lunedì 10 ottobre 2016

Soros investirà 500 milioni di dollari per i migranti

Il magnate statunitense George Soros, da poco al centro di uno scandalo sulle attività della sua Open Society, ha deciso di "investire in start-up e attività fondate dai migranti" in Europa
Investimenti per 500 milioni di dollari in start-up, imprese già avviate e iniziative sociali che aiutino i migranti. È questa l’ultima iniziativa del miliardario statunitense di origini ungheresi, George Soros, che risponde in questo modo all’appello del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che aveva chiesto a leader politici e imprenditori, di fare di più per affrontare la crisi migratoria.

"Ho deciso di destinare 500 milioni per investimenti che rispondano alle esigenze di migranti, rifugiati e comunità ospitanti”, annuncia il milionario ottantaseienne dalle pagine del Wall Street Journal, "voglio investire in start-up, aziende già create, iniziative sociali e attività fondate dagli stessi migranti e rifugiati". La “principale preoccupazione” di Soros, scrive il magnate stesso sulle colonne del quotidiano americano, è “aiutare le persone che arrivano in Europa”. Ed è quindi in Europa che si concentreranno gli investimenti di Soros in favore dei migranti. Solo successivamente, scrive il magnate, “verranno presi in considerazione buoni progetti di investimenti che potranno favorire migranti in tutto il mondo”. L’iniziativa privata, quindi, secondo Soros, può dare un contributo, laddove si è manifestata una “incapacità collettiva” nel trovare una soluzione politica alla crisi migratoria.
Gli investimenti a favore dei migranti, rivolti inizialmente a progetti in Europa, saranno effettuati dall'organizzazione non-profit di Soros, e i profitti utilizzati per finanziare programmi della Open Society Foundation. Fondazione, quest’ultima, recentemente al centro di uno scandalo che ha messo in luce i suoi obiettivi, non sempre “legittimi”. Gli hacker del sito DC Leaks, poche settimane fa, avevano divulgato il contenuto di migliaia di mail in cui si evidenziava il coinvolgimento della Open Society nel tentativo di destabilizzare aree particolari, come la Russia, il Caucaso settentrionale, e addirittura nel tentativo di “indirizzare le elezioni europee”, proprio attraverso i finanziamenti di ogni progetto che andasse a sostegno degli obiettivi della fondazione. Anche in Italia, secondo le mail diffuse da DC Leaks, la Open Society avrebbe “investito” parecchio, in questo caso per orientare il dibattito politico in favore dei temi pro-LGBT. L’ultimo grande investimento di Soros, sempre secondo le mail hackerate, sarebbero gli 8 milioni di dollari devoluti alla campagna elettorale di Hillary Clinton. Ora, per il magnate, o l’oligarca, come lo chiamano, è arrivato il momento di cambiare business. E passare a quello dei migranti.
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Ho potuto controllare sull'originale e ..... si è proprio vero: ora si fanno affari anche sui migranti ossia, come affermano alcuni entusiasti media, 'dare opportunità ai migranti di fare business' mentre in realtà avverrà che i migranti diventano il business del prossimo decennio visto che Soros, dice, ce ne sono in movimento ben 10 mln!!!! Ora qui non troverete, in questo blog intendo, parole come invasione o simile ma un sospetto è legittimo e me lo concederete, spero: se sono seduto ssu una montagna di denaro e sono proprietario di una delle più importanti, e influenti, fondazioni di beneficenza, si fa per dire, del pianeta e voglio aumentare la quantità di potere e soldi che ho, che faccio? qual'è il business del momento? La Borsa? No. Il finanziamento degli Stati? Mica son matto.... con i politici che ci son a giro, dei veri vampiri, è un buco nero impossibile da riempire! Allora? Ma certo, perchè non ci ho pensato prima? 10 mln di persone che si spostano sono 10 mln, moltiplicato per i soldi che impegnano i singoli Stati e ong, sono almeno il triplo dei 500 mln di $ che impiegherò per attirarli dove mi servono e quando mi servono: chissà se fra essi no ci fosse un nuovo Jobs (figlio di profughi siriani); o un nuovo Soros (ungherese di origine) da sfruttare e su cui far soldi.
Soros non è nuovo a questi calcoli: fece quasi fallire l'Italia nel '92 e la passò pulita; ha cercato di influenzare, attraverso la sua Open Society Founfadation, le condizioni politiche, quasi riuscendovi nel caso dell'Ucraina, del Caucaso; ecc. ecc. Non sempre, però, gli va bene:con la Brexit ha fatto un bel bagno, ossia c'ha perso soldi, ma non c'è problema: non è un caso che la sterlina vada male per le vendite contro euro, vero?
Qui trovate una analisi, tradotta con google translate, dal sito '0 Hedge' dell'articolo originale di Soros scritto di suo pugno sul WSJ in inglese... e vi assicuro che non ci vanno leggerini come nel nostro paese...

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