si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
Allora che si fa? Non foss'altro perchè la "bestia (o il male)",
meglio nota come Stato, ha bisogno di linfa, leggi soldi freschi (visto
che si sono dissanguati per salvare banche e far fronte alla
speculaizone messa su dalle stesse), non ci sarebbe discussione e invece
.... ovunque le droghe leggere vengono in qualche modo legalizzate: non
contano vincoli morali nè altro. E' un giro di affari stramiliardario e
gli stati vogliono metterci le mani: espertoni che fino a ieri si
scorticavano le corde vocali per dirci che è un cancro sociale ed è
immorale solo pensare di legalizzarla........ ora invece l'ordine di
scuderia è cambiato, servono soldi, e gli stessi, più o meno, dicono
l'esatto contrario; anche in italia, nessun dubbio.
Cosa ne penso?
E' un argomento scottante e va preso con le molle senza e senza
preconcetti; soprattutto va tenuto presente una cosa:
per le mafie
sarebbe un colpo durissimo, una perdita economica netta di miliardi di
euro che forse potrebbe spingerla ad emergere dalla illegalità perchè
perderebbe clienti e i profitti sarebbero ristrettissimi. Uno Stato che
avesse il coraggio di legalizzare le droghe leggere e la loro vendita e
regimentare dal punto di vista sanitario quelle pesanti toglierebbe
molto dell'aurea di trasgressione che tante persone vedono in queste
sostanze; come tante altre persone, per reggere i ritmi di questa folle
società, ne fanno uso per stare al passo perderebbero la patina di
benpensantismo perchè per potersela procurare dovrebebro ... andare
all'asl zonale per acquistarla quindi davanti a tutti, con tutto quello
che ne consegue.
i soldi:
gli stati ne incamererebbero tantissimi, sarebbe lo stesso se fosse
legalizzata ufficialmente anche la prostituzione, e rispamierebbero
altrettanti soldi in cure e repressione del fenomeno, finora illegale,
spostando risorse impiegate in questo campo nella lotta a quel che
rimarrebbe del grande traffico della droga e, soprattutto, nella lotta
alle nuove droghe... queste si davvero pericolose per i danni che fanno
al cervello: pensate c'è una di queste che vi rende zombie.. proprio
così.. è talmente potente che finito l'effetto questo siete: ne hanno
fatto le spese dei poliziotti della folrida che sono stati morsi,
proprio così, da tossicodipendenti di questa singolare droga.
per la società,
bè sarebe un sollievo non acquistare la solita sòla dal pusher di turno
e si potrebbe anche evitare di incorrere in sanzioni amministrative e
penali..
.. un paradiso? No, per nulla.... sarebbe solo
prendere atto, cinicamente, che la società ha fallito miseramente nel
combattere il fenomeno reprimendolo; è il fallimento è visibile
soprattutto in tempi come questi di crisi enon solo economica ma anche
morale, etica, ecc. troppo spesso dietro il traffico illegale di droga
ci sono interessi non solo mafiosi ma anche "grigi" (un esempio? E'
quasi acclarato che in Afghanistan era stato quasi debellata dai
talebani la produzione di papavero da oppio.. arrivati i liberatori
tutto come prima) e "chiari" laddove troppi personaggi pubblici hanno
interesse che ci sia l'economia della paura per spaventare quei polli
che li votano.... tutto ciò spiega il boom delle droghe; una volta
legalizzate e distribuite tutto ciò finisce? Certamente no, ma un
piccolo passo avanti può rappresentarlo..
Sia chiaro che in questo paese si è innocente fino a sentenza definitiva; e fino ad allora si deve sempre dare il beneficio del dubbio.
Sia, anche, chiaro però che esiste un altro livello, quello politico e dell'opportunità, che non investe il penale, che ragiona in maniera diversa e che pone domande cui la propria coscienza e non unn giudice può rispondere
..... chiediamo a gran voce la dimissioni del Ministro Cancellieri. Ma ci si chiede anche se sia opportuno che anche un Governatore e/o un Sindaco si debbano dimettere per pure ragioni di opportunità ed etiche.... e non solo dalla carica istituzionale che ricoprono.
Perchè? Eccolo....
... e qui invece si sa già che "il ministero farà un sopralluogo ma non ci saranno sorprese"
senza A.I.A. salta ... un ministro e si sposta un referendum e due morti di tumore sono mink....
e si finanzia una fondazione.....
.. capito tutto?
Io:
capisco anche che forse non ha riso sui morti ma sulla situazione venutasi a creare fra il dirigente ilva e il giornalista;
dobbiamo anche capire che non ci sono più bandiere nè destra, nè sinistra, nè fiom, nè industriali ma solo un unico sistema di potere integrato in cui in pubblico ognuno ha un suo ruolo distinto ma in privato ..... è ben altra cosa;
dobbiamo, infine, capire che non esiste un confine ben definito come nelle teorie in cui ancora qualcuno crede... la realtà è diversa, molto diversa a volte è perfidamente contorta: amici che non sono tali e nemici che possono essere utili senza per doverseli sposare...
Cari signori della sinistra a noi cittadini, tarantini e non, ci dovete non "una" spiegazione ma "la" spiegazione che cancelli i tanti dubbi, per usare un eufemismo, che sono sorti quando il coperchio del sistema è saltato grazie all'indagine della magistratura e alla tenacia di qualche dirigente con i gioielli di famiglia quadrati che ha fatto muro.
Questo vale non solo per la questione "pugliese" ma anche per quella campana perchè sì si può anch'essere assolti prescritti ma dal punto di vista etico e morale è tutta un altra storia: perchè se la giustizia degli uomini, basata su leggi che gli uomini fanno e disfanno anche per proprio tornaconto e nei cui dettagli altri uomini si possono infilare trovandon beneficio, se la suindicata giustizia può non trovare colpevoli ..... persone sono morte o moriranno di malattie, di illegalità e di chissà cos'altro e lo Stato alla fine di tutto si trova a fare un altro passo indietro in regioni che di Stato ne hanno visto ben poco fin dall'unità d'italia dove non c'è stata adesione ma conquista "piemontese" e dove per anni si è stati colonie e non parte integrante del nascituro paese.... il danno, non solo ambientale, è enorme e forse un gesto sia pur simbolico e inutile potrebbe aiutare almeno a iniziare a cicatrizzare le ferite e a placare gli animi ... e non solo dei vivi.
Iimputo a questi che fanno discorsoni a sinistra (ma quale sinistra, me lo chiedo sempre perchè sinistra è una parola importante per poter essere usata a cuor leggero), sull'ecologia, sul diverso paese che vogliono costruire, sui piani industriali della quale ilva è un pezzo importante, non lo disconosco, (ma è anche un perno di quel "sistema" dove lo stato ci mette soldi per spingere un privato a comprare un azienda che forse non vuole dandogli tutto, proprio tutto... anche la salute dei cittadini e non solo degli operai) per una città in crisi di un paese fallito: volete capire che siamo stanchi di bugie, doppiezze, tripli salti mortali carpiati, connivenze ecc.? E siamo anche stanchi di dover scoprire, grazie alla magistratura, che anche voi dietro le quinte non siete per nulla diversi dagli altri, anzi ne siete parte integrante e che l'unica vera vostra preoccupazione non è l'economia, nè la salute, nè il lavoro nè ...... ma solo l'immagine: quel dar la sensazione del "fare" qualcosa che conta più dei fatti veri, delle malattie vere, ecc. perchè se ilva fosse stata risanata non a forza di leggine salvakiappe ma di regole serie e certe oggi non avremmo malattie, tumori, connivenze e tutto il resto che emerge da questi brandelli di conversazioni intercettate che m'impongono di fare flebo di maalox per non farmi salire agli occhi oltreche le nausee ma anche il vomito!!!!
Dimettetevi. Affrontate il vostro giudice naturale e battetevi in aula: se innocenti riavrete la stima degli italiani, e la mia, sarete puliti e candeggiati..ma dimettetevi ora perchè avrete dato un bell'esempio di moralità e rigore morale e politico... una cosa rara, molto rara oggi come ben sapete dato che non siete proprio nuovi alla politica, vero? Se altri al posto vostro non lo farebbero è un problema loro e della loro coscienza ma se siete "altro" allora la strada, a priori, non può che essere una.....
p.s.
non mi pare per nulla propizio ma serve a poco querelare un giornale..... non serve ed è un inutile esercizio di politica giudiziaria.
Come sempre si fa per dire...
Buon week end
Ahi, ahi, ahi....... altro che cene eleganti e decorose; qui si sorpassa anche la fervida fantasia del decameron con tutte le sue prurigini .... qui invece, nella loro richiesta (<----- qui trovate l'atto ufficiale) alla Camera, i Magistrati l'hanno messa giù durissima e mai come ora hanno parlato chiaro, credo a scanso di equivoci odierni e futuri. Di fronte a notizie di presuto reato fanno il loro mestiere e le loro indagini e poi, se mai si arriverà a un qualche giudizio, ci sarà un altro giudice che deciderà: per un comune mortale, se ci fosse stato un sospetto di un reato a grave allarme sociale, conseguenza di una vita "libertina" comprendente anche un presunto "contatto" sessuale con una minorenne, a quest'ora ci sarebbe già la galera. Ci sarebbe indignazione popolare; ci sarebbero collegamenti in diretta della trash tv con tutte le prurigini del caso 24 ore su 24 (Avetrana docet); i tuttologi di turno si scatenerebbero in arzigogolate circonlocuzioni; salterebbe fuori il solito "plastico" di seconda serata per spiegare in 3D la scena; insomma tutto il circo si metterebbe all'opera tenendo sulla corda la gente, o meglio quella porzione di persone che ancora si guarda la tv e se la beve tutta. E invece ..... il nulla. Si da, quando la si da, la notizia all'osso e si omette la "ciccia" che in altri casi non mancherebbe certo. Il Capo di Stato Israeliano in una situazione simile si é visto incriminare e ora é sottoposto a giudizio per reati sessuali, e qui? Ripeto, il nulla o meglio il silenzio pneumatico indotto. L'unico segno é stato dato con il messaggio registrato e trasmesso dalle televisioni dove si da la propria spiegazione dei fatti (perché non la si da ai giudici?) ai cittadini come se fossero essi i veri giudici e dimenticando che in un paese democratico ci sono poteri e controlli apposta per evitare la cosiddetta giustizia "popolare" la quale notoriamente é sempre parziale. La cosa sconfortante é che tanta gente gli da ancora credito e giustifica la cosa a priori: mi chiedo e se uno dei loro figli fosse coinvolto? Che farebbero? Avallerebbero sperando di trarne vantaggio o si preoccuperebbero, e magari s'indignerebbero? Così non si può continuare: questo paese é in catalessi, quasi morto per eutanasia; non possiamo stare sempre a vivere di queste cose mentre i giovani, quelli veri, non hanno prospettive future e i posti di lavoro si perdono giorno dopo giorno; come anche la crisi che ancora morde a causa della speculazione dei mercati (ma non ci sono leggi che colpiscono gli speculatori?) e visto che i conti in ordine proprio non sono, e nonostante le assicurazioni contrarie, si sta già pensando ad un ulteriore manovra di tagli da lacrime e sangue: per dirne una vogliono fa pagare ai dipendenti le visite fiscali, una primizia davvero in nome di quella finanza depressiva, prima era creativa ma erano altri tempi, che sta diventando il tormentone di questi anni ma che in realtà é il sintomo di come siamo nei guai e di come pervicacemente si persegua l'obiettivo di spremere all'infinito i soliti noti mentre non gli sfiora nemmeno alla lontana l'idea di introdurre tasse ai ricchi e agli straricchi dopo, naturalmente, averli stanati come evasori; no, questi non sono argomenti importanti; non hanno peso rispetto alla vicenda di questi giorni; dobbiamo stare inchiodati ancora su questioni che poco hanno a che vedere con il pubblico interesse; si guarda altrove ossia laddove questi vecchi incartapecoriti non vogliono arrendersi non solo all'età che passa ma, soprattutto, al fatto che ormai son superati da tutto ossia dalla storia in primis e da tutto il resto in secundis..... il mondo corre, nel frattempo: il Maghreb é in fiamme (fame, povertà, futuro rubato, corruzione, ecc.); il G2 (USA vs Cina) discute dei destini dell'intero pianeta; i paesi europei, pur tagliando drasticamente, mantengono un minimo di welfare e pongono le basi di una crescita ancora di là da venire; mi aspetto che anche la Chiesa batta un colpo e non continui a guardare, per pura opportunità, altrove; e noi? Ci sarebbero 5 milioni di ragioni di darci un taglio e invece: bunga bunga....
Non ha peli, com'è suo costume, Ferrara nel rifiutare la sua candidatura a sindaco della capitale senza un'apparentamento fra la sua lista e il PdL (nei fatti si chiede una condivisione dell'idea del giornalista a portare al centro dell'agone elettorale le tematiche etiche di cui si è fatto bandiera in nome e per conto dell'oltretevere mirando quindi alla scelta di campo dei cattolici) che sposterebbe nel campo del non politically correct la battaglia elettorale che fino ad ora è stata all'insegna del buonismo smelenso e del non facciamoci del male. So benissimo che parlando di questa lista do visibilità a chi molto probabilmente non prenderà più del 2% dei voti (anche se getterà un seme per future battaglie clericali e conservatrici magari con un testimone preso da altri) e quindi va a caccia di riflettori proprio mentre proprio i suoi amici lo mollano perchè scomodo; ma ritengo se ne debba parlare perchè nel suo programma (si è sempre in attesa di quello del PdL) c'è quanto di meglio i teocon siano in grado di mettere per iscritto in questo momento: dalla lotta alla RU486 alla difesa di quella magnifica legge che la 40 sulla fecondazione assistita; dalla applicazione in senso restrittivo della 194 alla rianimazione dei feti prematuri/immaturi di alto grado anche senza il consenso dei genitori ecc. Una cosa da paura che farebbe ripiombare il paese negli anni bui pre 194 e ci porrebbe, a mio parere, alla stessa stregua dell'Iran: anzi peggio perchè noi qui ci beiamo di essere portatori di civiltà e valori liberali mentre additiamo a tirannico quel paese. Questa è la follia degli anni che stiamo vivendo: ci autodefiniamo liberali e giudichiamo gli altri poi però in casa nostra proproniamo le stesse cose che condanniamo a casa altrui. Per 50 anni abbiamo definito Cuba come il male poi a Guantanamo gli USA violano da anni i diritti umani. Definiamo l'Iran come un paese liberticida poi qui violiamo i diritti dell'altra metà del cielo in tutti i modi: dal comprimere le donne in un ruolo secondario a negargli la decisione su come e quando avere una maternità consapevole; e si potrebbe continuare all'infinito. Se ci fosse tensione morale fra i cittadini di questo confuso paese uno come il promotore di qeusta lista sarebbe additato poco più che come un nostalgico della religione di Stato, invece gli si dà anche l'aura della passione ideale ecc. Siamo proprio caduti in basso.........
I funerali di Welby si sono svolti fuori dalla Chiesa che avrebbe dovuto ospitare quelli religiosi, con una partecipazione di gente maggiore di quello che si aspettavano gli amici e i familiari. Credo un'autogol il non aver concesso funerali religiosi, perchè sono stati fatti per i personaggi che dire discutibili è usare un'eufemismo, non concederli per quest'uomo che aveva chiesto di finire la propria vita in maniera dignitosa e senza sofferenza non gioverà all'immagine della Chiesa nè alla sua credibilità di fronte alla comunità cristiana visto che il Credo parla della parola perdono e se esiste qualcosa nell'aldilà Welby sarà stato perdonato da Qualcuno più grande delle piccolezze degli uomini fossero anche religiosi.
La sorte di Welby oltre alle polemiche che ha suscitato, di cui ho già trattato in precedenti post, ci ha dato da riflettere anche sull'etica che la società moderna ha introitato in merito alla problematica della morte. Infatti noi oggi l'abbiamo esorcizzata, nascosta, eliminata; dobbiamo essere in forma, non fumare, fare l'amore, consumare, fare figli, sorridere, lavorare ecc. e con l'aiuto della medicina vivere più a lungo possibile: una cosa monotona e preordinata in ogni suo aspetto. E la morte? sparita, un fatto privato, con luoghi dove avviene (ospedali, ospizi, ecc.), lontano dagli occhi dei bambini, dimenticata un minuto dopo che l'abbiamo vissuta (parlo per forme generali naturalmente), ma cosa ce ne rimane poi? niente, anzi la dimentichiamo. In realtà nella cultura pre-cristiana essa invece era parte integrante della società, si conviveva con essa, c'era il culto dei morti ed era vista spesso come un "passaggio" ad un qualcos'altro non meglio definito ma comunque non c'era la "paura" di essa; invece dopo l'avvento del cristianesimo essa è diventata l'aspirazione di un'aldilà definito, dove vi si accedeva in base alle opere fatte in vita. Mentre nelle culture pre-cristiane essa era la possibilità per l'essenza di liberarsi del corpo nel quale era prigioniera (come infatti affermato anche da Welby) nella cultura cristiana invece era parte integrante di esso (al quale si sarebbe ricongiunto quando tutti sarebbero risorti) e quindi è inimmaginabile che uno possa tenere prigioniero l'altra. La differenza è tutta qui. Nella società laica l'una e l'altra convivono e serenamente si dividono quando arriva il momento, invece nella società che laica non è il corpo per definizione deve accettare quanto gli viene dato come n dono e nulla può rompere il legame se non la volontà superiore. Ora la questione è nella società occidentale si accetta o no che l'una possa sentire l'altro come una prigione perchè a seconda dell'angolo visuale le risposte sono diverse, diversissime. Tutti abbiamo paura di morire, ma è una verità altrettanto forte che tutti abbiamo paura dell'ignoto e quindi ecco la ricerca di scoprire le frontiere che quest'ignoto circoscrivono e svelarne i segreti (ammesso che ci siano): è naturale per l'essere umano come bere l'acqua. I limiti imposti, invece, dalla morale e dalla religione avversano questa ricerca, che non è detto sia solo scientifica ma anche personale, perchè potrebbero cadere una serie di tabù e dogmi che sono alla loro base e ne minerebero le fondamenta. in realtà essendo anche una ricerca personale ognuno ha il diritto di scegliere la propria visione e comportamento di fronte ad un tale problema e ha diritto di dare la propria definizione di morte e di aldilà e scegliere come atteggiarsi verso essi. Io laicamente non so se c'è un aldilà ma non voglio arrivarci sofferente solo perchè qualcuno m'impone l'accettazione del dono della vita, io vivo "questa" vita nel migliore dei modi possibili e volgio avere una morte altrettanto dignitosa e libera non chiedo al credente cosa ne pensa, ci discuto, mi ci confronto, ma come non critico la sua scelta non voglio che venga criticata la mia. Ecco perchè sono favorevole all'eutanasia, e contrario all'accanimento terapeutico e favorevole al testamento biologico perchè voglio scegliere (se ce ne fosse il bisogno) come morire liberamente. Lo Stato non è detto che debba per forza deliberare il materia se non per evitare abusi e violazioni dei dirtti umani, ma deve comunque assicurare la mia libertà di scelta perchè credo il vero dono che hanno gli uomini sia la libertà o meglio il libero arbitrio e non le promesse di vita tipo mulino bianco o di un aldilà indefinito.
E' da tempo che esiste l'AIDS ormai, e mentre le cure avanzano allungando la vita nel mondo ocidentale nelle altre parti del globo la strage e i salti di generazioni non si contano più, ma la domanda che tutti si pongono è: e la Chiesa che dice? Bah, discute se "concedere" l'uso del preservativo all'interno della coppia se uno dei due è sieropositivo (o peggio), mentre continua a predicare l'astinenza e e i valori di coppia in un vicolo cieco da cui ormai non credo ne esca più. L'ultima occasione la si è avuta quando il Papa ha ricevuto gli accrediti di diplomatici di alcuni paesi e non ha perso occasione di ribadire l'astinenza e non ha chiuso la porta al preservativo se uno dei due è infetto: tutto qui? E tutto il resto? Si pensa davvero che bastino queste cose per fermare un'infezione che sta distruggendo almeno una generazione nei paesi non occidentali? E le differenze culturali che pur ci sono nonostante la globalizzazione e la penetrazione religiosa? E le cure in capo a chi sono? Allo Stato oppure ai singoli (e naturalmente chi non può pagare, e sono la maggioranza, faccia ricorso agli sciamani o rifugga nella preghiera, altro non c'è. Quanto costerà, in termini di vite, quest'approccio così poco realistico? in termini statistici fra qualche anno ora c'è solo la speranza che le organizzazioni laiche riescano a far capire a questi nostri simili che invece l'uso del preservativo è fondamentale e che solo così si riuscirà a circoscrivere l'espandersi dell'infezione. Intanto in in Italia? Qui l'infezione, in mancanza di una seria politica di informazione soprattutto ai più giovani sta ricominciando a marciare soprattutto in alcune regioni e almeno abbiamo la possibilità di accedere a cure gratuite o quasi ed è già una bella possiblità, ma manca tutto il resto e con questa politica pavida e i cattolici aggressivi politicamente non si aprla nememno di campagne informative: peccato, questo si che è peccato perchè in questo modo si omette la possibilità di evitare di infettarsi soprattutto ai più giovani (quelli meno informati).
http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=2703 in questo link ho trovato un'interessante intervento di G. Chiesa, espresso in forme di tesi. Vi consiglio di leggerle sono istruttive se siamo interessati davvero a cambiare questo paese. Vi sono espresse molte idee che condivido e sostengo sia perchè questa maggioranza deve uscire dall'ambiguità sia perchè è la volta buona che noi cittadini dobbiamo uscirne per non avvitarci su noi stessi in una delusione e una frustrazione, che se è vero che in parte ci meritiamo, è anche vero che abbiamo le capacità e la forza per uscirne: io per primo!!!Credo che ormai i tempi siano maturi per una scelta o si cambia come nazione o ci si avvita in una spirale che ci farà (siamo già in bilico) tornare indietro..... molto indietro
http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/angeloalessandri0111.htmllascio qui il link delle ultime dichiarazioni di un'esponente della Lega che dice la sua sul problema Napoli; personalmente, come ho scritto sull'ultimo post in argomento, dico che queste sono le logiche conseguenze di quanto non fatto finora dallo Stato per il sud italia fin dalla riunificazione ad oggi. Sì, ci sono stati fiumi di denaro che sono stati mandati, sì è stata creata una "cassa" apposita" per risollevare le sorti del mezzogiorno, si sono fatte tante iniziative per far nascere una società civile (salvo poi abbandonarla a se stessa), ma il problema rimane perchè nessuno ha fatto in modo che tutto quello che al sud è stato mandato servisse davvero a migliorarne le condizioni sociali, lavorative ed economiche: nel sud dell'italia nulla è cambiato, anzi è peggiorata la situazione. Come ho già scritto io ci manderei l'esercito, non per far parata o eliminare le libertà costituzionali (non è questo il punto della mia riflessione, anzi io la Costituzione me la tengo stretta, altri non so), ma per riconquistare, anche militarmente il territorio laddove esso non è più stato italiano, ma qualcos'altro. Però non posso nemmeno esimermi dal dire che la più grossa responsabilità non è dei cittadini che vivono al sud o in altre parti del paese, ma dei politici che si sono avvicendati dal 1860 ad oggi e che nulla hanno fatto realmente per scongiurare il degrado e renderlo parte integrante del territorio nazionale. Napoli e il sud sono, ma ritengo che lo fossero già prima, diventati in realtà lo specchio del paese e del suo grado di legalità: se la legislazione vigente è ipergarantista non ne usufruisce solo il cittadino perseguitato ma anche chi delinque; se si da addosso alla magistratura perchè tocca inviolabili santuari (e non parlo solo degli ultimi anni ma dell'intera storia del nostro paese) e si fa passare l'idea orwelliana che tutti sono eguali ma c'è chi è più eguale deglia altri allora si spalancano le porte al malaffare e tutto quello che comporta; se non si danno mezzi e tecnologie adeguate alle forze di sicurezza il loro rendimento e la loro azione non può essere pari alla sfida che hanno di fronte; se si rinuncia alla sovranità, fosse solo un pezzetto di paese, si rinuncia alla legalità ed alla libertà di tutti noi, anche perchè, come ho già scritto quella situazione non è confinata lì ma è ramificata in tutto il paese, sia come direttamente con gli affari ecc., sia indirettamente con la possibilità ad altri di fare le stesse cose ma in altre parti d'italia (e i giornali son pieni di news che parlano di atti delinquenziali in parti d'italia non afferenti geograficamente con il sud) e la gente comincia a non sentirsi più sicura (ma anche è questione di mentalità se ammiriamo chi è furbo e la fa franca in barba alle leggi statali, creiamo humus culturale al resto, anzi ne siamo, anche involontariamente e su questo non credo ci possano essere dubbi, compartecipi), quindi lasciamo stare le proposte estreme di barriere e stccati o embarghi (non servono, non sono mai serviti nè serviranno) ma iniziamo un percorso per riconquistare la legalità perduta non solo nel sud italia (che a questo punto è solo uno specchio per le allodole) ma dovunque, e la classe politica pensasse meno a difendere i propri interessi (urlando a squarciagola se un magistrato s'interessa ad un politico di qualunque colore sia, ci sono leggi, aule e avvocati - per chi se li può permettere naturalmente - per far sentire le proprie ragioni, non è utile cambiare le leggi per salvarsi ma credere in quelle che ci sono) e facesse di più quelli dei cittadini di questo paese: non mi va di immaginare il mio futuro chiuso in casa a guardarmi intorno se qualcuno entra e se lo fa a dovergli dare quello che ho (poco o tanto che sia) dicendo grazie e senza che nessuno che mi difenda.
ho appreso una notiziola niente male: il Vaticano torna a polemizzare contro la 194 e i pacs: ancora?Ma siamo, forse, tutti stati cooptati come cittadini dello Stato Vaticano? Non voglio urtare sensibilità religiose (qui c'entrano poco). Non siamo cittadino di un paese democratico, libero, occidentale, liberale, ecc. che della laicità ha fatto un valore e che, giustamente s'indigna degli atteggiamenti degli islamici fondamentalisti con le donne tenute nell'arretratezza (almeno la propaganda dice questo)?Riconosco che la moral suasion vaticana sia logica e ammissibile, ma qui si va oltre l'ingerenza, fra un pò servirà il nulla osta per emanare una legge?Comincio ad essere stufo della pesantezza degli interventi ma se credono che possono farmi il cosiddetto lavaggio del cervello si sbagliano e di grosso, in una parola dico: difendiamo la 194 (ricordate le mammane, care mamme spiegatelo ai Vs figli chi erano) e riconosciamo i Pacs, una volta tanto facciamo gli evoluti saltiamo da homo erectus a homo sapiens sapiens.....
Come volevasi dimostrare le reazioni dei politici sono state quelle che si potevano aspettare: i cattolici hanno detto no (destra e cattolici dell'unione) i laici hanno assunto posizioni c.d. moderate del genere una discussione è necessaria, ecc.E' mai possibile che non ho la libertà, siamo o non siamo una società liberale, occidentale e tutto l'ambaradan appresso, di decidere se voglio o meno una morte dignitosa? Credo di non essere (e vivere) un cittadino dello Stato della città del Vaticano ma in Italia e se sono giunto ad un punto che ho deciso la cosiddetta dolce morte (e se ne ricorrano le condizioni, è chiaro) qualcun'altro si arroga il diritto di sindacare quanto da me deciso solo perchè in questo stivale (geografico) abbiamo i preti e i loro rappresentanti in parlamento che la pensano diversamente: altro che mondo islamico qui in certe cose siamo anche più indietro.Per quanto riguarda il testamento biologico, secondo costoro, se ne può discutere ma mi chiedo se nel mio testamento biologico non voglio l'accanimento terapeutico e i medici non mi curano e io muoio non è la stessa cosa? o è proprio la parola eutanasia che è tabù? a quando, mi chiedo, l'abolizione del divorzio?
Ho visto ieri l'appello in favore dell'eutanasia e ho letto la risposta del Presidente Napolitano, e parlare di etica e scienza so che è duro e si va a toccare argomenti che toccano la sensibilità delle persone e le loro convinzioni morali.Dico subito, così sgombriamo il campo, che sono a favore del testamento biologico e, di conseguenza, dell'eutanasia perchè ad ogni essere vivente dev'essere data la possibilità di vivere ma soprattutto di morire con dignità e senza dolore: anzi IO se mi trovassi ad essere affetto da malattia in stadio terminale vorrei lasciare la vita nella maniera più dignitosa possibile senza soffrire e far soffrire chi mi è vicino un minuto di più di quanto necessario.Fin dalla preistoria l'essere umano ha sempre pensato che la morte fosse un passaggio a qualcos'altro, invece nella società moderna (occidentale in particolare) la morte è esorcizzata, messa in disparte, si fa finta che non ci sia, dobbiamo essere beli, fisicamente a posto, non fumatori, consumatori, parco buoi, felici di...... niente; eppure ci dicono e ridicono che viviamo in una società secolarizzata che dovrebbe essere scevra da credenze e superstizioni: invece no a partire dalla pubblicità e fino al comune pensare (o meglio fino a quello che cercano di metterci nella testa) è tutto un presentarci la vita come quella della famiglia del mulino bianco.......Capisco la Chiesa che essendo portatrice di idee religiose vi si opponga (cosa che invece non fa in merito a problemi molto più importanti che qui non sto a dire per non dilungarmi e annoiarvi), anche se molti credenti messi di fronte alla sofferenza di parenti e amici esprimono (o quantomeno pensano) che forse era meglio "lasciarlo andare"; non capisco i politici, credenti o meno, che dovendo badare all'interesse pubblico (ed anche ai costi del SSN, in parte risolti lasciando le famiglie dei malati terminali, nella maggior parte dei casi a loro stesse, che io sappia non ci sono molte strutture per questo tipo di degenti nel nostro paese) si trincerano dietro la morale religiosa e/o etica per non affrontare la questione - e magari non perdere voti -, ma la nostra Costituzione parla di esistenza libera e dignitosa e io dico che anche, in certi casi, la nostra dipartita dev'essere libera e dignitosa con mille cautele, sotto controllo medico, in strutture attrezzate e tutto quello che volete, ma diamo alle persone la possibilità di lasciarci, e di ricordarli com'erano e sopratutto di non farli morire fra mille, inutili, sofferenze.
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