mercoledì 25 marzo 2015

Un giro per l'europa.....

Tiriamo le somme? Come sta la ue dei bancheri e dello Stato bancomat dopo questa tornata elettorale? Non molto bene, grazie.

Francia.
Se non fosse stato per il redivivo Sarkò Marine Lepen avrebbe stravinto; invece si deve accontentare del ..... secondo posto: già ci sarebbe quasi da pensare che l'ex presidente francese sia il classico cavallo di troia dietro il quale altri (......) hanno puntato per evitare il pericolo nazionalistico e una Francia autonoma: cosa questa che comporta la caduta dell'euro e il crollo del sistema bancario e finanziario che si è appropriato della UE e vi si nasconde dietro per continuare a usare gli stati come proprio bancomat a scapito dei relativi cittadini. Non male, in ogni caso, per un partito che viene dalla destra estrema ottenere un tal riosultato: un pò perchè ha reso insignificanti i socialisti (al punto che sono costretti a dare indicazioni di voto al ballottagio "repubblicane e antilepeniste senza ottenere nulla, ma proprio nulla, in cambio) e divisi le destre storiche: ne vedremo delle belle alle prossime presidenziali.
Spagna.
Mossa azzardata, quasi diserata direi, in Andalusia. Il locale PSOE ha giocato d'anticipo indicendo elezioni anticipate in questa "comunidad" rischiando e ha ... perso meno degli altri: quindi ha vinto. Podemos, a sinistra, e Ciudadanos, a destra, sono entrati alla grande e, a meno di grandi coalizioni, sono loro che se la vedranno nel prosssimo futuro; anzi sono loro il futuro.....se sceglieranno o di collaborare fra loro o di continuare a fare da faro di attrazione elettorale per i delusi,e  i fregati, di entrambe le parti: e non sono pochi. Il punto è: riusciranno a tenere viva l'attenzione? E, se vicneranno, riusciranno a non calarsi le braghe una volta arrivati al governo lasciandosi sopraffare dalla paura di fare ancora ancora più danni.. detto meglio: riusciranno a rimettere in sesto il pase con misure che non vadano a intaccare il tessuto socio-economico del paese ma colpiscno i reali detentori del potere e i veri responsabili di questa, sia chiaro indotta, "crisi"? Sapranno tener duro? Tsipras non è un grande esempio ma gli spagnoli non sono greci e i due movmenti non sono Syriza, almeno sulla carta!
Grecia.
Bè che dire? Tsipras ormai è un fantasma che ancora non ha trovato la luce che lo trasvola altrove nel paradiso dei fallimenti annunciati...... perchè delle promesse elettorali non ne mantenrrà nessuna, come da previsioni visto che ragiona sempre all'interno di uno schema ben definito dai mercati, e non solo si dovrà rimangiare anche le mosse propagandistiche (tipo danni di guerra) che gli dovrebbero salvare la faccia... la Grecia è messa malissimo e i greci stanno reamente soffrendo: eppure il nostro è lì ingessato a far ... cosa? Evitare figuracce e a far passare per pacche sulle spalle quelle che sono vere e proprie cenciate che riceve ogni volta in faccia ogni volta che oltrepassa i confini nazionali. Si dovrà, forse, sperare in Alba Dorata affinchè la Grecia si affranchi dal cappio strettole intorno al collo dalle banche (sostenute dalla troika che ora è definita "istituzione") che ancora hanno in pancia ben 400 mld in titoli pubblici e privati greci e che non ne vogliono sapere di perdrli (nonostante che la Grecia ha riportato quasi del 80% il debito contratto entro i confini nazionali)? Ci voleva coraggio e determinazione ma si sa che questa sinistra non ha niente nè dell'una nè, tantomeno, dell'altra. Farmacie senza medicinali; malnutrizione; minori denutriti, ecc. sono ormai pane quotidiano..... eppure questo boy scout continua ad alzare il dito per dire la sua ben sapendo che ogni volta che prova a dire qualcosa di serio subito viene zittito perchè stanno parlando i grandi!!!!!
Un quadro desolante, vero? Eppure a rischiare di più non sono questi paesi ma le élites di quelli ricchi? Perchè? Semplice: loro lo sono perchè hanno scaricato le proprie cotnraddizioni sugli altri in base al principio "frega il tuo vicino".... ma sanno benissimo che tutta questa ricchezza è fatua: basta che i servi si ribellino e tutto crolla; giganti dai piedi d'argilla e non solo verso i loro fratelli ma anche al loro interno: i ceti medi e medio-bassi anche da loro sono messi malino e si ritrovano più o meno nelle stesse condizioni dei loro pari livello sociale dei paesi deboli e in crisi di default: quelli tedeschi ad esempio hanno salari bassi e la loro produttività è fra le più basse e si comincia a vedere..... c'è da sperare in loro o, come sempre accade in questi casi (basta sapere un pò di storia per capire che la seconda guerra mondiale fu un vero toccasana per uscire dalla Grande Despressione del '29) in una guerra "salvifica"?

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