giovedì 21 febbraio 2008

Aborto? no grazie: programma o crociata dissimulata?

Non ha peli, com'è suo costume, Ferrara nel rifiutare la sua candidatura a sindaco della capitale senza un'apparentamento fra la sua lista e il PdL (nei fatti si chiede una condivisione dell'idea del giornalista a portare al centro dell'agone elettorale le tematiche etiche di cui si è fatto bandiera in nome e per conto dell'oltretevere mirando quindi alla scelta di campo dei cattolici) che sposterebbe nel campo del non politically correct la battaglia elettorale che fino ad ora è stata all'insegna del buonismo smelenso e del non facciamoci del male. So benissimo che parlando di questa lista do visibilità a chi molto probabilmente non prenderà più del 2% dei voti (anche se getterà un seme per future battaglie clericali e conservatrici magari con un testimone preso da altri) e quindi va a caccia di riflettori proprio mentre proprio i suoi amici lo mollano perchè scomodo; ma ritengo se ne debba parlare perchè nel suo programma (si è sempre in attesa di quello del PdL) c'è quanto di meglio i teocon siano in grado di mettere per iscritto in questo momento: dalla lotta alla RU486 alla difesa di quella magnifica legge che la 40 sulla fecondazione assistita; dalla applicazione in senso restrittivo della 194 alla rianimazione dei feti prematuri/immaturi di alto grado anche senza il consenso dei genitori ecc. Una cosa da paura che farebbe ripiombare il paese negli anni bui pre 194 e ci porrebbe, a mio parere, alla stessa stregua dell'Iran: anzi peggio perchè noi qui ci beiamo di essere portatori di civiltà e valori liberali mentre additiamo a tirannico quel paese. Questa è la follia degli anni che stiamo vivendo: ci autodefiniamo liberali e giudichiamo gli altri poi però in casa nostra proproniamo le stesse cose che condanniamo a casa altrui. Per 50 anni abbiamo definito Cuba come il male poi a Guantanamo gli USA violano da anni i diritti umani. Definiamo l'Iran come un paese liberticida poi qui violiamo i diritti dell'altra metà del cielo in tutti i modi: dal comprimere le donne in un ruolo secondario a negargli la decisione su come e quando avere una maternità consapevole; e si potrebbe continuare all'infinito. Se ci fosse tensione morale fra i cittadini di questo confuso paese uno come il promotore di qeusta lista sarebbe additato poco più che come un nostalgico della religione di Stato, invece gli si dà anche l'aura della passione ideale ecc. Siamo proprio caduti in basso.........

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