mercoledì 2 aprile 2014

buoi al macello....

Sapevate che esiste l'economia comportamentale? E sapevate cosa studia?
Ok, dicesi finanza comportamentale e/o economia comportamentale sono campi di studio strettamente legati, che applicano la ricerca scientifica nell'ambito della psicologia cognitiva alla comprensione delle decisioni economiche e come queste si riflettano nei prezzi di mercato e nell'allocazione delle risorse. Entrambe si interessano della razionalità, o meglio della sua mancanza, da parte degli agenti economici. I modelli studiati in questi campi tipicamente integrano risultati della psicologia cognitiva con l'economia neoclassica (da Wikipedia).
Leggendo "il prezzo della disuguaglianza" del premio nobel per l'economia del 2001 J. Stiglitz mi sono imbattuto in questo settore dell'economia che mi ha confermato nella mia convinzione che siamo ridotti a parco buoi, nemmeno più consumatori ma proprio buoi nel recinto: oggetto di studi, indagini mirate ma sopratutto oggetto delle attenzioni di chi da un lato ha come fine il profitto e dall'altro ha come fine il controllo delle informazioni affinchè i buoi non si accorgano di esserlo ma ne abbiano solo una percezione marginale affinchè possano comprederlo senza poter far nulla: ossia non abbiano quella riflessività dell'azione che contraddistingue l'agire umano nel corse della sua evoluzione da scimmia a essere umano; ora ciò, hanno stabilito i papaveri del consumismo e le aziende commerciali che fanno profitto, non serve più.. anzi è molto malvisto perchè se fra i consumatori ci dovesse essere qualche potenziale essere senziente che si accorge della truffa il giochino potrebbe entrare in crisi perchè the show must go on. Il punto, come sempre, non è il singolo individuo ma la massa: è facilmente manovrabile e influenzabile..... un gregge nel quale una, possibile, pecora nera non fa numero ma, al contrario, fa scopo perchè è parte della statistica  naturale che ci sia direi dato che su essa si stringe la tenaglia composta da chi spera di liberarsi dal giogo senza troppo sudare e chi spera nel fallimento per poter stringere ancora la vite e mantenere controllo e fare profitto. Keynes, economista e investitore, diceva: "le idee degli economisti e dei filosofi, sia quelle giuste che quelle sbagliate, sono più potenti di quanto comunemente si ritenga. In realtà il mondo è governato da poche cose all'infuori di quelle. Gli uomini della pratica, i quali si credono affatto liberi da ogni influenza iltellettuale, sono spesso schiavi di qualche economista defunto".... chiaro? No? Un esempio: il marlboro man, lo ricordate? Quanti hanno guardato la sua pubblicità e l'hanno ammirato? La forza dell'immagine è questa: colpire l'immaginazione a livello profondo: almeno una persona su tre ha iniziato a fumare grazie a quella foto; e ha fumato proprio quella marca di sigarette, dice nulla? Bene, ora tutto quanto sopra rapportatelo non solo all'economia in senso stretto ma allargatelo alla politica e l'equazione ha la sua soluzione: controllare i media significa controllare il comportamento della massa e dei suoi componenti perchè nessuno sa cosa accadrà dopo quindi carpe diem.... ed è quel carpe diem che frega i buoi e li aiuta ad autorinchiudersi ne recinto; chi dice il contrario è in malafede.... perchè sta facendo "framing" ossia: un processo inevitabile di influenza selettiva sulla percezione dei significati che un individuo attribuisce a parole o frasi. Il framing definisce la "confezione" di un elemento di retorica in modo da incoraggiare certe interpretazioni e scoraggiarne altre. I mass media o specifici movimenti politici o sociali, oppure determinate organizzazioni, possono stabilire dei frames correlati all'uso dei media stessi.
Ora preoccupatevi pure.... e andate a votare alle europee senza cedere ai messagi subliminali che invocano il contrario.

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