giovedì 19 giugno 2014

L'Argentina di nuovo in default....

.... e ci risiamo: l'Argentina di nuovo sull'orlo del dafault. E' la fine di un processo iniziato oltre 14 anni fa con il fallimento dei tango bond, di cui fecero le spese tanti italiani, ed è continuato in questi anni nonostante gli eroici sforzi degli argentini non per vivere ma per sopravvivere..... sia chiaro per molti anni l'economia reale, quella dei mercati e della produzione, è andata bene perchè la gente si è rimboccata le maniche e ha difeso con le unghie e con i denti la propria vita: ricorderete gli operai di quella fabbrica, presentati nel film the corporation, che hanno lottato duramente contro la proprietà per tenere aperta la fabbrica, riuscendovi e rimanendo anche sul mercato.... ma può non bastare se combatti contro non un goliath ma ben due di cui uno si presenta "amico"  ma in realtà lavora contro di loro:
  1. il primo nemico è rappresentato dalla finanza internazionale, una vera mafia legale, che pretende di imporre le proprie regole e dogmi (liberismo in primis) a tutti spalleggiata dal FMI e dalle agenzie di rating... per tacere dei governi americano capofila di una cordata di succhiasangue che ha portato l'intera america latina, oltre a ridiventare, con colpi di stato violenti (pinochet docet), il giardino di casa della dottrina monroe anche a diventarne la discarica dove le aziende possono trovare quelle free zone dove leggi, salute, diritti ecc. NON ESISTONO..
  2. l'altro è più sfuggente, sembra amichevole ma in realtà è anche più pericoloso..... la classe politica nazionale che definire corrotta è unsare un eufemismo. Mentre da un lato pompava carta straccia nei mercati nazionale e nazionalizzava le aziende dall'altra reidistribuiva nelle mille clientele le vere ricchezze appensantendo l'economia e impoverendo i cittadini; se a ciò aggiungiamo anche la viltà di media e, presunte, opposizioni il quadro è chiaro.... non potevano sfuggire al destino già scritto...
e arriviamo all'oggi. Questo splendido paese ha davanti a se anni durissimi, di crisi, sacrifici, lotte e altro ancora ... si dovrà sobbarcare non solo i debiti ma pure le clientele e se riforme dovranno essere fatte le prime dovranno proprio interessare quesgli aspetti primari della società.. a aprtire dalla politica: è quella la prima riforma. E' necessario che gli argentini prendano in mano i propri destini e decidano cosa vogliono farne: rimanere in un perenne stato di crisi o capire che solo riprendendo quel modello "allende" che in cile fu distrutto da kissinger, per mano di pinochet, e che fece di quel paese la svizzera del sud america.... ma concretamente:
  1. sganciare la moneta nazionale dal dollaro;
  2. va bene nazionalizzare ma non basta se agli squali esteri si sostituiscono quelli nazionali;
  3. investire nell'istruzione e nell'economia manifatturiera dando priorità al futuro e non al presente;
  4. chiudere le free zone;
  5. sostenere i redditi bassi, le pensioni, la sanità pubblica.. anche riducendo le spese militari ma soprattutto iniziando un percorso per lo sfruttamento delle energie pulite.
  6. è un paese ricco di risorse e con un agricoltura che può ridiventare la spina dorsale del paese.. con una oculata politica si può risollevrne le sorti se al potere arrivano politici non ideologizzati fanaticamente nel libero mercato... che libero non è...
... tanto per cominciare; poi si dovrebbe fare tutto il resto, ma ci vuole tempo: a un dipiacere lo darei.. non pagherei i debiti pregressi e mi godrei la scena.
p.s.
ma parliamo dell'argentina o dell'italia?

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