giovedì 10 ottobre 2013

inoccupabili?

Trovo insultante, come lo trovai le altre volte che i ragazzi lo sono stati e gratuitamente, l'espressione del Ministro: lo è senza se e senza ma perchè se è vero che queste ultime generazioni sembrano amorfe non è completamente colpa loro se sono indietro come preparazione sia culturale che per il mondo del lavoro... sono oltre 20 anni che la scuola pubblica è stata distrutta con la riforma Berlinguer ma sono oltre 70 anni che il potere, guarda caso erano tutti DC (con poche eccezioni) i ministri della pubblica istruzione, toglie un mattone alla volta alla scuola pubblica e per almeno due motivi:
  1. togliendo risorse alla pubbliche c'erano più soldi delle private;
  2. svilendo il patrimonio scolastico pubblico si viene a creare un ceto d'élite che ha accesso alla scuola privata migliore presente e che si può permetere (con i prof migliori non si sa..... spesso, ma non sempre, chi esce da queste scuole ne sanno meno di quelli che escono da quelle pubbliche) mentre la plebaglia si accontenta di quella pubblica e dei progammi di base, molto base, che gli da un pò di tutto e basta...
  3. eliminando la scolarizzazione di massa... la scuola non è un servizio ma un dovere di qualunque stato democratico e non una concessione, si legga la costituzione.
ecco: cosa ci si aspettava da una situazione del genere per una scuola che non è nemmeno in grado di assicurare un serio inserimento dei diversamenti abili? Non è mica da ora che emergono dati inquietanti in materia: sono anni che viene lanciato l'allarme e sono anni che i nostri studenti scendono sempre più in basso nelle graduatorie: tutto caduto nel vuoto.
La vera domanda, caro Ministro, che dovrebbe porsi e a cui dovrebbe dare risposta pubblica, lei è un funzionario pubblico in qualità di Ministro lei è questo, è: Cosa pèosso fare per evitare che i giovani, i lavoratori, ecc. sono inoccupabili?
Mi rendo conto che è una domanda difficile e che la risposta è ancora più difficile, perchè implicherebbe il dover CHIEDERE SCUSA a tutti noi non tanto a nome Suo, è appena arrivato, ma come rappresentante di uno Stato che ha completamente dimenticato la sua vera missione: fare l'interesse degli italiani in primis; poi viene tutto il resto, pareggio compreso...... ci pensi Sig. Ministro, ci pensi.

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