E' solo grazie alla rete, e stasera a Santoro, che l'opinione pubblica italiana ufficialmente prende atto che la Sicilia é in rivolta... ok la confindustria parla di "infiltrazioni" e ci può anche stare visto che il malaffare, se tutto si blocca, può avere delle perdite e cerca di capire se serve o se si deve combatterlo. Eppure no é la prima volta che popoli, o parti consistenti di essi, danno la voce: da noi studenti, operai, pastori sardi e ora i forconi siciliani; credono davvero che basterà mostrargli come é ridotta la Grecia per spaventarli? Pensano forse che i siciliani, gente fiera, o i sardi, altrettanto fieri, si sgomentino o invece proprio il mostrargli la fame altrui può avere un effetto opposto, ossia fargli avere qiella scossa che li fa muovere e smuovere proprio perché hanno sotto gli occhi quelle immagini e storie (é di oggi la motizia dell'abbandono, da parte delle famiglie greche dell'ex ceto medio, dei propri figli presso scuole, orfanatrofi, chiese ... addirittura davanti alla case di sindaci) che ora ci fanno orrore ma potrebebro diventare, se non facciamo i bravi e ci pieghiamo o ci solleviamo democraticamente, il nostro quotidiano? Io non ne faccio un discorso di corporazioni: sia chiaro ci sono e sono forti (banche, assicurazioni, professioni, artigiani, tassisti ecc. ecc.) ma il punto non é e non dev'essere il mettere l'un contro l'altro armato: così il gioco dura poco perché la gente, pur se rimbambita dalla tv mediatizzata, apre gli occhi e prima o poi si sveglia e allora saranno dolori... circa un anno fa parlavo del pericolo, per la politica e non solo, della saldatura della protesta operaia e studentesca con gli altri segmenti sociali, a quel punto che si fa? Si usano i difettati F35 contro di loro? Storicamente, basta leggere un qualunque e serio libro di storia, il livello di sentimento nazionale italiano non é mai stato alto: semmai dovessero illudersi che chi può terà duro pur di non spaccare il paese si sbaglia di grosso perché siciliani, sardi (per ora) e operai, studenti, lavoratori, ecc. prima o poi daranno spallate sempre più forti e questo paese crollerà come un castello di carte: solo un colpo di stato li potrà fermare: sono disposti a correre questo rischio? Finiamola:
con il feticcio del mercato come panacea di tutti i mali perché uno dei dogmi del mercato é il ribasso dei costi per mantenere alti profitti e restare sullo stesso mercato;
con il privilegiare chi ci guadagna a fronte di milioni di persone che ne sopportano il peso..... metropolis (mitico film di F. Lang) insegna che prima o poi anche le formiche nel loro piccolo s'inkazzano .... e quando s'inkazzano a milioni, non una sola, si mettono in moto...;
con il bancomat-Stato a disposizione di chi ne conosce il "PIN" con i soldi di tutti.
Decrescita, e decrescita subito, se si vuole mantenere unito il paese; decrescita se si vuole l'europa dei cittadini; decrescita se anziché la post-democrazia (ri)vogliamo la democrazia: non c'è altra strada..........
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