martedì 15 settembre 2009

....... riepilogando........

.... riepilogando.... le ferie sono finite ma il pianeta è andato avanti nelle sue rotazioni e, nel caso italiano, il casino, dovuto alla "rotazione" è continuato. E' stato un agosto realmente caldo in tutti i sensi e settembre non è stato da meno, vero? Innanzitutto ho passato finalmente un periodo di ferie realmente rilassanti, anche se brevi, in quel di Molveno (Trentino) dove l'unico problema era quello di inventarsi un qualcosa di "extra" perchè davvero lì hanno tutto e sanno ospitare i turisti nella maniera migliore: sono gente ospitale e a differenza di quanto si potrebbe pensare a proposito dei "montanari" (nel cliché di solito sono abbastanza chiusi) devo dire che o i molvenesi sono "fuori razza" o il cliché è errato; il paese, poi, è un gioiellino che affaccia su un lago di origine glaciale altrettanto bello; un paese PULITO dove il motto "puoi mangiare a terra" ha trovato la sua realizzazione pratica: l'albergatore che appena arrivati ci ha accolto con un "buonciorno" di stile razzingheriano (la mia impressione è che pensasse in tedesco e traducesse in italiano) che lascia per qualche secondo interdetti; una vacanza perfetta (d'altronde, cari blogger, una pensione completa, per cui si è risparmiato per un intero anno, a questo serve, no?): wellness e benessere promessi e mantenuti; un consiglio ANDATECI sono soldi spesi benissimo! alla facciaccia di quelli che fanno di tutto per rovinarci la vita. E, confesso, stando lontano dal mondo, anche quello digitale, fa bene e svuota la mente: la rinfranca e la ricarica di idee e di altro. Non sono però riuscito a stare lontano dalle news e quindi eccomi di ritorno a commentare l'incommentabile scenario del XXI secolo italiano e non. Partendo da chi prima mi ha messo fra i suoi blogamici e poi mi ha cancellato (come se non ci dormissi la notte anche se confesso mi fa piacere che abbia 177 citazioni, significa almeno che quello che scrivo non sono proprio tutte fesserie), mah ....forse si aspettava chissà cosa; ho 85 messaggi cui rispondere e risponderò. E che dire della querelle nostrana? Si va dal "torero" a chi ha capito che siamo davvero alla frutta e cerca di smarcarsi e farsi un centimetro di lato per percorrere altre strade: chissà se funziona ma ormai si piglia tutto tanto siamo al fondo e più in basso non si può andare. Siamo al punto che nella stessa maggioranza di governo c'è anche la sua opposizione (vista l'assoluta inconsistenza del PD e lo scarso peso degli altri) e la guerra è senza esclusione di colpi (credo che siamo l'unico paese a fare impudentemente cose di questo genere) pur di piegare chi non alzi la testa ma gli occhi. Siamo così imbarazzanti che, pare, si stia pensando di creare un cordone diplomatico attorno al nostro paese per impedirgli di fare danni ulteriori: non tutti sono disposti a fare buon viso a cattivo gioco di convenienza e opportunità per tenersi "l'alleato" che sempre di più ricorda gli scenari drammatici così ben disegnati da Dostoevskij nelle sue opere. Più che uscire dalla crisi che pur c'è (e fa sentire ora i suoi reali effetti sulla vita delle persone) bisogna cominciare a pensare di parlare di ricostruzione del paese (non importa se in senso federale o altro al punto in cui siamo); dobbiamo:
abbandonare per sempre il pensiero debole, unico e flessibile, che ha creato le premesse del humus culturale di base nel quale siamo oggi sprofondati;
abbandonare l'ideologismo mercataro: citando dal libro "Corso di Scienza delle Finanze" Il Mulino Bologna del Prof. P. Bosi pagina 120 - 121, l'idea che ci hanno propinato finora con lo slogan "meno Stato più mercato" si scopre ora che "questo slogan è "normalmente privo di senso": i problemi delle imprese private non sono dissimili da quelli delle imprese pubbliche e risulta quindi perfettamente legittimo domandarsi se un manager privato all'interno di una grande impresa privata abbia o non abbia una struttura di incentivi al proprio comportamento che lo rendono più efficiente di un manager pubblico o di un politico nella gestione di un'impresa pubblica....". Questa ideologia, che persegue l'ottimo paretiano, se non benthamiano (fra i due non saprei scegliere chi è peggiore), ha tralasciato completamente quello che è stato il leit motiv del XX secolo, ossia il welfare e il sociale in nome di una "public choice" che sempre di più ha mostrato limiti e incapacità di risolvere i problemi reali della gente perchè il liberismo (figlio degenere delle correnti anarchiche tradizionali e dell'illuminismo) immagina, e sa immaginare solo, la visione dell'homo homini lupus e se vi aggiungiamo le peculiarità "nostrane (inutile dire cosa, chi, quando e come perchè tutti lo sanno perchè ce l'hanno sotto gli occhi, aperti o chiusi che siano)" allora nasce un monstrum populista/liberista che sa solo distruggere e autodistruggersi;
abbandonare gli spiriti selvaggi del capitalismo perchè, innestati in profondità, non hanno fatto altro che creare un fossato sociale che solo fra qualche millennio sarà possibile colmarlo (specula in borsa a proprio profitto e fa pagare ai cittadini i propri "errori"- o come diceva la Klein in un noto saggio "privatizza i profitti e socializza gli oneri" - e come se non bastasse a un anno esatto dal crack lehman brothers nulla è cambiato perchè i soldi dati dai governi degli stati alle banche in crisi i manager se li sono pappati in bonus "per buona gestione" in barba ai proclami di cambio di direzione anche se stavolta davvero la paura, per questi criminali, ha fatto davvero 90);
smettere di creare disoccupati, licenziati, cassintegrati e precari con sussidi, altre amenità e prebende che non danno dignità ma solo sussistenza; quello che in italia ha consentito di fare due, dico due, passaggi di regime senza che ci sia stato nessun ricambio politico e generazionale (e ha consentito a gente che appartiene alla preistoria di continuare a governarci senza soluzione di continuità mentre il paese va alla deriva).
Un pensiero debole e flessibile che da anni impazza ci dà un quadro per nulla piacevole: soprattutto se chi è già in "paradiso" vuole restarci nonostante i "propri peccatucci" e per continuare a scaldarsi al sole del potere è disposto ad accondiscendere a molte cose: non ultimi i diktat di stati stranieri su cose che sarebbero materia nazionale, un'esempio per tutti è la scuola dove uno stato straniero ha "auspicato" che l'ora di religione dev'essere quella cattolica e non una lezione multiconfessionale (il Ministro si è anche dichiarato d'accordo e più che gli auguri mi pare abbia fatto una strana allocuzione nella quale pare di ravvisare una tirata sull'ordine e la disciplina che mi ricorda altri tempi che credevo lontani ormai, ignorando ad esempio il problema che quest'anno, per i, tanti e draconiani, tagli i diversamente abili non saranno coperti nè dal sostegno interno nè da quello "precario" degli o.s.e. e ciò nella maggior parte dei casi significherà che o non saranno seguiti o lo saranno molto meno degli altri aumentando proporzionalmente l'handicap di partenza che hanno rispetto agli altri) e dando ai prof di religione, nonostante sentenze contrarie del TAR, piena partecipazione agli scrutini: si ricorda che costoro NON sono stati assunti per concorso ma per "nomina" e nulla osta vescovile, quindi in violazione della norma costituzionale che dice che ai posti pubblici si accede per "concorso".
E che dire del biotestamento? In pratica basta leggere le direttive di oltretevere e confrontarle con il DDL approvato da una delle camere e si capisce chi le ha ispirate e chi si mette sull'attenti pronti, coperti e allineati a redarle in bella copia: naturalmente sotto l'aurea della sovranità parlamentare dei "nominati" in Parlamento.
E che dire dei migranti: dopo la UE anche l'ONU ha espresso "preoccupazione" cui è stato risposto con "meraviglia" (Se ne accorgono ora di quello che stiamo facendo? E dov'erano costoro quando in altre epoche e con altri politici facevano orecchie da mercante?)
E che dire della ricca Norvegia, che qualche tempo fa qualcuno definì un "paese al limite del comunismo (magari lo fosse ma non lo è)" dove c'è uno stato sociale efficiente e una tassazione pesante ma contemporaneamente una società ricca anzi talmente ricca da potersi permettere di varare legislazioni favorevoli agli immigrati, un paese dove si sono appena svolte le elezioni e dove ha appena vinto la coalizione rossoverde: è il caso di ricordare forse che questo paese è l'unico che è sempre, e da anni ai massimi nelle classifiche mondiali in tutti i settori dove noi siamo agli ultimi?
Garibaldi disse che l'Italia era stata fatta si doveva fare gli italiani?
Errore: nemmeno l'Italia è stata fatta.

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