mercoledì 2 febbraio 2011

Un colpo al cerchio......

Riportato a più miti consigli, e meno male dato che se dovessimo guardare a quello che accade in Egitto oggi sarebbe stata una tragedia, sul fronte della piazza (e dopo il colpetto che il Capo dello Stato ha dato ancora oggi) assistiamo a un altro giro di valzer, vi dovremmo essere abituati fino al punto di esserne stufi, e ora si presenta di nuovo come "il" politico: indovinate cosa fa? Reindossa i panni del liberalizzatore: meno tasse (e il conseguente buco come lo si copre?); niente patrimoniale (a parte Amato, nessun altro ne ha parlato...) e men che meno tassazione delle rendite finanziarie (quelle si da tassare ... si pensi che da noi la tassa é la metà degli altri paesi europei e si darebbe un bel colpo agli speculatori; mi accontenterei anche della Tobin tax ma il paradiso può, anche attendere.......); creerà un piano per la crescita del 3-4% in cinque anni (e come? Forse andando a Lourdes?); il federalismo (sennò la Lega potrebbe portarlo dritto alle elezioni e notoriamente se si vota ora son dolori per l'intero sistema di notabilato messo su dal '94 in poi); e ....... la riforma dell'art.41 della Costituzione. Lo conoscete? Sì? No? Mi pare... ok prima che si fondono i neuroni vi rinfresco la memoria:
"L'iniziativa economica privata è libera.Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."
Che cosa c'é da riformare? Analizzandolo notiamo che c'é moltissimo di quel liberalismo che ora s'invoca coniugandolo con il termine "rivoluzione (come se finora avessimo avuto non questa Costituzione ma quella dell'URSS)". Si dice che l'iniziativa privata é libera: più chiara di così non poteva essere; si può riformare? E cosa? Viviamo in una società di caste (libere professioni, commercianti, banchieri, politici, burocrati di Stato, ecc.) e monopoli, prima pubblici e ora privati, dove la iniziativa privata non é libera ma impossibile: che dire del duopolio Rai/Mediaset il cui controllo é nelle mani, in un modo o nell'altro, di uno solo? Se solo lo doevessimo applicare l'impero mediatico attuale dovrebbe essere fatto a pezzi per fare spazio alla concorrenza così come chiunque ami il liberalismo non potrebbe non auspicare uno Stato che garantisca innanzitutto il regime di concorrenza fra pari e distrugga le posizioni dominanti (sai i dolori che queste cose darebbero al padrone del vapore?); ma andiamo avanti sulla lettura......... "Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.Che significa? Ad esempio che la Fiat marchionnizzata, stante lo Statuto dei Lavoratori e la tradizione di diritto del lavoro italiana che tanti altri ci invidiano, propone un modello di lavoro incostituzionale, punto e basta: non siamo in Cina o nelle repubbliche delle banane e quindi i lavoratori non sono bestie ma esseri umani che hanno mogli, maritil figli, e hanno diritto a riposi, ferie, e quant'altro uno stato avanzato prevede perché "é compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art. 3 2° comma della Costituzione)"......... o si vuole proprio eliminare questo vincolo perché, nella mentalità da padrone delle ferriereche oggi pervade uno spezzone della società che sempre più é in odore di autoritarismo, impedisce di fare i propri interessi e perseguire il profitto per il profitto dovendosi anche preoccupare delle masse stolte e dolenti (qui sovviene il motto di cetto laqualunque sul "che si fa per la povertà ..... na beata minchia!!!!!)?E infine: "La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali", che significa? Che allo strapotere di chi ha mezzi, soldi, potere, ecc. ci dev'essere un limite e questo limite é da trovare non nell'arbitrio del Capo ma nella legge, approvata nel Parlamento dai rappresentanti eletti dai cittadini, cui tutti (...TUTTI ....) sono soggetti perché quella é la sede dove devono essere temperati gli oltranzismi padronali a fronte della parte debole, gli operai, del mondo del lavoro. Altro che burocratismi.. questa si chiama civiltà e libertà!!! Questa si definisce democrazia liberale dove per essere "uguali" lo si dev'essere almeno nei blocchi di partenza, poi si vedrà dipendendo quest'aspetto dal libero gioco delle parti che si confrontano fra loro. E' vero che nello Stato liberale classico non c'era limite alla proprietà privata ma da allora son passati più di cento anni, due guerre, una Resistenza, le lotte sociali, i movimenti giovanili ecc. e la società é cambiata: non prenderne atto sarebbe stato criminale così come é criminale azzerare riportando tutto alla fine del ...... 1800!
Che sia un bluff, l'ennesimo, per spostare l'attenzione pubblica su "altro", per fare quelle "riforme" che davvero interessano al propugnatore riformista, magari trattando sottobanco la neutralità passiva dei tanti veltrusconiani della tanto odiata sinistra, che sono sempre gli stessi dal '94 a oggi e che hanno poco a che vedere con il paese e molto con gli affari propri?Ma sa il "nostro" che se davvero si dovesse mai fare una riforma liberale, nel senso nobile del termine, nel nostro paese quasi 2/3 dei politici dovrebbero essere mandati a zappare? E sa che se davvero dovesse essere introdotto la meritocrazia nel nostro paese i 2/3 dei raccomandati sarebbero licenziati in tronco?E, ancora, sa che finirebbero dalla sera alla mattina il duopolio tv e il monopolio culturale che attualmente esiste nel nostro paese?E sa che tutti sarebebro costretti a pagare il "dovuto" fiscale perché il liberalismo ha a cuore l'individuo ma odia i furbi che sovvertono, via evasione, lo Stato minandone la base finanziaria?E sa che finirebbero i familismi amorali e i "nominati" nei vari listini elettorali dove infilare, come dire, badanti, amici e amici degli amici nonché i portatori e i facilitatori di voti e altri favori?La vuole davvero una rivoluzione liberale? Allora faccia come San Francesco: si spogli delle proprie ricchezze perché il liberalismo presuppone una società con alla base un contratto fra uguali che poi, in base alle proprie capacità e doti, si diversificano nei ruoli e nelle funzioni all'interno della comunità?Come cittadino di questo paese di, tanti, sfigati, e di, altrettanti, furbi esorto per un attimo alla serietà i secondi e alla leggerezza i primi.... in una parola siamo seri.....

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