E' l'ultimo sepolcro di quel che fu il PCI, il giornale fondato da
Antonio Gramsci dal primo agosto, a meno di miracoli dell'ultima ora,
smetterà di uscire...... alla fine ce l'hanno fatta: per quanto possa
essere cambiato e fatto cambiare questo ultimo cordone con il passato
sta per morire e nessuno ne sembra dispiaciuto, anzi, al di là delle
parole di circostanza in molti, anche nelle fila degli ex comunisti, ne
sono intimamente felici: hanno fatto tanto per riciclarsi e disperderne
il ricordo di essere stati parte del PCI che vedevano con fastidio quasi
fisico il solo sentirne parlare; figuriamoci poi un giornale per quanto
allineato e coperto. Per me quel giornale era un simbolo, quasi un
totem mediatico, di un tempo nel quale un figlio di un lavorante
barbiere poteva diventare parte di un qualcosa, arrivando anche ai
massimi livelli politici: tempi in cui il capitalismo non aveva gettato
la maschera rivelando la sua vera natura e durante il quale poteri
oscuri facevano di tutto per evitare l'ascesa democratica del più grande
partito comunista al di qua della cortina di ferro e anche della più
grande forza socialdemocratica, questo in realtà era il PCI, occidentale
che aveva si uomini al proprio interno non avulsi dal prendere mazzette
o di essere filo-americani... ma vedeva anche la presenza di personale
politico sano e dirigenti retti e onesti, come Enrico Berlinguer che ben
sapevano che bisognava non restare in mezzo al guado ma traversarlo
quel fiume che avrebbe portato quel partito, e il suo popolo, nel grande
oceano delal socialcemocrazia occidentale: ma era troppo poco per chi
aveva altri programmi; per chi spingeva a sostituire la bandiera rossa
con quella ex-dc con qualche sporcatura di rosso; per chi ha aderito
alla massoneria; per chi pensava che fosse il mercato e non i cittadini
da salvaguardare e favorire; che dovesse essere la finanza e non il
lavoro a essere salvaguardata; e i rentier e non i lavoratori a essere
tutelati...... e altrettanti erano certi che i parassiti dovessero
essare salvati qualunque fosse il loro crimine e a pagarne il conto per
primi erano i lavoratori e poi i cittadini così come potete star certi
che è il salario a dover essere compresso mentre le rendite finanziarie
dovevano poter volare alto senza pagare dazio.. ben sapendo che bastava
un quadro del genere per spingere gli italiani, che non hanno mai
brillato per sentimento e orgoglio nazionale, a non pagare le tasse
appena possibile fregandosene del proprio simile che ne pagava le
conseguenza.
Massì chiudiamolo il giornale....
a che serve tenerlo in vita? Solo per salvaguardare qualche stipendio e
basta? Non è più che un nome su un giornale, maglio applicargli
l'eutanasia.
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