giovedì 13 settembre 2012

"Il governo non è la soluzione del nostro problema, il governo è il problema" Ronald Reagan

una cosa é certa: un pò alla volta il nostro Presidente del Consiglio dimostra ciò che davvero pensa del welfare e degli italiani; del primo é un costo che non dev'essere sostenuto dal pubblico ma dalla carità dei privati e dei suoi concittadini come bambini da guidare... e dico bambini ma intendo pecore.




Ancora oggi non ha perso tempo nel dire che l'art. 18 impedisce l'occupazione perché rende rigio ciò che egli vuole come liquido e libero da vincoli che impediscono di pagare, come raccontato dal fatto, 7 euro nelle cooperative della logistica ma 4,5 ossia come in Cina: immagino che il Nostro se lo sa sia felice perché evidentemente é questo il modello che ha in mente e poco importa se dietro a quei lavoratori ci sono famiglie che devono pagare quelle tasse, imposte, contributi, mutui, e tutto quello che la società costruita dai liberisti alla Monti sono stati capaci di meter su in questi anni...



non concepisce che l'alcoa possa esser rilevata da un altra azienda perché i "patti" sono che deve chiudere; nemmeno concepisce che la crescita che tanto vagheggia significa competizione feroce fra esseri umani e che essa farà morti e feriti che saranno lasciati per strada ... metaforicamente parlando, i tecnici lo definiscono "spencerismo".



Nemmeno gli sfiora l'anticamera dei suoi pensieri di indagare sul perché la classe industriale anziché reinvestire i profitti preferiscono, attraverso complicate operazioni finanziarie, indirizzarli verso paradisi fiscali europei e non dove vengono parcheggiati e reimpiegati per operazioni finanziarie speculative o semplicemente lasciati lì a fare interessi ben sapendo che comunque lo Stato rimane una mucca da mungere perché dietro esso ci siamo noi a vuotare le nostre di tasche (chi sa di chi sia il fondo DORINT?).



Non importa il fatto che hanno messo su un sistema economico che ha spostato sul costo del lavoro buona parte della contribuzione che una volta era condivisa con le imprese: ricordate il cuneo fiscale? Quanti posti di lavoro ha creato? Zero.



Mentre parla di rigore nella spesa pubblica un suo ministro lancia un piano per la messa in opera di infrastrutture che solo nominalmente fanno i privati ma che con il meccanismo del project financing é garantito dallo Stato con le banche: significa che se un opera é sicuramente in perdita,e non potrà che essere così vista la catena infinita si appalti e subappalti, per tacere della corruzione e degli interessi delle mafie, non potrà che far aumentare i costi ... allora lo Stato interverrà per garantire la differenza dei costi: e lo Stato siamo noi quindi saremo noi a dover pagare tutto e, come se non bastasse, il debito pubblico aumenterà.. un trucchetto facile facile per socializzare le pedite; il modello TAV insomma....



devo dire che Reagan, e mi duole dirlo, aveva ragione: il Governo é il problema....

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