domenica 3 ottobre 2010

Punto e a capo .........

.... passata é la tempesta, odo augelli far festa ...... avrebbe detto un grande poeta, invece qui sembra che siamo proprio punto e a capo: l'amato capo e l'ex amico sono di nuovo ai ferri corti. Il primo non riesce ad ammettere che ci possa essere qualcuno che gli oscuri il sole (e che gli leva voti a destra ..... già perché sta nascendo un anti berlusconismo di destra .... era ora) ponendosi in vista mentre il secondo continua a fare la guerriglia (non siamo nella Cuba rivoluzionaria ma nella italietta del XXI secolo) sia per difendersi dagli attacchi dell'artglieria mediatica del Capo (oggi hanno pubblicato l'email che lo inchioderebbe): mica i problemi che il Capo aveva, ed ha, son finiti, anzi i tempi stringono sempre di più e se non ci si decide ad approvare altre leggi ad personam rischia relamente di finire innanzi agli "odiati" giudici. E il paese reale? sopravvive naturalmente schiacciato com'é fra la mancanza di politiche sociali (oggi Marchionne definisce il paese "ingrato") la crisi che morde e divora posti di lavoro e il futuro di chi aspira ad averlo senza che la maggioranza faccia qualcosa di significativo in materia limitandosi ad aspettare che la nottata passi e che il mercato si agiti un pochino e dia fiato all'economia: una pura aspirazione dato che in realtà il mercato non esiste e gli interessi, e i profitti, personali vanno altrove (non dove lo porta il cuore ma bensì dove lo portano la tasca e quello che c'è, o ci dovrebbe essere, dentro) evitando in tutti modi di pagare dazio (sia fiscale che in termini di profitti minori in nome della funzione sociale dell'economia). Questa tensione politica e sociale non può non provocare "atti" folli o stupidi: esapserazione che si rivolge contro il diverso di turno ma anche l'innescarsi di spirali di violenza (terroristica e non) che non possono non creare preoccupazione: é chiaro, pur non condividendo nemmeno una virgola della linea seguita dal suo giornale, che non si può non esprimere solidarietà con il giornalista Belpietro e, per giunta, senza se e senza ma: però la ricostruzione, almeno a detta di alcuni, sembra rappresentare delle zone grige che ci portano a domande che solo le indagini potranno spiegare ..... e, dato che qui siamo realmente democratici, fino a quel momento non si può non credere a quanto raccontato; però, senza fare inutili polemiche, é chiaro che se si semina vento non si può non raccogliere tempesta: e chi vuol capire...... nel frattempo il popolo viola oggi si é di nuovo radunato; qualcosa non quadra: innanzitutto alcune sue componenti non c'erano (brutto segno) eppoi l'impressione é che il "colore" viola sia sempre meno predominante: infatti i soliti noti politici erano ben presenti e attivi anche se non sono saliti sul palco; un altra parte era a messina sia per commemorare l'ennesimo fallimento della politica ambientale sia per protestare contro l'obbrobbrio speculativo chiamato "ponte sullo Stretto": mi chiedo perché le due manifestazioni non fossero state riunficate per ottenere un effetto mediatico maggiore. Che si finisca nel solito revival mummiesco? Speriamo di no ma, come dire, l'odore di stantio rimane.

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