martedì 18 novembre 2014

Senza tetto nè legge

Fonte: la pagina Facebook del "Contropelo di Radiocapital" alias Massimo Rocca
Una notizia dall’ America mi riporta nelle nostre periferie, anzi davanti al portone di casa mia. La notizia è che un bambino americano su 30 è un senza tetto. Sono due milioni e mezzo, più o meno quanti i profughi dalla Siria. Profughi da tutto un altro genere di guerra, a differenza di quelle mediorientali con un ben preciso vincitore. Per chi si è goduto in tv The wire, o la seconda serie di The killing, non è certo una scoperta la condizione dei bambini che vivono negli scantinati, nelle case diroccate, nelle macchine o sotto i ponti, esposti ad ogni genere di predatori, o predatori essi stessi. E’ questo il destino che vogliamo infliggere ai minori di Tor sapienza, o delle decine di analoghe situazioni? Perchè il bambino rom rumeno, più o meno sei anni, uguale a quello di ladri di biciclette o a quello con le mani alzate, il soldato tedesco alle spalle, del ghetto di Varsavia che, forse, mia moglie è riuscita a spostare dal supermercato sotto a casa a scuola, e che campa da qualche parte lungo la Tiburtina, l’acqua presa con le taniche e scaldata con il camping gaz, mangiando le merendine che gli regalano ai bar è un essere umano, e solo la pelle sottile della nostra accoglienza lo separa dal destino dei piccoli senza tetto americani
p.s.
come sono lontani i giorni della liberazione e della rinascita di un paese piegato dal fascismo e dall'occupazione nazista, suo sodale, dello stivale dopo l'8 settembre.. come son lontani i giorni della solidarietà e della volontà di guardare al futuro a tutti i costi per mettersi alle spalle le brutture del regime e della guerra. Non è un caso che di quel capitolo oggi non se ne paela più, anzi a quanto si apprende "bisogna ridurre la presenza della resistenza nella memoria", dopo aver ridotto tutto il resto a una semplificazione molto pericolosa facendo passare, larvatamente, il tutto come una lotta fra bande. C'avete fatto caso o no che fa più scalpore e clamore la notizia del matrattamento di un cane che la violenza fisica (pestaggi, pedofilia, asportazioni di organi ecc.) sui cosiddetti soggetti deboli o provenienti dal terzo e quarto mondo? Quanto accaduto in giro per questo paese, di cui Tor sapienza non è che appena l'ultimo atto, ci sono persone che odiano il proprio simile per il sol fatto che ha un colore diverso della pelle o perchè, in base a leggi fatte dal "libero" Parlamento, hanno in affitto una casa che gli indigeni non hanno? Le scene viste a Tor sapienza sono un segnale, l'ennesimo, del degrado sociale in cui siamo precipitati...... più o meno con il valido aiuto del ceto politico troppo preso dal fare i propri affari per ascoltare la società sottostante.
Nell'assenza totale di uno Stato che sa solo chiedere senza dare cosa deve fare il cittadino comune delle nostre città quando si trova a dover competere con altri suoi simili senz'alcuna rete sociale? E come si pretende che i "nuovi arrivi" riospettino quelle tradizioni, leggi, ecc. quando i nativi per primi se ne fanno beffe (istigati in ciò da una scarsa preparazione civica e da una altrettanto povera, non solo di spirito, e mediocre classe politica)?
Qui prodest? I soliti noti, naturalmente..... ma quello che mi preoccupa di più è che siano i soliti "ignoti" che tirano i fili, i burattinai, a guadagnarci!

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