In tempi di ricoversione e riciclo del passato poteva mancare la rivalutazione dell'elettrochoc? No, non parlo della choc economy che un libro recente di Naomi Klein ha portato alla ribalta, proprio di quel trattamento elettro convulsivante che uomini illuminati come Basaglia avevano aborrito e scacciato via dalla medicina ufficiale italiana: ora la SOPSI la rivaluta e lancia una raccolta di firme per rimetterla in carreggiata. Non bastassero gli orrori raccontati da chi vi è stato sottoposto; non bastasse la cosa che i regimi totalitari ne hanno un uso abnorme per eliminare o "sperimentare" su oppositori e persone appartenenti a cosiddette razze inferiori (altro orrore), ma ne hanno fatto uso anche paesi cosiddetti democratici come negli USA sui prigionieri sulla base degli studi compiuti negli anni 50 del 900. Ora se ne torna a parlare perchè si sostiene che, sulla base dei nuovi materiali e tecniche, i cosiddetti effetti collaterali sono ridotti al minimo e gli effetti positivi sono visibili e se ne richiede il riuso. La medicina ha fatto passi da gigante nello studio del cervello e delle sue devianze e la psicologia ha sempre discusso su esse cercando strade meno invasive: non capisco, quindi, perchè si debba ora ritornare ad una cosa che ha detrminato danni diffusi e ha ridotto esseri umani a larve. Mi ricorda, una cosa del genere, 1984 di Orwell e l'uso che se ne fa non può essere certificato che sia solo a scopo medico dato che proprio l'avanzamento della ricerca in questo porterebbe sicuramente ad abusi e deviazioni, quindi no grazie!!
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