martedì 17 gennaio 2012

maschi/femmine: la risolviamo o no?

So che tocco per qualcuno un nervo scoperto e per qualcun'altro no; però ne voglio parlare perché trovo importante che se ne parli e poi perché c'é troppa confusione in giro su argomenti del genere e di "genere" e ogni tanto qualche solone ne tira fuori un altra aumentandola.. : "Ecco perché comandano i maschi" pubblicato sull'Espresso, una intervista alla prof. "Françoise Héritier antropologa francese, tra le più famose del mondo, considerata dal leggendario Claude Lévi-Strauss sua erede. Non mi metterò certo qui a fare la cronologia deilo sviluppo dei ruoli: sono certo che tutti, o molti, l'hanno presente. M'interessa piuttosto sviluppare il filo dei pensieri guardando all'oggi. E' vero che, nonostante gli indubitabili progressi, il ruolo della donna non é ancora quello cui ha pieno diritto e tantissima strada ancora rimane da fare, però devo anche dire, senza vis polemica giustificazionistica, che in tutti questi anni le donne non hanno nemmeno saputo e/o voluto proporre un proprio modello alternativo a quello dominante, trovando molto più agevole mutuare quello maschile, riadattandolo..... tentativi ci sono stati, sia chiaro, ma il modello di base rimane lo stesso e non si vedono all'orizzonte grossi cambiamenti: anzi l'impressione che ne ricevo che questo possa anche essere utile quando si tratta di "accontentarsi" di quote rosa o di trovare una via "breve" per assurgere oltre il livello sociale da cui si proviene (lo dico in un modo pulito ma nel secondo caso penso alle scorciatoie trovate dalle vergini che si offrivano al drago....). Eppure il movimento femminile e femminista ha elaborato idee in questi anni ma ha fatto un errore madornale: si é rinchiuso nel "genere", non ha saputo coinvlgere né le isituzioni ufficiali né altre realtà sociali e politiche né soprattutto .... l'altro genere; é questo, a mio parere, é il problema da affrontare e superare: senza questi passaggi necessari tutto rimarrà come prima, con qualche virgola in più o in meno, e di passi avanti sul cammino del riconoscimento del ruolo della donna non ne saranno fatti... ha ragione l'antropologa, in questo frangente, quando dice che l'uomo si é impadronito del corpo della donna ma la domanda che mi piacerebbe fare é: cos'hanno fatto realmente le donne per sparigliare le carte e affermare con forza non solo il ruolo femminile e il conseguente riconoscimento? E, salvo le avaguardie, lo vuole realmente un cambiamento (visto che ha adottato il modello maschile di affermazione)? Per esempio: nella nostra Costituzione esistono articolo che prevedono programmaticamente le condizioni di parità, eppure continuiamo a parlare di questioni di parità, pari opportunità, pari condizioni di lavoro e sociali, come continuano le violenze sulle donne ecc. ecc. come mai? Sia chiaro: NON sto usando teorie gistificazioniste; NE' dico che la colpa é anche loro, anzi; però non si può non tacere che troppo spesso le donne nelle riserve ci si rinchiudono da sole: un, troppo spesso, comodo guscio che le preserva dalla competizione e un sollevarsi, anch'esso troppo spesso comodo, dall'onere di navigare in mare aperto assumendosi il rischio di proporre alternatività reali e ideali....... posso sbagliare ma la mia impressione é questa e proprio posizioni come questa dell'antropologa me ne danno la conferma (quando afferma che é l'uomo... ma scusa la donna sa dire di no quando vuole..): ma io sono un uomo e, come dirà certamente qualcuno/a, non posso capire queste cose.

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