Non è vietato andare a cena; non è vietato, fuori dai canoni istituzionali, cenare con il Capo del Governo; non è nemmeno vietato essere amico di un membro della maggioranza o dell'opposizione: no non è vietato ed è tutto legittimo. E', lo dico da cittadino di questa anomala Repubblica dove tutti sono uguali ma ci sono alcuni che sono più uguali degli altri (Orwell che magnifico profeta dei mali della società umana). E' solo una questione di "opportunità" che un Giudice di un qualunque consesso, soprattutto e a maggior ragione se appartenente ad un organo costituzionale, incontri un politico sul quale dovrà decidere: a maggior ragione se poi lo stesso Giudice manda una lettera nella quale conferma di averlo incontrato e dice anche altre cose: che non si è parlato del tema del contendere. Personalmente non ho motivi per non credergli e per rispetto alla funzione ricoperta (una delle poche che ancora non si mantiene al di fuori della cagnara mediatica che è questa Repubblica) non dubito delle sue ragioni. Dico che chiunque può incontrare chiunque altro: però c'è quella piccola parola, "opportunità", oggi caduta in disuso ma che per chi crede ancora nella legalità e correttezza delle istituzioni è fondamentale per non perdere quella poca fiducia che ancora gli rimane. L'organo dovrà, ad ottobre, decidere sulla costituzionalità del Lodo Alfano e se c'è solo il minimo dubbio sulla terzietà del giudice costituzionale la decisione non potrà non dare adito a polemiche e ad ulteriori cadute nella fiducia degli organi che fanno parte, e non poco importante, della Repubblica.
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