mercoledì 5 settembre 2012

Rinunciare al diritto di .... partecipare

n primis la soluzione all'indovinello di ieri: lo scritto nella prima parte del post era di Tocqueville; lo trovate nell'opera "Scritti note e discorsi politici (volume I° la democrazia in Francia)", buona lettura perché, oltre che attuale, é illuminante della capacità di osservare il futuro da parte dell'Autore.
Detto ciò; continuiamo il giochino del parallelismo fra ieri e oggi, vi va?
Leggete questo brano (di cui mi aspetto che mi diciate chi é l'autore, ok?)
"il pericolo della libertà antica era che, attenti unicamente ad assicurarsi la partecipazione al potere sociale, gli uomini si rassegnarono facilmente a lasciar andare i diritti e i godimenti individuali.
Il pericolo della libertà moderna é che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e affaccendati pei nostri interessi particolari, si rinunzi troppo facilmente al diritto di partecipare al potere politico.
I depositari dell'autorità non mancano di consigliarcelo; sono, così, disposti a risparmiarci ogni noia, tranne quella di obbedire e di pagare! Ci diranno: qual'é, in fondo, lo scoipo di tutti i vostri sforzi, il motivo delle vostre fatiche, l'oggetto delle vostre speranze? Non é il benessere? E, dunque, questo benessere, lasciate fare anoi, e ve lo daremo..."
... e ancora ......
"D'altra parte, signori, é proprio vero che la felicità - in qualunque modo intesa - costituisca l'unico scopo della specie umana? In questo caso molto angusta sarebbe la nostra carriera, e poco ben elevata la nostra destinazione [......] L'opera del legislatore non é compiuta quando egli ha solamente reso tranquillo il popolo. Anche quando lo ha reso contento, gli resta molto da fare. Bisogna che le istituzioni compiano l'educazione morale dei cittadini. Rispettando i loro diritti individuali, usando riguardo alla loro indipendenza, non turbando in nulla le loro occupazioni, esse devono purtuttavia consacrare la loro influenza sulla cosa pubblica, chiamarli a concorrere, con le loro designazioni e i loro suffragi, all'esercizio del potere, garantir loro un diritto di controllo e di sorveglianza permettendo la manifestazione delle opinioni, e formandoli così, con la pratica, a sì elevate funzioni, educare in loro tutt'insieme e il desiderio e la capacità di compierle."
..... anche qui illuminante e attuale: che vi risulti oggi queste funzioni e il godimento del diritto alla partecipazione, che questo padre del liberalismo propugnava come fondamentale per salvare sia i diritti individuali che quelli politici (ben comprendendo che gli uni senza le altre sono pressoché impossbili), sia attuato compiutamente? A me no ....
Un esempio banale?
Partiamo dal principio costituzionale che ognuno deve contribuire in maniera proporzionale, e sulla base della propria capacità contributiva, alle tasse stabilite dal paese. A 64 anni di distanza dall'emanazione di questi principi, vi risulta che qualche governo l'abbia rispettato e, soprattutto, fatto rispettare? No, a me no... anzi: da 30 anni circa gli evasori sono visti come furbi e ganzi, sono dei modelli da seguire e imitare?
Vi risulta che siano state prese misure per abbattere il muro che impedisce ai cittadini, e ai lavoratori, di partecipare alle decisioni del paese (anche prevedendo come compito costituzionalmente rilevante la rimozione degli evantuali ostacoli da parte della Repubblica)?
Tutto quello che hanno fatto é l'ISEE: l'indicatore del livello economico e sociale del singolo contribuente, tutto qui. Ora il Governo, in nome dell'equità, ne sta per rilasciare l'ennesima versione e, indovinate un pò, non entrano a far parte che so automibili di lusso, barche, ecc. ma ... la casa, l'eventuale libretto alla coop, il diversamente abile che percepisce oltre 6.000 euro all'anno di assistenza (ce ne sono ancora, non lo sapevo?) che vede come parte del reddito familiare la quota dell'accompagnamento che prima non veniva conteggiata, ecc. .. in poche parole un single che prima aveva un reddito di 21 mila euro ora si trova un isee (con casa di proprietà, di 42 mila!!!!! E una famiglia che ha la casa di proprietà si trova un isee maggiorato di 5 mila euro rispetto all'anno precedente... l'unico che non si vede eccssivamente tartassato é l'affittuario che vede una maggiorazione ma .... percentualmente minore, tutto qui. Naturalmente gli enti presso cui saranno presentati gli isee dovranno adeguarsi e controllare , lo Stato non lo farà più. 
Avete notizie di petizioni di cittadini contro una manovra finanziaria, sottotraccia tale sarà l'isee nuovo versione "sobria", che farà incamerare allo Stato altri soldi?
Avete notizia di partiti e movimenti che dichiarano che NON avalleranno tale vessazione?
Avete notizia che le le regioni rosse faranno quadrato contro una tale vessazione?
io no.....
eppure in una democrazia liberale il peso dei cittadini vale non solo se vedono riconosciute le cosiddette "libertà formali" ma soprattutto se i cittadini possono esercitare quelle politiche che prevedono in primis "la partecipazione effettiva alle decisioni". Senza le prime le seconde non esistono; le prime, quelle formali", senza le seconde perdono valore ed effettività, come affermava l'autore che stasera vi propongo..... bene, che si fa?

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