domenica 5 luglio 2015

Grecia: Mission Accomplished, sotto a chi tocca..

eh già... spero di non portare sfiga ma pare proprio che il referendum greco abbia scelto la linea di Tsipras anzichè quella dei ceti affluenti pro-euro e dei padroni del vapore di Brusselles.... i voti reali, non quelli fasulli dei sondaggi pilotati dai media che mai come ora hanno dimostrato a quali ordini obbediscono, parlano chiaro: il popolo greco al 60% ha detto: NO!

Non credo che nelle capitali che contano l'abbiano presa bene, anzi: il rumoroso silenzio, la scelta del NON fare del'Eurogruppo questo significa, la dice molto lunga....... l'hanno presa male perchè ora si aprono scenari per loro inconoscibili. E' tutta la sera che qui in Italia i canali nazionali se la cantano: il no è una iattura ecc. addirittura intervistando un giornalista tedesco, mi pare su SKY, viene fuori che gli "accordi" presi erano: acquisti a mani basse delle aziende di stato privatizzate; un turismo padronale e.... un nuovo governo greco? Si, un nuovo governo greco! Ecco qual'era il problema: Syriza e il suo leader Tsipras, che non mi entusiasma assolutamente ma che metterei la firma per averlo qui al posto dei nostri politici, grillini compresi.
La maschera dell'ipocrisia eurocratica è caduta: sta mostrando il suo vero volto, arrogante ma impotente ed ora il pallino passa a Brusselles: o vedono il gico o passano ma se passano lasciano spazio di libertà ad altri... già perchè Spagna, Portogallo, Irlanda e, si spera, Italia hanno spazio di manovra per far pressione sull'eurocrazia finanziaria e politica che si è impossessata del sogno della Europa Unita dei padri della prima ora e l'ha stravolta a proprio uso e consumo. La Grecia prima dello sboom, e prima del pensionamento forzoso dei politici corrotti, aveva un debito pubblico totale pari a 3 mld di euro e in soli tre anni si è arrivati a 138 mld: la maggior parte erano interessi su interessi per far rientrare le banche franco-tedesche delle speculazioni fatte sui titoli greci e non solo....... PENSATE CHE la Grecia spende il 3% del PIL in armamenti: indovinate da chi comrpa armi? Germania, Francia, ecc. e chi li cacciava sti soldi se non lia vevano per ripianare il cosiddetto debito e chi decideva? Sempre i soliti: ad Atene i politici corrotti e a Brusselles gli eurocrati che a ogni contratto pregustavano quanti interessi rientassero nelle casse delle banche prestatrici: un cappio al collo; ora cambia tutto? No, naturalmente; anzi sarà peggio perchè da che la Grecia doveva diventare l'esempio per gli altri popoli che voevano rialzare la testa ora si ritrovano non solo una Grecia unita e solidale nella sua stragrande maggioranza ma anche l'orizzonte, per loro pessimo, che anche in altri paesi, i famosi PIIGS, i popoli possono scegliere e decidere del loro destino. Ora rimane l problema delle ritorsioni: non penserete mica che è finita qui? La bestia a tre teste è solo ferita, e quindi è maggiormente pericolosa e può dare colpi di testa inatessi... c'è ancora molto lavoro da fare e lunga la strada ma, e ne sono convinto, ora lporta è aperta: sta a noi oltrepassarla...per il momento mi godo il popolo greco in festa
SOTTO A CHI TOCCA!
QUI ATENE MISSION ACCOMPLISHED

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