venerdì 8 marzo 2013

.. e ora vogliono la coesione..

Peccato che in molti non ricorano o non sanno al storia: quello che oggi accade è già avvenuto, nel periodo 90-94, ricapitoliamo:
  1. mentre la gran bretagna inserisce nel trattato di maastricht l'opt-out (la possibilità di non entrare o uscire dall'euro) e ne rimane fuori... l'italia si distingueva .... per l'europeismo al punto di iniziare un ondata di (s)vendita di patrimonio pubblico e ciò nonostante fosse appena uscita dallo SME (l'allora nemesi dell'attuale euro) svalutando del 30%;
  2. mentre la gran bretagna, d'intesa con la francia, mira a ingabbiare la germania in una moneta che la ridimensioni (tentativo fallito) mentre era occupata a riunificarsi ... l'italia (s)vendeva il proprio patrimonio industriale (IRI, ENEL, ENI, EFIM) e, in base all'art.107 del trattato, rendeva l'unica istituzione che poteva difendere il paese con la moneta, la Banca d'italia, un appendice della nascente BCE, istituzione privata di proprietà delle banche centrali e di altri investitori, che é l'unica che può coniare moneta e decidere sulla stessa scavalcando le autorità monetarie e politiche dei singoli paesi (art.105) decidendo, un gruppo di tecnocrati finanziari, le politiche dei singoli paesi.
quali sono state le conseguenze di queste iniziative?
in due anni il paese, complice una classe politica indecente, conobbe una esplosione del debito pubblico cancellando in soldi tre anni una storia della lira che appena un decennio prima era una moneta fortissima che faceva da base allo sviluppo vero del paese: sviluppo manifatturiero.
Chi sono gli ineffabili eroi?
  1. Draghi, (allora) direttore generale del tesoro, poi goldman sachs, ora capo della BCE;
  2. Ciampi; governatore, allora, della banca d'italia (fu colui che sancì la separazione della banca d'italia dal tesoro operazione che comportò come conseguenza l'esplosione del debito pubblico), ministro del tesoro (con prodi e d'alema), vicepresidente della banca dei regolamenti internazionali, senatore a vita;
  3. Prodi, gestore delle grandi privatizzazioni dell'iri, allievo di Andreatta, amico di De Mita, ministro del governo andreotti dal '78 al '79, presidente dell'istituto che dovrà poi privatizzare dal 1982 al 1989 e consulente della goldman sachs; venne richiamato all'iri per privatizzarlo da Draghi; guidò il rientro nello sme centrando i parametri del trattato con l'eurotassa (dimenticando però di dire i rischi di una moneta unica coniata per paesi che hanno economie non integrate e che quindi sono diverse fra loro, ricorda nulla?) che ci farà entrare ma senza attuare nessun paracadute per gli italiani contro la speculazione... chi non ricorda la famosa equazione 5 mila lire = 5 euro con un raddoppio abusivo dei prezzi (in Francia apparve l'allora presidente della repubblica che lanciò un monito a chi cercava di speculare durante e dopo il passaggio, che differenza...)?
  4. tutta la classe politica prima e dopo tangentopoli: dal CAF a Monti (anch'esso proveniente da goldman sachs, consulente di varie multinazionali ecc.) che si limitò, dopo l'arrivo dell'euro e l'inizio del processo di destrutturazione del manifatturiero italiano e l'inizio della sua debolezza al punto che oggi siamo un mercato coloniale dei paesi del nord europa e alla loro mercé, a fare da viceré ai voleri della nascente tecnocrazia europea bancaria e non.....
se ci riflettessimo per un secondo troveremmo moltissime similiarità fra quegli anni e oggi: anche allora quando uscimmo dallo SME c'erano "tecnici" che sostenevano che ci sarebbero stati sfracelli.. puntualmente smentiti dall'aumento di un solo punto percentuale dell'inflazione ma di aumento della forza economica doppia rispetto a essa.
Un altro aspetto é la perdita di sovranità: allora ne mettemmo le basi perché mentre la retorica dei media era tutta pro europa in realtà si sapeva benissimo che il nostro paese, insieme all'europa mediterranea, non poteva reggere il peso e la concorrenza dei paesi del nordeuropa (i quali non ci pensavano nemmeno né a privatizzare né tantomeno a liberalizzare..... ne sa qualcosa marchionne mandato via non proprio in modo carino quando voleva prendersi la opel tedesca o ne sanno qualcosa le nostre ferrovie quando volevano entrare in francia.... qui devono far entrare la sncf ma lì col cavolo che entrano, tutto in mano pubblica, tutto tutto) al punto che oggi i risultati si vedono sotto gli occhi: siamo terra di conquista e discarica ufficiale della produzione di germania, e soci...
avessimo memoria e orgoglio nazionale non ci sarebbero dubbi in merito: la ricetta islandese sarebbe già all'opera (con annesse manette per evasori, politici, banchieri e relative azioni di responsabilità di risarcimento); é di oggi invece la notizia che Fitch ci appena declassati a BBB+ con outlook negativo che significa che la Grecia ci é pari e la crescita un miraggio......
eppure "qualcuno" ancora oggi continua a parlare di "coesione nazionale" e di "governo di solidarietà": mi chiedo solidarietà ..... verso chi?
p.s.
la carrellata e le notizie son prese dal saggio di loretta napoleoni "democrazia vendesi (capitolo dal titolo la caporetto finanziaria da pagina 78 in poi.... buona lettura e fornitevi di flebo di maalox)" dove fa nomi, cognomi, carriere, responsabilità e incarichi ricoperti, intrecci, storia ecc. che il sottoscritto ha solo riassunto brutalmente...

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