giovedì 31 luglio 2014

Default..... uno spettro o una realtà?

E già ci risiamo... anche qui la recessione eil successivo rischio di default si riappprossima checchè ne dica l'inquilino di palazzo chigi; le avvisaglie ci sono tutte: soldi spesi senza nemmeno essere in cassa ma solo preventivati; debiti che aumentano; spending review buttata nella spazzatura, e il Commissario ad hoc licenziato quasi in tronco.... non che mi piacesse sia chiaro perchè secondo me non si deve tagliare il pubblico ma chi lo gestisce, male, ossia la stessa politica;l'europa che comincia a mostrare segni d'insofferenza nei confronti di questo paese che vi si nasconde dietro per fare i propri comodi; il rapporto deficit/pil che peggiora... e si potrebbe continuare. Eppure gli esempi di di malapolitica e di cattiva gestione della crisi non mancano: proprio a partire dall'argentina che è "tecnicamente" in default. Tecnicamente perchè in realtà il paese è si in crisi ma non è fallito: deve pagare i propri debiti ai rapaci hedge fund americani che l'hanno trascinato davanti a un giudice per averne ragione: ecco come son ridotti gli Stati... a essere parte in causa in una.. causa legale. Sono le regole baby: quelle regole che hanno felicemente sottoscritto all'atto della nascita del WTO anni fa con il retropensiero che l'osso ha moltissima polpa, ossia i cittadini, intorno... ma la polpa è finita, sia qui che in argentina eppure il coraggio di cambiare strada stenta a prevalere, perchè? La risposta è tanto semplice quanto ovvia, quasi stupida quanto è evidente: il liberismo e la ricerca del facile arricchimento la maggior parte l'ha solo subita e del banchetto ha avuto solo le briciole... mentre una piccola, ma potente èlite, vi si è arricchita. Il problema è che questa èlite ha preso nelle sue mai il potere politico ma è schiava del potere economico e finanziario che la finanzia e la tiene prigioniera delle sue stesse ombre: solo quando la massa informe prenderà coscienza del proprio se allora la spinta sarà così forte da far saltare il tappo e non è un caso che la reazione al solo profilarsi all'orizzonte di spinte di questo genere allra subito si alzano mura e si costruiscono specchietti per le addolodole con cui imbrigliarle, alcuni esempi? facciamo dei paralleli: in argentina la spinta popolare mando via la banda di ladri che li aveva fatti fallire 12 anni fa, non senza vittime per le strade, per sostituirla con un altra banda più accorta nel usare le finanze pubbliche per propri interessi, salvo sempre far pagare il conto agli argentini: è un gioco che dura poco perchè se prendi soldi dai mercati dando in garanzia i soldi dei cittadini prima o poi devi resituirli e non puoi fare sempre il furbo dilazionando le scadenze. In italia il problema non è, solo, l'enorme debito pubblico ma il suo pagamento e i relativi interessi: essendo corta la coperta i soldi son quelli che riesci a strappare ai cittadini o meglio a quella parte dei cittadini che non può sfuggire... ma son sempre quelli e quindi che fai? Hai aderito al Trattato del WTO; hai aderito alla UE e all'euro (addirittura hai messo in costituzione il rientro forzato dallo stesso debito); hai, come classe politic,perseguito e favorito l'arricchimento personale ascapito del pagamento delle tasse allo Stato favorendo l'evasione e l'elusione; non hai combattuto la le mafie (da sole potrebbero comprarsi l'intero stato e chissà che non l'hanno fatto già per interposta persona); come ceto dirigente sei intimamente corrotto e non hai il senso dello Stato e della misura.... come puoi uscirne se non appiattendoti sui dettami ufficialmente riconosciuti come sacro graal nella speranza di cavartela senza farti troppo del male? Semplice quanto ovvio: aumenti le tasse e NON paghi i debiti, sia sovrani che privati: ed ecco la spirale recessiva innescata...... più tasse più tagli e sempre  meno investimenti e sviluppo che provocano come conseguenza  tasse sempre più alte, maggiori tagli e minori investimenti in una vite infinita che non si può più spezzare finchè uno dei meccanismi che l'hanno innescata non s'inceppa e lascia respirare.... è un atto dolorosissimo ma necessario, anzi imprescindibile ormai senza il quale non c'è scampo alla povertà diffusa.
Accadrà? Quein sabe.... una cosa è certà, però: senza questa strettoia, quest'imbuto siamo destinati a un agonia perenne e altrettanto dolorosa dove i molti si sveneranno affinchè in pochi possano vivere agiatamente: siamo così autolesionisti?

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