Cosa volete
che facessero i Greci? Votare di nuovo per i Papandreu o i Samaras o i
Venizelos (tutti cognomi di famiglie che dall'inizio del '900, basta
guardare wikipedia, in qualche modo s'impastano nelle vicende greche)?
No, naturalmente.. chi rimane? Tsipras e poc'altro. Quel che dovrebbe
colpire è l'astensionismo che è altissimo e che è il vero termometro
della malattia che sta colpendo a morte le democrazie europee (quella
americana è morta da anni) svuotate come sono di ogni significato
pregnante basilare per connotarle come tali. Da Blair a Tsipras è u filo
lungo e sottile ma connota gli ultimi decenni durante i quali la
sinistra europea ha perso se stessa, anzi ha fatto di tutto per perdersi
e non ritrovarsi: i sinistroidi ogni volta ci cadiamo..... arriva un
qualunque ex comunista e subito si emozionano e lo votano dimenticando
che prima ancora di essere eletto la prima cosa che capita è che riceve,
o va direttamente lui, una visitina da qualche anonimo personaggio che
gli ricorda chi ha il bastone e la carota e cosa deve fare al di là del
risultato elettorale: ci sono enormi interessi politico-economici che
mirano a rendere l'intero pianeta come un enorme mercato nel quale
ingenti quantità di capitali devono poter scorrazzare senza limiti e
regole e non è possibile, per quanto sia piccola la Grecia, che anche un
singolo paese possa esserne fuori perchè, dovesse funzionare, se
scoprisse la ricetta salvifica diventi un modello alternativo per gli
altri popoli che scalpitano. Quindi, nonostante la profonda crisi del
sistema che pur c'è sotto gli occhi di tutti, il processo deve
continuare fino agli esiti finali e i pochi seduti su vere montagne di
soldi possano continuare a far crescere la propria parte di profitti a
scapito di tutti gli altri. Ecco perchè Tsipras alla fine torna bene a
tutti, greci compresi.... rassicura tutti e abbasserà la testa quando
necessario rivelandosi per quel che è: un burattino senza fili ma pur
sempre un burattino. Ha ragione Giampiero Gramaglia sul Fatto Quotidiano quando afferma che "Tsipras vince sempre. Quando, a gennaio, promette ai greci di battersi contro la troika e
di rivederne i diktat. Quando, a giugno, li invita a bocciare con un
referendum gli accordi che Bruxelles vuole propinare loro. E quando, ora, li chiama a ratificare la sua scelta di tradire le promesse di gennaio e di ignorare il voto di giugno, cedendo alle richieste dei creditori pur di ottenere un terzo salvataggio finanziario da 86 miliardi di euro."
Ecco
perchè la sua è la solita vittoria di chi governa per conto terzi e non
risolverà i mali del paese e nemmeno risolleverà le splendide sorti
della sinistra greca e in fin dei conti dell'intera sinistra europea che
lo vedeva come il nuovo messia..... illusioni di fine impero di chi ha
rinunciato a mettersi in discussione e rimboccarsi le maniche davvero
per cambiare e far cambiare strada e preferisce aspettaer che si
rifaccia vivo il fantasma della sinistra che fu...... ed ecco perchè
come gli inglesi che votarono labour si ritrovarono con una Thatcher in
pantaloni i greci che votarono sinistra si ritrovano un Renzi che sa
ballare il sirtaki
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