lunedì 14 novembre 2011

esattamente come in grecia

Nonostante tutto pare che nemmeno Monti riesca a raccapezzarcisi: ossia nemmeno, caso unico al mondo, l'espressione europea della trilaterale, membro del Bilderberg e bocconiano ante litteram per non parlare dell'essere editorialista del maggior giornale italiano punta di diamente del blocco conservatore prima steso davanti all'amato capo e poi schierato senza se e senza ma al fianco dell'incaricato dal Presidente Napolitano riesce a mettere insieme le forze politiche, si fa per dire politiche perché si dovrebbe parlare di comitati d'affari, italiane. Veti incrociati; limiti e paletti; governo a scadenza ecc. tutto complotta contro il messia economico nominato senatore a vita e incaricato di traghettare il paese nel mare magnum della colonizzazione liberista europea... i mercati infatti hanno subito registrato il giro di valzer e subito c'è stata la punizione: spread su e borse giù, più chiaro di così il messaggio non pteva arrivare. Dobbiamo prenderne atto: Giorgio Gaber aveva ragione nel dire "che non temeva il berlusconismo in lui ma il berlusconismo in me..." perché é esattamente questo il problema, o lo capiamo che questi partiti non rispondono a logiche di massa ma di affari o realmente questo paese é perso perché in una tale situazione qualunque fosse la ricetta proposta naufragherebbe comunque. Simone Weil, riprendendo Breton, fece allora una proposta choc: abolire i partiti. Non li riteneva più consoni alle esigenze delle sopcietà evolute e andavano aboliti. A maggior ragione in un paese come il nostro dove i partiti, i sindacati e le associazioni collaterali, erano le uniche strutture che potevano fare da collante fra le istituzioni e la società dopo la catastrofe fascista che il collante sociale particolarmente il ceto medio. Un primo aiuto veniva dall'art. 49 della Costituzione che riconosceva la possibilità per i cittadini di associarsi in partiti ... il prblema é che non ne regolamentava gli ambiti: associazioni non riconosciute, tutto qui. Ecco come le strutture partitiche, quindi, hanno pervaso di se tutto fino al punto di soffocare tutto...... rendendo la società stessa una diretta emanazione, se non una palla al piede, di essi. Monti é con queste incrostazioni che deve avere a che fare: le resistenze, in questo caso, non é che siano completamente fuori luogo visto cosa il nostro vuole fare e che coincide con quanto rischiano di pagare tutti gli italiani per le "scommesse (questo sono i mercati oggi)" di finanzieri e banchieri che hanno innescato la crisi.... però il risultato non cambia perché tutto quello che questo paese sa esprimere sono tecnici in caso di crisi e politici "liquidi" come i nostri. Monti ha una mission ben precisa: far pagare la crisi agli stati e non ai suoi creatori... in Grecia tre anni fa hanno iniziato esattamente così: ora ci siamo arrivati noi e se resta fino al 2013...
E PER FARVI CAPIRE COSA CI ASPETTA VI POSTO QUANTO SCRITTO IN QUESTI GIORNI SU INFORMARE PER RESISTERE PERCHE' LO RITENGO ILLUMINANTE...Orrore, la Grecia in schiavitù: è stata venduta agli inglesi
La scoperta è di quelle agghiaccianti, e ci arrivo fra un attimo. Ma il senso di disperazione di chi scrive è che non so più a chi appellarmi. Questo colpo di Stato finanziario in Europa sta vomitando orrori su orrori man mano che gli si scava all’interno. Il mio lavoro è di scoprire e rendere pubblico ciò che scopro, ma per chi? Chi ha la determinazione di agire? Non voi, non i politici, non i sindacati, non la Chiesa. Chi allora? Chi? Ora la scoperta. I greci sono spacciati, non possiamo far più nulla. Dobbiamo lasciarli andare e vederli morire, come fossimo i pochi che sono riusciti a salire sull’ultima scialuppa rimasta e che devono rassegnarsi ad abbandonare gli altri naufraghi ai pescecani che li stanno già dilaniando.
Lo so, è orrendo allontanarsi mentre quelli urlano da non poter sopportare. Non abbiamo scelta. I criminali dall’Unione Europea, leggi i financialnazisti
tedeschi e i financialVichy francesi, hanno firmato la condanna a morte dei greci nel summit europeo del 26 ottobre, dove all’insaputa della stampa e delle televisioni la seguente clausola è stata imposta di forza ad Atene: la giurisdizione legale sui titoli di Stato greci ancora in circolazione (cioè non ripagati) passa dalla sovranità greca a quella inglese. Traduco: la Grecia non è più padrona del proprio debito, che da ora è gestito legalmente dalla Corona britannica sotto leggi britanniche.
Conseguenze: primo, la Grecia può essere ora trascinata in tribunale dai suoi creditori senza poter esercitare uno straccio di difesa sovrana con le proprie leggi. Parlamento e giustizia greci valgono ormai meno di nulla. Secondo, la Grecia in questo modo non potrà più rinegoziare il proprio debito per salvare la nazione. Non lo potrà fare né in Euro, né in Dracme (cioè proporre ai creditori di accontentarsi di rimborsi inferiori in Euro o di rimborsi in Dracme). Infatti non è più legalmente proprietaria del suo debito, e verrebbe massacrata dai creditori che per farlo userebbero le leggi di un

altro Paese (notoriamente e sfacciatamente pro-business).
Ma questo significa soprattutto che non può più abbandonare l’Eurozona, perché la condizione essenziale del default sovrano è di poter poi dire al mondo intero: «Rinegozio il mio debito alle mie condizioni e con la mia moneta». L’hanno chiusa dentro a chiave, hanno buttato la chiave, e lì deve morire. Fermi: parliamo di sofferenze vere, gente vera, oggi, e destini troncati. Crimini contro l’umanità.
La cosa che fa urlare di furia è anche che fra l’altro questa condanna a morte gli è stata imposta in cambio di un pacchetto di aiuti che sono proprio ciò che ne torturerà l’economia lentamente fino al decesso, perché sono le… famose misure di austerità che sono oggi piombate anche qui da noi. I greci sono perduti. Mi rimane solo una magrissima speranza: che il sadismo franco-tedesco, dopo aver macellato milioni di
famiglie greche, irlandesi, portoghesi e italiane, inizi a divorare se stesso, collassando anche la scialuppa dove troneggiano Francia e Germania, che forse comincinano già ora a rendersene conto.
E rimaniamo noi. Cioè voi, perché io la mia parte la faccio. Lavoro gratis per queste battaglie, rischio il vilipendio del Capo dello Stato un giorno sì e uno no, rischio le querele che mi portano via la casa, rischio i manganelli quando vado a urlare a Prodi “delinquente” in pubblico, rischio un bossolo in una busta di carta nella buca delle lettere, certo, perché questi non scherzano, e poi ho perso reddito, fama, e ciò che amavo fare nella vita, cioè le inchieste in giro per il mondo. Ma voi. Voi su quella scialuppa, ancora interi, adulti vaccinati, che messi di fronte alla fine dei vostri figli in un’Italia kosovizzata state lì inermi, laureati, diplomati, occupati, macchinati, Ipaddati, bravi a tirare scapaccioni ai vostri bambini, ma lì imbelli di fronte al Potere e solo capaci di scrivere a me “Dott. Barnard, ma cosa possiamo fare?”. Cosa potete fare? Siate uomini! Siate donne! E se non sapete difendervi per sopravvivere allora schiattate. Vergognatevi. Carne da pescecani. (e smettete di scrivermi).
(Paolo Barnard, “Carne da pescecani (voi)”, intervento pubblicato sul blog di Barnard il 12 novembre 2011).

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