venerdì 7 novembre 2008

Gaffe, II° puntata.....

Mi sono fatto oggi un giretto sui forum internazionali e sui giornali, americani in particolare, per vedere cosa ne pensano... una strage; ne usciamo malissimo. C'è chi parla di una commediola, chi fa dell'ironia, chi si è realmente arrabbiato, chi riverdisce la vecchie gaffe (su youtube ce ne a iosa di filmati che ci sputtanano) e chi ci insulta a sua volta. Sui giornali online esteri non si parlava d'altro ma la cosa è montata e, soprattutto sui giornali americani, montava ben altro: molto altro. Una vera e propria condanna e un moto di indignazione su tutti i media soprattutto per il fatto che si faceva una battuta su una cosa che lì è sempre un nervo scoperto: l'appartenere ad una minoranza e in particolare ad un minoranza che di sofferenze sulla propria pelle ne ha avuta parecchia e quindi non accettano più nemmeno l'ironia di una boutade per quanto di cattivo gusto soprattutto da chi rappresenta un'altra nazione che si proclama amica del popolo americano: naturalmente amica. Lì tengono alle forme e, anche se non condividono quanto fa il loro Presidente, ivi comprese le sue idee e il colore della pelle, una volta che uno assume il ruolo istituzionale lo rispettano e lo difendono facendo quadrato qualunque sia il credo politico di chi ascolta e qualunque sia il credo politico del Presidente. Che fosse fuori luogo lo si era compreso già ieri; che fosse una manifestazione paternalistica verso colui che sarà l'uomo e Capo di Stato più potente del mondo (stiamo parlando della prima potenza militare ed economica del pianeta) su cui forse si pensa di poter mettere il cappello trattandolo da "giovane" (a mio parere è questo il punto maggiormente insultante) a fronte dell'esperienza e dell'età di chi fa queste affermazioni (quasi che fosse, a quei livelli, un'elemento distintivo e caratterizzante) quasi che siamo di fronte ad una dicotomia fra saggezza da un lato e irruenza della "gioventù" dall'altro dimenticando (si spera che sia solo così) che Obama non viene semplicemente dal basso, uno che ha preso il treno giusto al momento giusto, ma è l'espressione di Harvard cioè una delle Università che formano la classe dirigente di quel paese e che ha una lunga tradizione in tal senso, in pratica fra Harvard, Princeton ecc. si respira l'aria del potere (economico, politico,e quant'altro) non appena vi si entra: per dirla con striscia la notizia, mica bau bau micio micio..... Non sono stato il solo italiano stamatina che girava costernato fra i vari forum internazionali preesistenti o aperti all'uopo dai grandi media: ci sono stati molti altri nostri connazionali che ci sono andati chi per chiedere scusa chi per cercare di far capire che non siamo tutti così chi, credo, per distinguersi dalla facciata ufficiale che diamo del nostro paese, ma tutti, o quasi, per manifestare lo sconcerto e il dispiacere provati. A mio parere, ripeto, era una gaffe e per questo andava presa: una delle tante e non l'ultima sicuramente a cui, da noi, ci si fa la bocca e anzi si tende a giustificare e a minimizzare o a considerarla un pour parler; stessa cosa invece non accade fuori dai confini del paese dove ancora la politica e il linguaggio hanno un significato proprio e anche le virgole hanno un significato soprattutto se a metterle o a toglierle sono uomini politici che ricoprono le cariche più alte delle varie istituzioni sia nazionali che internazionali: insomma lì si prendono sul serio e prendono sul serio ciò che si dice e si fa e riescono a tollerare qualcuno che va sopra le righe finchè, giustificandolo come un qualcosa di "estemporaneo" soo fino a quando non supera quel limite superato il quale si va nell'offesa e nel cosiddetto fuori luogo e noi qui da tempo abbiamo cancellato questo confine dalla nostra espressione pubblica. Ma comunque tutto sarebbe finito lì se non fosse per il "piccolo" particolare che oggi c'è stata la seconda puntata ed è stata molto più spiacevole, perchè recidivo su quanto affermato ieri: alla domanda di un giornalista americano (fuori dal paese italico, e a differenza di qui, non tutti sono allineati, coperti e compiacenti verso il potere) che gli chiedeva se non ritenesse di scusarsi il nostro ha chiuso la conferenza stampa, che stava tenendo, dicendogli "ti sei messo anche tu nella lista di quelli che ho definito ieri ......" e come li aveva definiti ieri quelli che aveva messo nella lista? ...... Dimentico forse che anche se qui da noi ha concentrato intorno a sè un'enorme potere che gli consente di dire e fare quasi tutto senza che nessuno faccia domande scomode o gli si erga contro (tranne i comunisti e raitre gli altri sono compiacenti o poco meno), fuori dal nostro provincialissimo paese è un rappresentante delle istituzioni e quindi resposabile di quanto afferma ma è sottoponibile a critiche, attacchi e quant'altro, ma soprattutto non trova compiacenze nè uditorio compiacente: vale a dire che c'è sempre il giornalista che fa la domanda scomoda a cui dover rispondere senza insultarlo, particolarmente se lo stesso appartiene al paese al cui Presidente è stata appioppata una definizione quantomeno "imbarazzante", sapendo che prima o poi qualcuno la "ferale" richiesta gliel'avrebbe fatta così senza mezzi termini e senza riguardi superflui.

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