venerdì 6 giugno 2014

D-day..piace vincere facile

Il D-day, il giorno dopo il quale l'intero pianeta disse no alla dittatura; il giorno che ha significato la rinascita della democrazia in euroa e, una volta finita la guerra calda, l'inizio della guerra fredda.
In realtà fu un vero massacro, come testimonia anche la cinematografia americana (fra i quali il più bello fu "il giorno più lungo" con un cast stellare), perchè il primo impatto llo sostennero le reclute.. i veterani arrivarono a cose fatte: per tacere de fallimento della tattica di paracadutare unità scelte dietro le linee nemiche che atterrarono ovunque tranne dove dovevano esserlo.... ma quel giorno deve molto a un altro d-day che si è prolungato per ben tre anni dal 41 al 43: la guerra sul fronte orientale dove la russia sovietiva da sola, o quasi (gli aiuti arrivarono solo nel 42 inoltrato), assorbì l'impatto delle armate nazifasciste, più naziste che fasciste (la parte italiana, nonstante si fosse distinta, era messa malissimo.. quasi stracciona), praticamente da sola: gli anglo-americani nicchiarono sperando nei due piccioni con una fava ossia che i due capibastone si distruggessero a vicenda (si sapeva che il patto molotov-von ribbentropp non poteva reggere a lungo) evitando troppa pressione sul fronte occidentale. Invece non fecero i conti con la forza di Stalin ma soprattutto non fecero i conti con il carattere peculiare dei russi: la capacità di essere "popolo" e fare quadrato..... non solo in pochissimo tmpo rischierarono l'intera industria molto oltre gli urali ma spesero tutto per reggere l'urto: fu una guerra sanguinosissima dove si opponeva il numero alla superiore tecnologia e forza. La Russia resse l'impatto e (anche perchè Stalin mise da parte il comunismo per riscoprire non solo i loro valori tradizionali ma... pure i generali zaristi) a Leningrado fermò l'armata nazista inchiodandola in un assedio feroce dove il tempo giocava a sfavore degli invasori.. i quale evidentemente non avevano imparato la lezioni avuta da Bonaparte qualche secolo prima.
Se il D-day ci fu lo si deve alla resistenza russa; se il mondo ha fermato il nazifascismo lo si deve ... a Stalin ma soprattutto al popolo russo..... senza quegli anni feroci dove la macchina tedesca fu letteralmente distrutta non ci sarebbe stata nessuna vittoria perchè una volta distrutta la russia, e impossessatosi delle risorse oltre gli urali e della siberia, Hitler non avrebbe avuto più ostacoli che lo potessero fermare creando quel reich millenario promesso e tanto agognato; se, infine, l'alleanza nippo-tedesca avesse davvero funzionato la tenaglia orde naziste a ovest e armata giapponese ad est avrebbe potuto fare a pezzi la russia..... la fortuna fu che i nipponici guardavano a ovest e non a est: meno male che non andò così e, a posteriori, con alla Russia l'occidente deve molto, anzi direi che è proprio debitore.. ma la riconoscenza non è un sentimento presente nella storia umana.
Ma quest'aspetto non è mai stato indagato dalla storiografia dei "vincitori" veramente a fondo: è sempre rimasta in ombra, chissà perchè.
Sono molti gli aspetti tralasciati della seconda guerra mondiale: ma questo buco è enorme....... e meriterebbe una riscrittura oggettiva e lontana dalle passioni.
Un vero falso questo, e non solo questo, che macchia chi si occupa di storia e non solo...

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