martedì 11 agosto 2009

ha 150 anni ma li dimostra tutti......

Fra due anni ricorrono i 150 anni dall'unità d'Italia. Non c'è che dire, una bella festa. Fossimo una nazione orgoliosa di esserlo (e se avessimo motivi di essere orgogliosi; e se non ci fossero persone orgogliose di essere italiani solo perchè gli conviene) allora certe proposte non avrebbero che una risata colossale e non se ne parlerebbe nemmeno, invece .... invece non è così. Innanzitutto, mi fa male dirlo, la Lega ha ragione. Si lo dico io.
Ha ragione: il risorgimento è stato un fenomeno di èlite e non aveva seguito popolare; perchè c'erano potenze straniere che avevano tutte le ragioni di volere al di là delle Alpi un qualche controaltare al potere delle potenze continentali;
ha ragione perchè in realtà non c'era un'anelito reale, e di massa, ma solo dei ceti più significativi (come accadde in Toscana) ma c'erano una serie di ragioni soprattutto economiche per la nascente industria del nord che non aveva alcuno sbocco europeo ma che vedeva nel sud italia un perfetto mercato coloniale (leggasi l'economia italiana dal 1861 al 1894 di Gino Luzzatto Reprints Einaudi Seconda edizione 1980 non certo un leghista) come accadde dopo l'unità il sud era tutto tranne che una parte del Regno, se non formalmente, ma assomigliava a una colonia;
ha ragione perchè ai latifondisti del Sud fu promesso che nulla sarebbe stato toccato del loro potere e del loro ascendente sul Sud (le milizie latifondiste che avevano non furono smantellate e qualcuno sostiene che da queste milizie sia nata l'attuale mafia) e al Sud i garibaldini invece promisero di espropriarli e fare le riforme agrarie e i contadini come ringraziamento alla loro creduloneria ebbero un'esempio tipico del nuovo Stato con il massacro di bronte: il motivo della rivolta era naturalmente la riforma agraria;
ha ragione perchè il nuovo Stato nacque su basi èlitarie (liberali si direbbe oggi) e per pochi privilegiati mentre la gran massa era povera, ignorante, ecc.
ha ragione quando dice che lo stesso Cavour aveva perplessità a "creare" l'Italia al di sotto, diciamo, del Lazio;
ha ragione perchè il "nuovo" Stato nato non per volontà popolare ma o per "plebisciti" (allora si chiamavano così ma non ci furono milioni di persone che si espressero ma poche migliaia su milioni) o per "annessioni" (così si chiamarono le "conquiste" garibaladine da Napoli in giù) al Regno di Sardegna: al Sud fecero passare per "briganti" (oggi si potrebbero definire "resistenti" o "partigiani") quelli che invece combattevano contro l'esercito invasore per giustificare di fronte agli Stati stranieri le "resistenze" alla dominazione;
ha ragione perchè solo con il 1945, con i partiti di massa, e la resistenza si può parlare di un qualche spirito "italiano" (correttamente l'idea di "Italia" è antica e risale ai fasti dell'Impero Romano, ma chissà perchè "quell'idea" non è mai andata per la maggiore) anche se si deve dire, contemporaneamente, che in Sicilia se non era per i capimafia "paracadutati" non si sarebbe sbarcati e, per quanto riguarda Napoli i nazisti li ha presi a calci nel sedere da sola e non per aneliti particolari ma perchè i nazifascisti facevano rastrellamenti nei qualrtieri popolari e nelle carceri (poi arrivarono i "resistenti", poi ....) molto poi: quindi si può dire che la nostra Costituzione è il primo, e finora unico, esempio di unità della Nazione e anche se è una Costituzione "avanzata" regionalista, democratica, che ricalcava quella della IV° Repubblica francese mi pare un pò poco.
ha ragione perchè questo paese, sempre percorso di paure e di maggioranze silenziose e oscure che erano conniventi con chi lo voleva affossare anzichè instradare su una via normale, chiuso nel suo egoismo e nel suo furbesco tirare a campare a completamente perso la via maestra che la Costituzione aveva indicato: infatti ci sono parti che non sono mai state applicaet; altre lo sono state in ritardo; altre ancora lo sono ma secondo un'interpretazione partigiana (?) che la giurisprudenza ha chiamato "costituzione materiale" e che spesso si discosta, e anche di molto, dallo spirito originario che tentava di conciliare le tante esigenze e ideali di cui quella scritta è figlia.
Non sono leghista e non mi piacciono i loro ideali ma quando, e nelle loro provocazioni vedo la volontà di azzerare il paese a prima del 1860 ma non certo per creare qualcosa di nuovo e diverso ma solo per ricreare il mito "comunale" in salsa XXI secolo: l'aggiornamento sarebbero "macroregioni" e ce li voglio prorpio vedere piemontesi e lombardi e entrambi con i veneti, i toscani e i liguri: ne nascerebbe tutt'altro che un bel tutti insieme appassionatamente e a guadagnarci saranno solo i forti (politicamente e economicamente lo sono già lo saranno di più) e potenti e il cerchio, che si aprì con i comuni, si chiuderà con ..... i comuni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

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