martedì 29 luglio 2008

Una politica di "sinistra".............. ma ora la maschera è caduta

Nel post 1385 parlavo di "politica di sinistra" declamata dall'attuale governo e coiugata in vari modi, dalla robin hood tax agli straordinari detassati ecc. ma ora mi sorge una domanda: se questi fanno una siffatta politica, il PD che fa? Si spinge ancora più a sinistra o cosa? Invece, no. Essendo l'uno la fotocopia dell'altra invece, pur se creano cortine fumogene per gli allocchi, fanno a gara, in realtà, a rincorrersi sul terreno destrorso dell'allargare l'ampia, ormai, forbice esistente fra la popolazione che soffre la crisi economica e i ceti "importanti" che sono il faro di costoro. Ecco, infatti, finalmente gettata la maschera si rivela per quello che si è: difensori del liberismo in salsa italiana che scarica su chi non ha i costi di chi di ha tutto o quasi: si definisce prigvatizzare i profitti, fatti a qualunque costo, e socializzare le perdite: une'esempio è Alitalia. I provvedimenti presi nella cosiddetta finanziaria fanno capire a chi e cosa rispondono realmente Lor signori: al familismo capitalistico italiano, che si è imbevuto di anarchia capitalistica e ora si apporia anche di quello che non gli compete gestendo direttamente la cosa pubblica (infatti quanti operai ci sono in Parlamento rispetto ai liberi professionisti, agli imprenditori, ecc.), un'altra nostra anomalia. Mentre la bolla sugli statali si sgonfia (non poteva durare molto come specchio delle allodole e poi sono voti che si perdono, circa 6 mln di voti) esce fuori il vero volto di emuli del modello americano, reinterpertato, dovwe conti se sei utile e sei messo da aprte quando non servi più e diventi un costo: se questo non è incitamento al malthusianesimo non so cosa lo sia altro. Eliminato il reintegro per i precari che hanno lavorato per 36 mesi; tagliate, se non eliminate, le pensioni sociali (chi dice per colpire gli extracomunitari, chi dice per eliminare un costo, a mio parere in realtà a questi non interessa nulla della fine di fame che colpirà un'ampio strato della popolazione ora come nel corso degli anni a venire, gli interessa solo avere fondi per fare quello che gli interessa tanto a pagare saremo sempre noi, mica loro di tasca propria) e se associati agli altri tagli possiamo affermare che in pochi decreti si è cambiato sì il volto dell'Italia ma in peggio: nemmeno nel peggior incubo, descritto da un'autore come lovecraft, si poteva pensare a passi simili compiuti con tanta improntitudine. Ora voglio proprio vedere quali artifici lessicali, televisivi (magari qualche velina cambierà rete, o diventerà sottosegretaria, oppure si ricomincerà con i fannulloni, boh), giornalistici saranno usati per parare il colpo dato a coloro che in gran parte hanno proprio votato per loro rincoglioniti dalle promesse e dalla tv. Si dice già che ci saranno riforme delle riforme per "attenuarne" l'impatto ma la via è proprio questa, l'America è fra noi: senza averne nememno i pochissimi benefici che lì ci sono ancora. Ripenso a quando si diceva che bisognava consentirgli di "lavorare" e impedire che potesse essere messo sotto accusa dai magistrati per fatti compiuti prima, e non durante, il mandato, come ricordo che proprio cosiddetti sinistrorsi l'hanno tirato fuori dall'angolo in cui l'avevano cacciato i suoi amiconi, e ricordo infine il fatto che nonostante si fosse fatto leggi pro domo sua chi gli è succeduto si è ben guardato di ripristinare l'offesa alla certezza della pena e del diritto: non era meglio che chi poteva bloccare la legge, per evidente vizio di incostituzionalità, lo facesse? Si sarebbe fermato forse nella dissennata corsa a fare a sua imamgine e somiglianza un'intero paese, ma soprattutto avendo delle "preoccupazioni per i propri soldi" non avrebbe distrutto quel fantasma di welfare che Prodi e co., e sodali precedenti a essi, ci avevano lasciato come boccata d'ossigeno per non avere il coraggio di fare altro e più nell'interesse degli italiani che davvero lavorano e non sfruttano quello altrui. Ora se potevamo avere almeno una minima speranza che i nostri figli e nipoti potessero avere un paese che galleggiasse sul mare di spazzatura che ha creato chi ci ha governato dal 1948 a oggi, oggi possiamo essere sicuri che essi non solo ci malediranno ma, potendo, rimpiangeranno realmente di essere parte di un paese incivile che non ha riguardi per i poveri, i deboli, i giovani, gli anziani e tutti coloro che non servono a nulla e sono solo un noioso costo per la società. Il paese era distrutto dopo la seconda guerra mondiale: ma le macerie invece di essere rimosse le si sono fatte accumulare sempre di più fino a che sono crollate su se stesse uccidendo chi vi rovistava intorno. Ha ragione chi dice che il paese rischia di spezzarsi e non riprendersi più: infatti da una rapa, rinsecchita per giunta, non si può cavare nulla: tantomeno il sangue di chi ha contribuito a farla crescere e prosperare
MI CHIEDO SE CI SIA QUALCUNO IN QUESTO PAESE CHE SI SENTE ANCORA ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO
VERGOGNA!!

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