sabato 29 ottobre 2011

diamo i numeri... o diamo una svolta?

allora, da dove cominciamo? l'inflazione è al 3.5% e gli stipendi al 1.7% quasi il doppio e quindi il livello di potere d'acquisto è quello del '97.... secondo la CGIA, subito definita politicamente schierata, la disoccupazione con l'articolo 8 e la seguente modificazione voluta dalla UE, sarebbe schizzata dall'attuale 8% all'11% (questa misura non é comunque rispondente alla realtà perché quando fu fatta la prima riforma del lavoro, TREU, furono in pratica esclusi tutti coloro o che smettevano di cercare lavoro o che non lo cercavano mai ..... circa un 2.5% della potenziale popolazione attiva persa nei numeri) grazie alla pazzesca idea, proposta dalla UE, di "licenziare i padri" per "assumere in maniera precaria" i figli. E questo giusto per dare l'idea di quali "riforme" hanno in mente questi avventirusti: riforme finora non fatte o fatte parzialmente solo perché l'amato capo dell'amato partito dell'amore aveva altri per la testa..... cene eleganti; problemi di eredità (con annessa fregatura della ex moglie e dei suoi stessi figli di secondo letto); problemi giudiziari; problemi propri ... insomma era a tempo perso capo dell'amato governo........ quieta non movere, dicevano i latini, e lui ci si atteneva strettamente. Poi é arrivata la crisi finanziaria con tutto lo strascico di assunzioni di responsabilità dei governi: e il nostro ha nicchiato per ben tre anni ma non si poteva vivere così e allora é dovuto uscire allo scoperto ed essendo figlio della sua ideologia, ottocentesca perché il suo modus ideologico a quell'epoca risale, non poteva che fare le scelte che ha fatto: penalizzare chi prestava la propria opera e premiare chi invece apparteneva al proprio stesso ceto: sia chiudendo gli occhi sull'evasione sia evitando d'introdurre tasse e imposte oltre un certo reddito; é ovvio che non può fare tutto da solo: anche l'opposizone, avendo lo stesso orizzonte liberistico, gli ha preparato il terreno con l'apertura di varchi sia nel welfare che nella legislazione ordinaria ... per non parlare delle tante riforme costituzionali cui hanno pensato prima del Nostro (in primis l'art.41 e tutta la parte economica della Costituzione) dibattendo e facendogli anche sponda. Forse non lo sapete o non ve ne rendete conto: nel nostro paese incitare all'odio di classe é un reato penale punitocon condanne maggiori di quelle previste per un furto; eppure l'odio provato nei confronti di chi lavora é fortissimo e lo prova proprio l'uso strumentale che vien fatto delle teorie politico-economiche sperimentandole nella società italiana: siamo abituati a pensare ormai solo al nostro orticello a tal punto che non c'importa nulla di nulla se il nostro vicino ha un problema grosso al punto da poerci direttamente mettere in pericolo, ci sono delle eccezioni ma la regola é questa e tornare indietro é più difficile che mettere energie nella solidarietà ..... ormai il punto a cui siamo la cosa migliore é andare a votare e sperare che nel votare la maggioranza degli elettori non si faccia, per l'ennesima volta, rimbambire dai "rottamatori" di turno...

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