti ad adeguarci al potere di turno ed è anche vero che altri sono pronti, per un malinteso senso della tragedia, a seguire fino all'ultimo la caduta degli dei ma così no. Qui a cadere non è solo una casta, di cui a tutti interessa poco, ma lo stesso paese che rischia di dissolversi al primo sole: e questa implosione non sarà priva di conseguenze per tutti. E' vero che l'unità del paese si basa sulla narrazione dei vincitori, com'é sempre avvenuto anche altrove d'altronde, ed oggettivamente non ha tenuto in debito conto la parte perdente, tutto vero e per primo sostengo la necessità di una riscrizione della nostra storia che elimini dubbi e scheletri definitivamente ... ciò però non significa che dobbiamo andare allegramente verso la catastrofe solo perché "in fondo troviamo sempre la strada giusta (sempreche siano altri a pagare, naturalmente)" perché é proprio quest'atteggiamento ci ha portato, in un trentennale processo autodistruttivo indotto dai demoni del liberismo (edonismo, egoismo, indifferenza, indivudalismo), a una situazione del genere: ora basta. Si deve cambiare strada e, soprattutto, cambiare tutto il ceto dirigente, pubblico e privato, del paese costringendolo a mollare la mucca da mungere: non è facile farlo e non sarà una cosa pacifica e breve perché dietro questo ceto o casta che dir si voglia ci siamo ..... noi; noi siamo corresponsabili del disastro: li abbiamo: votati, voluti e applauditi, difesi (anche a pagamento e per opportunismo), acclamati e votati, quindi ne abbiamo condiviso tutto tranne le "migliori" sorti che invece si sono ritagliati per loro lasciando a noi solo i debiti e senza una briciola. C'é un parfallelo storico: il secondo dopoguerra. Allora, come ora, c'era un paese da ricostruire completamente, e fu fatto; certo furono tradite molte aspettative e attese per un mondo migliore perché un secondo dopo la nascita dello Stato repubblicano forze oscure, interne ed esterne, erano già all'opera per disinnescare la "mina" Carta costituzionale frutto delle varie culture e forze politiche che l'hanno scritta perché era pericolosa e poteva creare un precedente: la gente poteva capire che il suo voto e la sua diretta partecipazione poteva cambiare la storia di un paese; quindi era necessario impedirlo ........ oggi possiamo dire che la missione é felicemente riuscita: la gente bada a se stessa; le caste prosperano; le corporazioni pure; i foderi combattono mentre le spade si godono la scena e fanno soldi...... a questo punto la domanda giusta é: ma dobbiamo proprio aspettare il principe azzurro, visti i risultati ottenuti finora, per svegliare Cenerentola? O abbiamo sbagliato fiaba perché anziché Cenerentola siamo la principessa sul pisello?

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