domenica 23 giugno 2013

JP Morgan: il problema sono ... le costituzioni

La maggior responsabile della grande crisi che stiamo vivendo, certa ormai che la gente ha dimenticato le dirette responsabilità, ne spara una di quelle che una volta letta si dovrebbe saltare un tantino dalla sedia e/o anche inquisirla per "attentato alla Costituzione".
Ma cos'ha detto?
“Quando la crisi è iniziata era diffusa l’idea che questi limiti intrinseci avessero natura prettamente economica (…) Ma col tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I sistemi politici dei paesi del sud, e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell’area europea”  
 “I sistemi politici e costituzionali del sud presentano le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli nei confronti dei parlamenti; governi centrali deboli nei confronti delle regioni; tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori; tecniche di costruzione del consenso fondate sul clientelismo; e la licenza di protestare se sono proposte modifiche sgradite dello status quo. La crisi ha illustrato a quali conseguenze portino queste caratteristiche. I paesi della periferia hanno ottenuto successi solo parziali nel seguire percorsi di riforme economiche e fiscali, e abbiamo visto esecutivi limitati nella loro azione dalle costituzioni (Portogallo), dalle autorità locali (Spagna), e dalla crescita di partiti populisti (Italia e Grecia)”. 

Capito? Qui c'è l'originale in inglese e qui c'è la traduzione
Certo siamo così avviliti e avvitati nel nostro individualismo, peraltro in crisi d'identità, che nemmeno ce ne siamo accorti che una cosa così grave sia stata detta .....
insomma il problema non è il debito, nè il magna magna tutto italiano; non è nemmeno il dato, una volta scontato, che gli stati (soprattutto democratici) esistono perchè alla base c'è il loro dovere di "FARE" gli interesse dei propri cittadini.. no il problema è la democrazia e la libertà di "protestare" concessa ai popoli. Non è un caso che a dirlo sia una delle agenzie di rating maggiori ossia la rappresentante della finanza internazionale che non vede benissimo la gente che costringe i governi a distogliere risorse dalle banche a loro stessi: e non potrebbe essere altrimenti dato che business as usual e tutto il resto, per questa "istituzione", è .... noia e quisquilie. C'è nessuno che s'indigna? C'è qualche politucolo, a qualunque livello istituzsionale, che dichiara qualcosa? C'è qualcuno che monita? A me non risulta, e a voi?

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