giovedì 19 aprile 2012

I cittadini votano, i mercati si preoccupano ... qualcuno ha un "problema"

Già, proprio così. Ormai lo sappiamo: il liberismo non ama l'espressione democratica dei cittadini, anzi la temono. Che si chiami Grecia o Islanda, Francia o Italia non appena c'è solo la possibilità che i popoli dicano la propria .. media, politici e i mercati cominciano a dare segni di nervosismo: ad esempio da noi qualche economista ha detto che se dovesse vincere Obama sarebbe una disgrazia per tutti (...) perché si avrebbe gli USA non più patria del liberismo ma simili all'europa; e per restare a pochi km da casa nostra, la Francia, ormai non lo nascondono nemmeno più: mercati, politici europei, grossi oligarchi della finanza, le agenzie di rating (che danno tutte outlook negativo... guarda caso) tutti tifano Sarkozy ....




come mai?



Forse Obama é un comunista?



Hollande un bieco proletario che vuol cedere con le pezze al sedere i poveri oligarchi della finanza?



No, molto più semplicemente temono che la grande balla che finora ci hanno propinato possa essere svelata e che, di conseguenza, governi forti dell'appoggio popolare possano rialzare la testa e rimettere in discussione tutto l'impianto che faticosamente é stato costruito in 30 anni di reaganismo .... per tacere del mettere sotto schiaffo intere nazioni con la scusa del mercato e della sua aleatorietà: l'Argentina ha appena nazionalizzato la YPF a scapito della spagnola Repsol, ciò significa qualcosa, o no? Eppure lì non governa un Chavez qualsiasi ma una donna eletta dal popolo. In Islanda le, vere, "riforme" le stanno facendo sul serio e il paese cresce senza scossoni. In Francia il solo timore che un Hollande, socialista e tecnocrate, possa cambiare di poco qualcosa manda in panico i tenutari del mercato, quale sarà mai il motivo?



E come non notare, ad esempio, che mentre Monti continua a parlare di riforme nei disegni di legge che afferiscono la "semplificazione" e la "fiscalità" ci sono alcuni regalini ai soliti noti di non poco conto. Oltre alla "riforma" in sé, discutibilissima, quello che colpisce é il capitolo che afferisce i reati: sparisce, di fatto, il reato di concussione così come l'elusione viene depenalizzata nei fatti: immaginate quindi tutti quelli che hanno contenziosi con il fisco, già beneficiati dalla cancellazione del reato di falso in bilancio, come siano contenti di questi gentilissimi presenti da parte dello Stato. Tanto la gente non sa; non legge o quando legge non capisce o fa finta di non capire e a loro va liscia liscia.... e la famosa "equità" dove la mettiamo? E queste sarebbero riforme? Per chi? Chi é che sa perché quest'anno gli affittuari, (per ora é solo una voce poi vedremo facendo la dichiarazione o il 730) non possono più detrarre l'affitto, mentre già da qualche anno i pendolari non possono più detrarre l'abbonamento dei treni..... questi son sacrifici, gli altri (quelli prima esposti) son regali. E i partiti? Bé, il pdl é tutto schierato, pro forma, a difesa della cancellazione del beauty contest a favore di un asta che ad oggi nessuno o quasi può permettersi di partecipare; il pd-l, ufficialmente, mugugna e brontola ma poi ...... firma e vota perché più di tutto non fanno paura le proteste dei cittadini quanto il voto degli stessi!!! Sembra essere questo il problema: in Francia, negli USA ... domani in Italia?



Siamo così sicuri che a marzo del prossimo anno qui in Italia si andrà a votare?



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