E già ci risiamo... anche qui la recessione eil successivo rischio di
default si riappprossima checchè ne dica l'inquilino di palazzo chigi;
le avvisaglie ci sono tutte: soldi spesi senza nemmeno essere in cassa
ma solo preventivati; debiti che aumentano; spending review buttata
nella spazzatura, e il Commissario ad hoc licenziato quasi in tronco....
non che mi piacesse sia chiaro perchè secondo me non si deve tagliare
il pubblico ma chi lo gestisce, male, ossia la stessa politica;l'europa
che comincia a mostrare segni d'insofferenza nei confronti di questo
paese che vi si nasconde dietro per fare i propri comodi; il rapporto
deficit/pil che peggiora... e si potrebbe continuare. Eppure gli esempi
di di malapolitica e di cattiva gestione della crisi non mancano:
proprio a partire dall'argentina che è "tecnicamente" in default.
Tecnicamente perchè in realtà il paese è si in crisi ma non è fallito:
deve pagare i propri debiti ai rapaci hedge fund americani che l'hanno
trascinato davanti a un giudice per averne ragione: ecco come son
ridotti gli Stati... a essere parte in causa in una.. causa legale. Sono
le regole baby: quelle regole che hanno felicemente sottoscritto
all'atto della nascita del WTO anni fa con il retropensiero che l'osso
ha moltissima polpa, ossia i cittadini, intorno... ma la polpa è finita,
sia qui che in argentina eppure il coraggio di cambiare strada stenta a
prevalere, perchè? La risposta è tanto semplice quanto ovvia, quasi
stupida quanto è evidente: il liberismo e la ricerca del facile
arricchimento la maggior parte l'ha solo subita e del banchetto ha avuto
solo le briciole... mentre una piccola, ma potente èlite, vi si è
arricchita. Il problema è che questa èlite ha preso nelle sue mai il
potere politico ma è schiava del potere economico e finanziario che la
finanzia e la tiene prigioniera delle sue stesse ombre: solo quando la
massa informe prenderà coscienza del proprio se allora la spinta sarà
così forte da far saltare il tappo e non è un caso che la reazione al
solo profilarsi all'orizzonte di spinte di questo genere allra subito si
alzano mura e si costruiscono specchietti per le addolodole con cui
imbrigliarle, alcuni esempi? facciamo dei paralleli: in argentina la
spinta popolare mando via la banda di ladri che li aveva fatti fallire
12 anni fa, non senza vittime per le strade, per sostituirla con un
altra banda più accorta nel usare le finanze pubbliche per propri
interessi, salvo sempre far pagare il conto agli argentini: è un gioco
che dura poco perchè se prendi soldi dai mercati dando in garanzia i
soldi dei cittadini prima o poi devi resituirli e non puoi fare sempre
il furbo dilazionando le scadenze. In italia il problema non è, solo,
l'enorme debito pubblico ma il suo pagamento e i relativi interessi:
essendo corta la coperta i soldi son quelli che riesci a strappare ai
cittadini o meglio a quella parte dei cittadini che non può sfuggire...
ma son sempre quelli e quindi che fai? Hai aderito al Trattato del WTO;
hai aderito alla UE e all'euro (addirittura hai messo in costituzione il
rientro forzato dallo stesso debito); hai, come classe
politic,perseguito e favorito l'arricchimento personale ascapito del
pagamento delle tasse allo Stato favorendo l'evasione e l'elusione; non
hai combattuto la le mafie (da sole potrebbero comprarsi l'intero stato e
chissà che non l'hanno fatto già per interposta persona); come ceto
dirigente sei intimamente corrotto e non hai il senso dello Stato e
della misura.... come puoi uscirne se non appiattendoti sui dettami
ufficialmente riconosciuti come sacro graal nella speranza di cavartela
senza farti troppo del male? Semplice quanto ovvio: aumenti le tasse e
NON paghi i debiti, sia sovrani che privati: ed ecco la spirale
recessiva innescata...... più tasse più tagli e sempre meno
investimenti e sviluppo che provocano come conseguenza tasse sempre più
alte, maggiori tagli e minori investimenti in una vite infinita che non
si può più spezzare finchè uno dei meccanismi che l'hanno innescata non
s'inceppa e lascia respirare.... è un atto dolorosissimo ma necessario,
anzi imprescindibile ormai senza il quale non c'è scampo alla povertà
diffusa.
Accadrà? Quein sabe.... una cosa è certà, però: senza
questa strettoia, quest'imbuto siamo destinati a un agonia perenne e
altrettanto dolorosa dove i molti si sveneranno affinchè in pochi
possano vivere agiatamente: siamo così autolesionisti?
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