lunedì 9 giugno 2008

Addio al paese democratico; alla libertà di stampa e informazione: il Capo dice no alle intercettazioni

Con un'annuncio al Convegno dei confindustriali il Capo del Governo ha esternato una stretta sulle intercettazioni e sulla pubblicità data loro sui giornali (evidentemente le SUE EMERGENZE NON COINCIDONO CON QUELLE DEI CITTADINI ITALIANI CHE NE HANNO ALTRE E MAGGIORMENTE PRESSANTI, RICHIAMATE PUNTUALMENTE QUANDO SI PARLA DI CONFLITTO D'INTERESSI, E DI QUESTE EGLI SI DOVREBBE OCCUPARE E PREOCCUPARE); gli ha fatto eco anche un suo ministro adducendo che pesavano per il 33% sul costo delle spese giudiziarie (mentre la Lega ha fatto capire di non essere d'accordo perchè giustamente il suo elettorato non capirebbe e credo non solo il suo), e, in teoria, se fossimo in un regime di "non" libertà questo potrebbe essere anche comprensibile: si controllano i propri sudditi e si cerca di prevenirne le "doglianze" reprimendone quelle maggiormente pericolose per esso; anche se fossimo in un regime liberale "puro", ossia dove ci sono Costituzioni generali e generiche, corte, e facilmente aggirabili o interpretabili (come quella italiana prima della II° guerra mondiale) un qualunque dittatorello a proprio paicimento potrebbe aggirarla, senza nemmeno cambiarla: basta solo disapplicarla, facile come bere un bicchiere d'acqua. Ma siamo in un paese con una Costituzione lunga, rigida, e non aggirabile che prevede, se ci sono cambiamenti, una procedura lunga e condivisa che dovrebbe mettere d'accordo maggioranza e opposizione (anche perchè in caso contrario si ricorre al corpo elettorale che decide con un referendum); invece no non è così, al contrario ci si basa sull'effetto annuncio pubblico, si vede la reazione, si decide, almeno finora con questa maggioranza questo è accaduto: ma quando si tratta di cose che afferiscono direttamente gli interessi personali o alla casta in generale, allora la cosa cambia perchè diventano rapidissimi ed estremamente efficienti. Era un pò che la maggioranza ci gira intorno (il PD non scherza se è vero che nella precedente legislatura stavano mettendo in essere un simil disegno di legge, ancora una volta fra questi due conglomerati di affari, non c'è differenza alcuna) e ora lo annuncia con pene durissime per chi le viola: e c'è da scommetterci se non lo fanno presto. Senza le intercettazioni non solo non ci sarebbero potute essere le indagini sul malaffare (salvaguardate), ma nemmeno si sarebbe saputo nulla dei furbetti del quartierino ecc. e non solo anche le "malefatte dei politici" non sarebbero mai emerse e i cittadini non ne sarebbero venuti a conoscenza come loro diritto perchè se mi metto al pubblico giudizio basato sul voto non posso nascondermi; negli USA (un paese "comunista" senza ombra di dubbio quando emergono cose strane, scandali sessuali, e quant'altro, si gudica quanto emerso e non il perchè l'intercettazione è stata fatta, qui da NOI NO si parla di privacy e altre amenità del genere dimenticando che siamo sempre spiati e almeno se lo fa la magistratura io come politico o come normale cittadino qualche garanzia l'ho, in altri casi non ne ho nessuna): fra l'altro le intercettazioni nel nostro paese non sono segrete perchè vengono portate a conoscenza delle parti con il deposito e quindi (se soprattutto c'è interesse ci si può scommettere che saranno pubblicate sui giornali pro domo sua del politico o dell'interessato del momento) non c'è segreto che debba tenere a tutti i costi. Ora non si vuole proprio impedirle, vietarle e dare pene salate a chi viola i "parametri" stabiliti: in poche parole chi uccide al massimo sconta metà della pena, mentre chi pubblica le intercettazioni o chi le fa becca 5 anni (appena sopra la soglia che ti porta in galera, mentre per un lavoratore morto sul lavoro si è sotto questa soglia così l'imprenditore rischia soprattutto una pena pecunaria). Già in fatto di libertà di stampa (come dice wikipedia) siamo conciati male davvero, 79° posto con il Botswana e definiti "parzialmente liberi" fra i paesi occidentali, nonostante l'art. 21 della stessa Costituzione ne parli chiaramente ma soprattutto la storia che si sta mettendo su non solo renderà ancora più blindata la casta ma sancirà definitvamente due categorie di cittadini: i privilegiati e il resto che invece ne patiranno le conseguenze. Una cosa da andare davvero orgogliosi credo, soprattutto perchè non solo i giornali di area pd e pdl ne hanno fatto scempio della pubblicazione delle intercettazioni ma soprattutto perchè NOI non sapremo più nulla di quello che costoro combinano lì nelle stanza del potere.

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