martedì 29 aprile 2014

La storia che, volutamente, non conosciamo

Si dice e si scrive di tutto ormai (l'ultimo articolo ve lo propongo io dal Fatto Quotidiano di Quattrogatti.info) ma nessuno ha messo il dito sulla piaga vera di questa, come la chiama Stiglitz, Grande Recesione: lo scegliere scientemente di spingere sull'acceleratore della finanza, sentita come il vero motore della ripresa (se rendo il denaro più facile ci sono più soldi in giro e quindi - ma ciò accade solo nelle proiezioni di un mercato perfetto quindi teorico - cresce la percezione di avere più soldi), quando sarebbe da spingere sulla domanda, aggregata e non, dei cittadini: lo ha fatto la FED e lo ha fatto anche la BCE, quindi è acclarato. Tutto parte dalla premessa di "cosa intendiamo sia il compito di una banca centrale e quello del governo e quale dei due debba avere la preminenza". Perchè la "piaga" è esattamente questa: non si scommette sulla crescita come motore dell'occupazione ma come motore dello status quo... ossia una crescita che non crea nuovo lavoro ma non fa altro che spingere nei settori a meno intensità di lavoro specializzato lavoratori specializzati dequalificandoli espellendo, definitivamente, dal mercato del lavoro: per rientrarvi devono accettare condizioni di lavoro degradanti e qui entra in gioco il governo perchè è esattamente questo che vien fatto... si cancellano diritti in nome della crescita e della necessità di dare lavoro a chi l'ha perso e ai giovani: insomma la speranza, di questo si tratta, del governo e che "creando la fiducia dei mercati" essi possano investire, tutto qui ma facendo finta di non sapere che i mercati non sono lì per fare beneficenza ma per fare profitto a spese dei molti, cioè di noi tutti.... c'è un solo soggetto che può fare quanto ci si aspetta, lo Stato. E' l'unica entità in grado di farlo e per farlo non è nemmeno una eccessiva tassazione, come invece fatto per ripagare le banche uniche e vere responsabili della crisi, perchè se si resce a far pagare tutti la base contributiva s'allarga e quindi tutti si paga meno: ma con 10 mln di evasori che corrispondono a 10 e più milioni di voti, quale politico italiano se la sente di metterlo in pratica? Nessuno.. quindi eccoci al problema: pochi pagano per i molti senz'avere in cambio nulla: salari fermi, sennò cresce l'inflazione; prezzi che crescono, anche se di poco perchè sennò l'inflazione s'infiamma, senz'alcun controllo; Stato indebitato che non può fa raltro che tagliare anche l'esseziale; ma qui, guarda caso, avviene un miracolo... più si taglia più cresce il debito: non potrebbe essere altrimenti perchè anche se ridotto all'osso uno Stato deve pur funzionare (anche qui c'è il risvolto della medaglia perchè proprio in italia lo Stato è volutamente inefficiente per un coacervo di interessi strettamente intrecciati fra loro e che fanno da tappo per volontà anche politica) per dare il minimo di servizi... foss'anche interni, difesa, economia. Non ci può essere che l'esplodere della criticità sociale: fabbriche che chiudono; lavoro che si perde; ragazzi che non trovano lavoro...... cui si aggiunge una burocrazia da unione sovietica e una politica corrotta ma soprattutto autoreferenziale che non sono altro che benzina sul fuoco: come ci si può, poi, meravigliare che M5S possa emergere? Davvero credevano che anche le formiche nel loro piccolo s'inkazzano?

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