martedì 20 novembre 2012

ma esiste o no l'art. 21 della costituzione in questo paese?

Penso sappiate quanto é capitato a Odifreddi: scrive un post critico sulla ultima "evoluzione" del conflitto israeliano-palestinese dove, prendendo a spunto il lancio di razzi artigianali, l'esercito israeliano sta facendo letteralmente a pezzi Gaza: guarda caso a esser colpiti sono stati i centri di comunicazione e i punti di trasmissione all'estero, con annessi feriti e morti fra i corrispondenti e i cronisti ..... per non evitare di citare bambini, donne, anziani e quant'altro morti o salvati per miracolo; le foto le trovate su google immagini e di ora in ora crescono. Gaza brucia. Odifreddi ha avuto coraggio: ha detto quello che in tanti in tutto il pianeta pensano e la maggioranza non ha il coraggio di dire, perché ...... già perché? Forse perché appena apri la bocca vieni tacciato antisemita? Non é un muro questo? E che dire dei tantissimi pacifisti israeliani, sono anch'essi antisemiti? C'é un pensiero unico anche su questo fronte?
In realtà credo che, come sempre nel corso della storia umana, vale la teoria del pendolo: da un obunibilimento della coscienza collettiva che ha giustificato, coram populi, la persecuzione di ebrei, rom, gay, socialisti, comunisti, ecc. prima e poi l'orrore dei campi di sterminio nei quali sono stati uccisi dopo esser stati sviliti come esseri umani, anzi ridotti a larve prima di essere uccisi; da ciò siamo passati all'esatto opposto: giustificare sempre, comunque e qualunque cosa Israele faccia, dimenticando, spesso volutamente, che:
  1. quando nacque lo Stato di Israele era previsto che ne nascesse anche uno Palestinese di pari passo .... ma questa seconda eventualità, come dire, non avvenne;
  2. che quello che doveva essere un "focolare" per il Popolo della diaspora é diventato altro ossia una potenza regionale difeso ma uno dei migliori e tecnologicamente avanzati eserciti del pianeta.. con annessa bomba atomica;
  3. che, credo, che uomini che hanno vissuto l'orrore dei campi di sterminio non so se avrebbero accettato quanto é avvenuto dal 48 a oggi in quelle zone.... non ricorda l'olocausto ma un intero popolo no può pagare per l'avventurismo dei pochi e spesso troppo strumentalizzati movimenti di liberazione palestinesi;
  4. che la nascita di Hamas ce l'hanno sul groppone i servizi segreti del paese che oggi più la combatte perché allora tornava utile come contralatare alla "socialista" OLP che nel frattempo aveva dato vita nelle zone sotto il proprio controllo, e nei "campi" profughi, a una vera e propria società laica, la più laica di tutto il medio oriente .... avanti anche per i dogmi occidentali;
  5. che il ritiro a Gaza di Hamas é il frutto di una convergenza d'interessi fra l'attuale dirigenza palestinese e quella israeliana cui, per motivi opposti, non conveniva che il movimento avesse vinto REGOLARI ELEZIONI, leggasi regolari e certificate da ong indipendenti;
  6. che sembra noto a tutti che il vero problema non siano i missili, artigianali, lanciati dalla striscia ma la "colpa" di aver chiesto all'ONU il riconoscimento "STATO"  per la Palestina;
  7. infine che gli israeliani per "difendersi" si arrogano il diritto dei cosiddetti "omicidi mirati" dei capi di Hamas ... mirati ma fino a un certo punto perché il morto "civile" o "danno collaterale" ci scappa sempre.... é vero che c'è il cinismo degli stessi a nascondersi fra la gente comune ma é anche vero che spesso i civili non ne hanno colpa soprattutto quando sono donne e bambini.....
.. e si potrebbe continuare come ha continuato Odifreddi andando forse un pò troppo in là nella critica ma... nel nostro paese la censura esiste eccome al punto che si é visto cancellare il post, sul suo blog in uno spazio online, dal giornale che gli aveva messo a disposizione: di critiche in passato in materie altrettanto "scottanti" ne aveva fatti ma come ha toccato il conflitto arabo-israeliano-palestinese si é visto censurato. Io non sono certamente antisionista né filo palestinese però non posso non notare la disparità di forze in campo in quella zona così come non posso NON notare che in Occidente da qualche decennio, anche per sua cattiva coscienza, da posizioni equilibrate si é passati quasi sempre a una sola delle due parti in conflitto, la più forte: ideologicamente ci si basa sulla comune, pretesa, origine dei valori occidentali; pretesa perché fu il mondo arabo a farci conoscere (ri)conoscere il mondo classico (greco ed egiziano); furono loro a farci fare enormi passi da gigante in moltissimi campi del sapere (dalla medicina all'astronomia; dalla matematica alla geometria); furono loro il faro del commercio del mondo allora conosciuto mentre in europa c'era l'alto evo e la maggioranza non sapeva né leggere né tantomeno scrivere .. sia fra i poveri che fra i ricchi. Quindi:
dov'é il punto?
Perché quando si toccano alcuni tasti qualcuno s'innervosisce?
Come mai non si sente la necessità di voci critiche su questa tragedia, visto che anche personalità come Noam Chomsky (e altri) esprimono le stesse critiche senza che nessuno si erga a tutore del pensiero unico dominante?
Anche se non sono d'accordo con le espressioni usate da Odifreddi, o almeno non sono completamente d'accordo, ritengo che nel nostro paese esista una norma della Costituzione, l'art.21, che riconosce la libertà di manifestazione del pensiero dell'individuo in ogni forma e luogo e questa censura, che si aggiunge alle ormai tantissime fratture socio-politiche che questo paese sta conoscendo dalla nascita della repubblica ..... Qualcuno si legga Voltaire e la Arendt (non certo imputabili di anti-sionismo, soprattutto la seconda) e mandi a mente la lezione che qui, ancora, non é vietato dire la propria e nemmeno, almeno per ora, pensare.. quindi si abituino!!!
Questo é il link all'articolo del Fatto che pubblica il post censurato dal giornale di Odifreddi: leggetelo e dite la vostra.... per quanto mi riguarda non posso che essere solidale conOdifreddi: perchè, parafrasando Brecht, oggi tocca a Odifreddi ma domani potrebbe toccare a me e dopodomani..... bé speriamo di no

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