lunedì 18 febbraio 2008

Cambiare si può?

Questo è il programma che il ParDem (<---- a sx il link) propone agli elettori per farsi votare alle prossime elezioni: quando ci sarà anche quello del PdL commenteremo anche quello.Sono dodici punti che a ben guardarli viene da dire: come non si fa a non votarli? Chi non vorrebbe un paese come quello che esce da questo programma? Un paese moderno e modello che vede la gente felice e orgoglioso di appartenervi, con i lavoratori che arrivano a fine mese e i ragazzi che vanno a scuola contenti e che escono preparati alla vita ecc.: un paese delle favole o, come dice in un noto film, piuttosto una traccia o, ad essere ottimisti, una possibilità?Analizziamo i 12 punti.
modernizzare l'Italia? "L'ambientalismo del fare" alla Bush (eliminazione di vincoli e cosiddetta semplificazione) che ha reso quel paese il maggior inquinatore del pianeta. La TAV: mentre i servizi ordinari che le FS danno e che sono da terzo mondo; i rifiuti che con le solite ricette scaricano sui cittadini i danni che provocano impianti che sono tecnologicamente arretrati come i termovalorizzatori; il punto principalel però è la velocizzazione delle procedure che significa che si passerà sopra le esigenze delle comunità locali e accentrando le decisione in un unico punto con buonapace degli altri.
Mezzogiorno? E' dal 1860 che si parla di una questione meridionale ma in realtà poco o nulla si è fatto dato che mezza Italia è stata solo oggetto di politiche e non soggetto partecipativo. In praticoa può anche significare un nuovo fiume di denaro che arriva in quelle i cui benefici non vanno alle popolazioni ma alle consorterie politico/economiche per non parlare del malaffare: tutto come prima?
controllo della spesa pubblica? E come? Ma tagliando naturalmente l'idea sarebbe quella di legare la spesa sociale alla crescita (il che significa che crescendo il nostro pil a ritmi da fame la spesa sociale si riduce, comodo eh?): è ovvio com'è ovvio un bicchiere d'acqua quando si ha sete! E non solo si rispolverano idee fallite come le Città metropolitane e si accenna alla chiusura delle Province (e il sottobosco politico locale mi chiedo come vive? Anche loro "tengono famiglia"); si parla di restituire le tasse attraverso la lotta all'evasione fiscale: facile si direbbe ma in realtà con il sistema che ci troviamo una vera chimera e non per colpa dei dipendenti ma semplicemente causa leggi che ci ritroviamo che hanno levato la deterrenza penale; una cosa ideale potrebbe essere la cosiddetta semplificazione: se fosse fatta ma si sa che ogno Ministro il suo orticello non lo molla mica;
riduzione delle tasse: un sogno che diventa realtà? Infatti a questo punto si gioca molto della credibilità il partito centrista ma non spiega che invece di proclami basterebbe allargare la cosiddetta base imponibile per ridurle mentre invece si promettono lotte che portano molto meno di quanto annunciato nelle casse dello Stato. Apprezzabile sembrerebbe la priorità ai salri e agli stipendi ma nessuno spiega che Confindustria li vuole agganciati con aumenti di produttività: coem se fosse colpa dei dipendenti che le tasse non si pagano e che solo lavorando di più si combatte l'evasione, mah!!
Parità del lavoro femminile: qui si raggiunge l'apice!! Abbiamo una Costituzione che vieta la disparità di trattamento nel lavoro fra uomini e donne: dov'erano costoro finora? P erchè non l'hanno applicata?
Aumentare le case in affitto: giustissimo. Ma evidentemente soffrono di amensia dato che sono decenni che in Italia non si fa una politica della casa seria e nememno l'edilizia pubblica anzxi grazie ai governi di centro(sinistra?) e alla loro politica liberista si sono create porte aperte al liberismo anche in questo campo spingendo le famiglie al collasso per pgare oltre le bollette anche affitti stellari per pochi metri quadri: una proposta seria potrebbe prevedere invece il legare l'aumento degli affitti non alla inflazione reale ma a quella programmata come per gli stipendi: in modo da consentire a tutti di tirare una boccata di ossigeno, non vi pare? Trovo irnico che si possa scaricare solo una parte degli affitti: perchè non tutto?
incremento demografico: fate di più l'amore mi raccomando....... in realtà quello che si propone sono pannicelli caldi perchè altre e ben più incisive dovrebbero essere le misure: una potrebbe essere l'orario di lavoro a misura di figlio enon il figlio e i servizi connessi a misura del lavoro: un'esempio? Nei paesi nordici lo Stato, o chi per esso, paga il genitore fino a 5000 euro per far stare a casa il genitore che bada al figlio; sono poi previsti per legge periodi di aspettativa per casi particolari ecc. Insomma se le cose si devono cambiare si cambino si ma non si dia con la destra quello che poi si prenderà con la sinistra e con gli interessi per giunta: perchè le scuole non sono tutte a tempo pieno? Perchè gli asili e i nidi (pur se si promette che saranno aumentati di numero) non si danno orari consoni al mondo del lavoro? E come mai non se ne creano nei luoghi di lavoro (se non in casi rarissimi)? E gli assegni familiari, se ne fa l'ennesima riforma che ora li farà chiamare Dote ecc. ma il succo sarà lo stesso: si sommano le detrazioni più gli assegni (quando competono perchè sono entrambi in base al reddito) più un contentino poi si mette il taglione dell'ISEE e si decide a chi darli (dimenticando che i lavoratori dipendenti hanno stipendi nominali alti e quindi solo una parte di essi li riceverà mentre gli evasori beneficeranno di tutto di più).
Scuola, Università, Ricerca: come a dire lasciate ogni speranza o voi che entrate!! Materia scottante che in realtà non vede grandi novità dato che se si vogliono spingere le famiglie a mandare nelle scuole private o equiparate i figli si doveva ridurre ai minimi termini quella pubblica che nel nostro paese non ha mai brillato di luce propria: si può dire missione compiuta. Ora però è sorto un problema: siamo fra i più ignoranti del mondo. E quelli che sono fortunati o che hanno la fortuna di studiare decentemente appena possono scappano all'estero, e personalmente non mi sento di dargli torto visto la situazione del mondo del lavoro e la cesura creata verso coloro che hanno talento. In realtà da noi abbiamo una scuola di classe: chi ha possibilità manda i figli nelle scuole migliori e alle università migliori e gli altri si aggiustano con quella pubblica che da solo un minimo di preparazione; la scolarizzazione di massa solo formalmente è attuata mentre dalle statistiche solo 1 figlio di operaio su 4 arriva fino all'Università. Bisognerebbe ritornare alla programmazione scolastica con una diversa accentazione sulla preparazione alla vita e al mondo del lavoro ma ci vogliono soldi e già sento molti dire che con i loro soldi di tasse non vogliono pagare le spese altrui di istruzione.........................
lotta alla precarietà, miglior qualità del lavoro e più sicurezza, un diritto fondamentale della persona umana, e come? Guai a paralre ai vari Treu, Ichino ecc. di riformare in senso sociale le leggi sulla liberalizzazione del mercato del lavoro: strali e tuoni e fulmini si abbatterebbero sul malcapitato che solo osasse aprire bocca!! In realtà quello che manca davvero è la rete sociale di protezione: non basta dire che si danno 1000 o poco più euro al mese ai precari, la vera riforma sarebbe darli quando questi non lavorano e devono comunque vivere! Inoltre se lo Stato ha abdicato a molte funzioni perchè meravigliarsi che ci sono le morti sul lavoro? Non è un problema di legge ma di controlli seri e una maggiore penetratività degli stessi: e questo non si ottiene nè tagliando i fondi nè impedendo all'Inail di lavorare dato che una parte dell'annuale attivo viene preso dallo Stato per risanare il bilancio pubblico. Bisognerebbe spingere molto sulle assunzioni e non sulla precarietà, magari definita "flessibilità", pretendendo che i nostri figli si "accontentino" di pochi euro e defininendoli bamboccioni se continuano a vivere in famiglia.........
garantire la sicurezza: e chi non la vuole maggior sicurezza? Ma, mi chiedo, a che serve maggior sicurezza se poi si sono fatte delle leggi talmente garantiste che la vittima da accusatrice si trova ad essere accusata? Ma, anche volendo mantenere l'attuale impianto legisltivo, quello che serve soprattutto non è l'essere sicuri ma la percezione di esserlo: se ci sono partiti che parlano di invasioni di stranieri come fa il cittadino a sentirsi sicuro? Si sa, è noto, che uno dei modi di cotrollare la società è quello di instillare la paura degli altri: bè da noi ci sono riusciti benissimo.......................
legalità e sicurezza tutti la vogliono..... purchè capiti a qualcun'altro la rogna e men che meno deve capitare al politico: sennò si aprla di attentato di persecuzione ecc.: insomma chi deve dare l'esempio non lo dà ma lo pretende dai comuni cittadini....................... e mi fermo qui!!
banda larga in tutta Italia e TV di qualità. Altro mondo dei sogni. Banda larga? E il Wimax ai privati? E le fibre ottiche (che pur ci sono)? Qui si sfiora la tragicommedia: per attuare tali cose ci vogliono soldi e tanti per giunta, chi li caccia? Il privato? Non ci credo nemmeno se lo vedo un privato che investe per favorire lo sviluppo di internet. Ci vuole lo Stato, e lo Stato da dove li prende i soldi? E per quanto riguarda la Tv: ma se siamo stati condannati a più riprese da tribunale europei ed italiani per le posizioni dominanti di alcuni come si pretende di aprire il mercato? Con le ruspe? Ci vogliono leggi e ci volgiono governi che le facciano e finora non c'è stato nè l'uno nè l'altro. In attesa si continua con l'attuale situazione....................

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