questo post l'ho trovato sul formiche.net con tanto di riferimenti....... secondo me val la pena di essere letto.
Una
montagna di 54,7 trilioni di euro in derivati. È l’elefante nella
cristalleria di Deutsche Bank: una somma che equivale a 20 volte il Pil
tedesco, che è di 2,74 trilioni e almeno a cinque volte il Pil
dell’intera Eurozona, che è di 9,6 trilioni. Lo scrive il giornale Usa
online zerohedge.com.
CAPOFILA NEI DERIVATI
Secondo l’autore del pezzo che usa come fonte lo European megabank’s annual report,
la banca con la maggiore esposizione in derivati al mondo è Deutsche
Bank a quota 54,7 trilioni di euro, che “ha fatto mangiare di nuovo la
polvere alla più grande banca d’America, sia per asset che certamente
per ego del suo ceo: JpMorgan”, a 50,9 trilioni di euro.
La bella
notizia per correntisti e azionisti della tedesca è che questa
esorbitante cifra, per effetto di una magia contabile “precipita a 504,6
miliardi di euro in asset e 483,4 in passività, le cifre comunque più
grosse in un bilancio da 1,6 trilioni (sceso dai 2 trilioni di un anno
fa: un 20% che, secondo Db, è stato generato dai tassi di interesse dei
derivati e dai movimento delle cirve dei rendimenti in dollari, euro e
sterline nel corso dell’anno, dal tasso di cambio e dalla revisione
del trade per ridurre il mark-to-market). Al netto, dunque
l’esposizione diventa di 21,2 miliardi… un giochetto contabile che
funziona però solo nella teoria”.
A CHE SERVONO GLI AUMENTI DI CAPITALE?
Nella pratica la cosa che rileva è che ad aprile 2013 Deutsche Bank
abbia diluito il capitale del 10%, per poi successivamente varare tre
aumenti di capitale, uno da 3 miliardi, e altri due da 1,5 miliardi
ciascuno: tutto un pacchetto di misure funzionali a rafforzare la
struttura di capitale della banca. “Con il risultato che la situazione
–spiega l’autore del pezzo – è che la banca è nella stessa situazione di
un anno fa”. A copertura di questi 55 trilioni ci sono 522 miliardi in
depositi, una cifra di cento volte inferiore.
“La conclusione di
questa storia è sempre la stessa: questa esposizione epica in derivati è
la principale ragione per cui la Germania, scalciando e urlando
teatralmente negli scorsi cinque anni, ha fatto ogni cosa in suo potere
per assicurarsi che non ci fosse un collasso a effetto domino nelle
banche europee che avrebbe certamente fatto precipitare la catena di
collaterali in pancia a Db e la loro conversione da lordo a netto e che
causa a Anshu Jain, e certamente a ogni altro ceo di banca, risvegli
bruschi in un bagno di sudore ogni notte”.
da formiche.net
p.s.
ieri
parlavo di scenari; stasera vi propongo uno scenario "interno" al reich
tedesco. Il quadro che ne esce spiega molte cose, altre ne lascia
intravedere, altre ancora le lascia solo intendere infine alcune sono
solo ipotesi e queste ultime non si possono, ancora, prendere in
considerazione.
Ora fate uno sforzo, nonostante il caldo afoso, di
immaginazione: se tutti i tasselli (quelli di ieri e questo di oggi)
andassero al loro posto ritenete che la Germania abbia o no tutto
l'interesse a tenere su l'intero edificio che finora ha fatto la sua
fortuna, a scapito altrui (le legge non scritta è "frega il tuo vicino"), visto che le permette di fungere da guida alla UE a trazione tedesca senza patirne le conseguenze?
Ha ragione o no Tsipras che oggi, al parlamento europeo, ha fatto riferimento all'Antigone (citato sul Fatto Quotidiano) “molti hanno parlato di tragedia greca. Io rispetto le norme che disciplinano l’Eurozona. Ma Sofocle ci ha insegnato che esiste un momento in cui il diritto degli uomini vale sopra la legge.
Questo è uno di quei momenti” visto quanto sopra così ben descritto da
formiche.net e visto, anche, quanto da me raccontato nel post di ieri?
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