Ufo: Roswell, 70 anni dopo. Si può scambiare un disco volante con un pallone sonda?
Post n°3720 pubblicato il 27 Aprile 2016 da ninograg1
I
servizi di Intelligence solitamente coprono la notizia segreta uscita
per sbaglio sui media con un’altra più clamorosa, atta a coprire quella
vera. Nel caso di Roswell del 1947 è accaduto l’esatto
contrario. Ricordiamo che Roswell dal 1945 era l’unica base al mondo con bombardieri per il trasporto delle bombe atomiche, quindi con la fine della guerra e l’inizio di quella “fredda” la zona era ovviamente monitorata dai servizi segreti sovietici.
Qualunque esperimento, pur segreto o anche solo di tipo “meteorologico
innovativo”, avrebbe allertato le spie d’oltre cortina. Eppure la
smentita della notizia del recupero di un disco volante, dato come un errore, fatto oltretutto dai migliori esperti aeronautici che stanziavano proprio in quella base, era davvero inconsueto.
Il recupero di un oggetto nei pressi di Roswell non era il disco volante dichiarato tramite giornali al mondo intero il giorno prima, ma di un pallone sonda di nuovo tipo. Si ammetteva dunque il fallimento di un test all’interno
del quale un nuovo sistema di rilevamento atmosferico sarebbe
precipitato e dove i militari accorsi lo avrebbero scambiato per
qualcosa di extraterrestre. Ma se anche fosse stato il sistema
denominato “Project Mogul” della Us Army Air Forces (la Us Air force è nata come forza armata separata e indipendente dall’esercito il 18 settembre 1947, guarda caso alcuni mesi dopo l’incidente), che serviva a scoprire gli eventuali test atomici sovietici,
quale occasione migliore la copertura di un esperimento occultata con
la notizia dalla caduta di un disco volante extraterrestre? I militari
dovettero invece organizzare repentinamente una conferenza stampa nella
quale dovettero ammettere di avere preso una terribile cantonata. Ma
era davvero possibile, per degli esperti, scambiare un pallone sonda precipitato, con un disco volante di origine extraterrestre?
In quell’occasione furono scattate numerose foto della famosa conferenza stampa in cui comparivano i resti del pallone ed una di queste ritraeva il generale Ramey con in mano il telegramma che aveva spedito al generale Hoyt Vandenberg, il Capo di Stato Maggiore dell’Usaaf e già capo dei servizi segreti militari degli Stati Uniti dal 1946 al 1947. Oggi con le attuali tecnologie,
ingrandito e analizzato al computer, il testo rivela una interessante
cronaca dei fatti differente da quella proposta dallo stesso Ramey. Il
testo riportava “That a disk is next new find” cioè che un disco è
stato scoperto e che “The victims of the wreck”, ovverosia le vittime
del disastro e qualcos’altro, probabilmente sono ” stati ritrovati
vicino la fattoria in cui si sono svolte le operazioni di recupero e
che qualcosa “In the disc” probabilmente i corpi delle vittime
trasferite, forse definiti “Aviators”, sarebbero stati trasportati
attraverso un B-29-ST o un C-47 a Fort Worth.
Wright Field,
nell’Ohio, sede dei laboratori aeronautici dell’Army Air Force. Tutto
questo potrebbe sembrare assurdo, ma una diretta conferma arriva
proprio dall’allora capo della Fbi Hoover grazie ad un
telegramma avente inequivocabilmente per oggetto “F.B.I. Reports of
Flying Discs” e in cui lo stesso Hoover lamentava la non possibilità di
ispezionare tali Flying Disc. Anche i file desecretati in questi giorni
dalla Cia confermano le lamentele e gli impedimenti di indagine ad una
figura come Hoover, capo della potente Fbi. Probabilmente l’evento di
Roswell, essendo stato preceduto dal famoso avvistamento del pilota
civile Kenneth Arnold, avvenuto il 24 giugno 1947 e che
di fatto o per convenzione viene considerato come il primo
avvistamento da cui nasce l’ufologia a cui seguirà nei mesi successivi
la prima ondata dei mesi giugno e luglio 1947, aveva allertato e
preparato ad ogni evenienza, i militari ed i servizi di Intelligence
Usa. Così come avevano quelli sovietici.
L’aeronautica dell’esercito e poi l’aeronautica militare dal 1947 ad oggi, hanno raccontato decine di versioni su Roswell,
ognuna molto diversa dalle precedenti e tutte davvero ridicole.
Restano i fatti ed il fascino che a quasi 70 anni il caso Roswell
ancora oggi suscita. Ne è la prova la campagna elettorale della Clinton o l’iniziativa russa di Rogozin, dove da paesi diametralmente opposti, si dichiara di voler aprire e rivelare tutti i documenti sul fenomeno dei dischi volanti.
Fontihttp://www.roswellproof.com/FBI_Telegram.html
Projects Sign (1947-1948)
Project Twinkle Final Report (1949-1952)
Project Grudge and Bear (1949-1951)
www.centroufologiconazionale
mito, leggenda, verità? Stasera un argomento leggero...... ma che comunque la dice lunga sullo stato dell'arte della comunicazione nelle società occidentali dopo la II° guerra mondiale!!!! Bene, è la seconda foto il bandolo della matassa perchè vi, secondo l'estensore dell'articolo (e anche secondo me e chiunque altro sappia un pò di inglese e abbia un minimo di dimestichezza con il morphing delle foto), appare un telegramma dove, o ci dovrebbe essere, la prova dell'ufo di roswell.... era tenuta in mano all'ufficiale durante la conferenza stampa che negava l'accaduto. Comunque la si pensi una cosa dovrebbe far riflettere: la verità, quella provata, quella che appare sotto gli occhi, anche i propri occhi, può essere forzata, falsata o addirittura distorta senza che ce ne rendiamo conto!!!!! Saltando di palo in frasca non può che venire in mente quanto sosteneva Murray Edelman in lo spettacolo della politica (ed. rai) a proposito della spettacolarizzazione, e ridicolizzazione, della politica e come suo precipitato della democrazia e della libertà che perdono il loro vero significato per assumerne uno esattamente opposto...... se è possibile "falsare" una storia poco di per se credibile come l'ufo di roswell immaginate cosa si può fare con i media, tutti, dalla propria parte!!!!
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