mercoledì 23 novembre 2011

Terza repubblica? ma per piacere.... siamo ancora al Cencelli

Mentre i media tradizionali, foraggiati con fondi pubblici (é la cosa che maggiormente viene rimproverata loro), continuano nell'opera di incensamento del tecnogoverno raggiungendo punte di involontaria autoironia il suo vertice mostra non solo il segno nel gradimento popolare, mi chiedo quanto sia indotto dalla propaganda del mainstream, non si può non notare come il vizietto bizantino e tutto italiano del ...... manuale Cencelli. Lo stesso inventore del manuale lo dice chiaramente: o lo segue o non avrà vita lunga e non potrà portare a termine la mission per cui è stato nominato, salvare le banche prestatrici a spese nostre. Il Professore sembra però averlo compreso molto bene e, con o senza pizzini (la cui documentazione a favore del diritto dei cittadini di esserne a conoscenza sarà presto cancellata dai provvedimenti a salvaguardia della "privacy" degli onorevoli) del deputato di turno, sta procedendo spedito e soprattutto con il bilancino: le percentuali si conoscono ormai, il piatto forte sarà per i due partiti maggiori e le briciole per per il terzo polo...... gli altri o abbozzano o vanno fuori dalla tavola imbandita. L'unica discriminante sembra essere il grado di appartenenza al ceto politico: il Professore vorrebbe politici "puri" i partiti della destra populista, no. Ecco quindi la ragione dell'uso del Cencelli ed ecco che, voglia o meno, il Professore si trova avvinto come l'edera a quei partiti che, in un modo o nell'altro, c'hanno ridotto così: sarà dura quindi che riesca a portare l'agenda iniziale ed ecco perché tutti i dossier che sono sul tavolo e che dovrà esaminare difficilmente saranno risolti; altro che mercato, riforme, liberalizzazioni, patrimoniali, ici o imu che dir si voglia, ecc. ecc. perché qui se va bene l'unica cosa, e lo dico anche da tempi non sospetti (ossia dalla sera stessa della defenestrazione presidenziale), saranno le pensioni, la manovra iva, qualche sconto sulle imposte del reddito e poc'altro: nulla a che vedere su quanto si aspettano gli italiani: evasione fiscale, elusione contributiva, mercato delle telecomunicazioni, Raiset, Finmeccanica, ... insomma dello tsunami rinnovatore che ci aspettava: al massimo un venticello settembrino che porta appena un pò di frescura e basta.... troppo poco. Naturalmente non ci sono problemi: gli italiani sono sempre là sotto quella finestra in attesa che il nuovo avvento dell'ennesimo messia si verifichi con "l'affaccio" dal medesimo, chiunque sia; l'importante é che pensi per loro e che le rogne colpiscano sempre il vicino e mai se stessi.... tanto per fare esempi: fiat marchionniana, disastri ambientali ormai mensili che vanno dalla liguria alla sicilia, la vergogna aquilana del post terremoto, ecc. ecc. la vera italia è sempre là dove é stata lasciata dal precedente governo e con questo là rimarrà!!!!!

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