venerdì 27 marzo 2009

Approvato al Senato il "NON" testamento biologico: si apre un problema di libertà......

Al Senato è stata scritta un'altra pagina di storia "medievale" italiana: il DDL sulla (NON) fine vita come scelta libera e individuale: si è censurato Aldo Moro (non certo un comunista) che propose l'emedamento all'articolo della Costituzione che dava all'individuo-cittadino la possibilità di rifiutare un trattamento sanitario affossando, nel nostro paese, lo Stato etico di hobbesiana memoria. Ma si sa che la storia è fatta dagli uomini ed è sottoposta al loro arbitrio e si sa che ssi sono ondivaghi; già proprio Stato etico ossia l'opposto esatto di quello che dovrebbe essere uno Stato liberale e democratico che ha come fine l'esaltazione dei diritti individuali e delle loro scelte. Guarda caso il DDL rispecchia alla perfezione la posizione della gerarchia ecclesiastica, guarda caso. Accadde già con la legge, medievale lo ripeto, 40 sulla fecondazione e procreazione assistita che in un colposolo ha riportato l'Italia decenni indietro e ha favorito il nascere del turismo neonatale (ossia il trasferirsi all'estero, naturalmente chi può permetterselo economicamente, delle coppie che vogliono figli; e guarda caso sono spuntate come funghi cliniche della nascita nei paesi limitrofi ove spesso vi lavorano ricercatori italiani) e lo stop delle ricerche sulle cellule staminali (dove eravamo all'avanguardia una volta tanto) che tanto contributo potevano dare alla cure di molte malattie ereditarie e rare: un vero scippo al diritto alla vita che tanto si dice di voler difendere e tutelare. Lo Stato, se passa questa legge, si arrogherà il diritto di decidere che te cittadino terminale non hai diritto di scegliere di morire con dignità ma dovrai, anche contro la tua volontà, sopportare la violenza di essere tenuto in vita (vita?) a forza: anche contro quello che stabilisce la Costituzione! Ha, forse, ragione Fuccillo quando avverte che per la prima volta la minoranza di cui si fa espressione il Parlamento va contro il comune sentire del popolo italiano (dai sondaggi è chiaro che gli italiani non sono d'accordo nè con la gerarchia ecclesiale nè con chi sta approvando questa legge) e contro quello che è un principio basilare del liberalismo occidentale: la libera autodeterminazione dell'indivduo, dicevo ha ragione Fuccillo quando dice che forse si è scelto di non scontentare un potere economico e politico "forte" a fronte dei comuni cittadini? E i cosiddetti liberali del PdL dove sono? E il PD? Oltre che minacciare improbabili ricorsi alla Corte Costituzionale perchè non dà segnali forti alla società? La grande beffa è ormai realtà: si pronuncia Italia ma significa Stato etico che non va bene per richiamare i principi e i valori nella lotta, ormai perdente, contro tutte le mafie (e le caste) mentre si riafferma lo stesso Stato, etico, quando si tratta di presidiare l'inizio e la fine vita; mentre durante la stessa vita del singolo individuo esso rimane assolutamente e completamente solo qualunque sia il problema da affrontare ........... non interessa a nessuno anzi nemmeno esiste se non consuma o dvienta un'emarginato o è un'operaio che si spezza la schiena per 1200 euro al mese o chissà cos'altro. Una nube oscura e plumbea ormai pervade questo disgraziato paese e non si vede nessun cambiamento "climatico" all'orizzonte che la spazzi via............... Ricordate: lo Stato etico è sempre stato sintomo e prodromo di dittatura e illiberalità e antidemocraticità, ricordatelo!

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