A Torino si tiene il G8 degli Atenei: che significa? Che oltre 41 Rettori di 18 Università di tutto il mondo s'icontrano e discutono fra loro: di cosa, la summa della intellighencia burocratica e amministrativa del mondo universitario, parla? E gli studenti saranno auscultati o no? E dato che sono loro che pagano hanno, credo, un certo diritto a esserlo. Essi parlano del futuro del mondo universitario che dovrebbe far nascere le future classi dirigenti dei paesi di appartenenza nonchè i tecnici e i professionisti e non ascolta l'oggetto della riflessione: ci sarebbe da chiedere come mai. Insomma ci si aspetterebbe qualcosa, come dire, di fantasmagorico e invece.... invece le cose sono molto più terra terra dato che oggi, con la scusa del merito e della meritocrazia (principio sacrosanto ma che nasconde elitismo e selezione di classe visti, anche, i costi proibitivi anche per l'Italia - ma anche per altri paesi e lasciamo stare gli USA - , che stanno raggiungendo le tasse universitarie sempre più appannaggio per pochi a scapito delle qualità individuali salvo poi lamentarsi della fuga di cervelli; tant'è che lo stesso Obama, lo ha ammesso, che se fosse capitato in questi anni a studiare all'università non se lo sarebbe potuto permettere se non sognare ... e se lo dice lui) si fa università altolocata e non di massa; per pochi e non per chi merita tanto le baronie e le raccomandazioni rimarranno pari pari con qualche accorgimento di sorta ma rimarranno. In molti paesi si sta approfittando della crisi, questa crisi totem su cui scaricare tutto, per avviare riforme universitarie e delle scuole inferiori che stanno azzerando quanto conquistato negli anni che vanno dal 1930 al 1980 (l'anno della vittoria di Reagan e l'anno che ha visto vincere il liberismo mercataro senza regole). In Italia la cosa è ancora più grave perchè non solo si sta compiendo un processo iniziato nel 1948 di svuotamento della scuola pubblica, anche nelle eccellenze, per parificarla a quella privata (in particolare quella cattolica) e non il contrario dato che di solito dovrebbe essere il contrario: ossia quelle private dovrebbero competere con quelle pubbliche per poter attirare i figli dei benestanti e benpensanti che dovrebbero trovare "conveniente" mandarli lì a pagamento mentre quelle pubbliche sono a basso costo; quelle private devono non poter contare sull'appannaggio statale di sostegno dato a vario titolo per aggirare la Costituzione che parla di "senza oneri per lo Stato". G8 degli Atenei che si sta traducendo anche in proteste fortissime degli studenti, non solo italiani, presenti numerosi a Torino. Naturalmente non sono mancati gli incidenti (provocati o meno saranno le indagini a verificarlo) nelle strade e la durezza delle forze dell'ordine, presenti in forze, è stata all'altezza. Un copione già visto? si spera di no se con la mente si va a Genova e a quello che accadde e a quello che poi è emerso dai processi: non sta a me ricordarlo basta leggere e guardare in rete (usate un qualunque motore di ricerca e cercate G8 Genova sia nei video che nelle notizie e cercate processi per il G8 e ne leggerete delle belle: non posso dimenticare quel "1 a 0 per noi" quando si venne a sapere di quanto accaduto in Piazza Alimonda che è significativo.......) e ci si fa una chiara idea di quanto accadde. Giustificate le proteste a Torino? Dal punto di vista teorico sì perchè un'Università elitaria impedisce la partecipazione a quel diritto all'istruzione che è la base reale del consenso democratico; dal punto di vista pratico ci sono modi e modi di protestare e modi e modi di reprimerle. E non è solo una questione formale.
guardateveli e rifletteteci.
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